Vittoria faticata quella dei bianconeri contro l’Udinese, cui pare abbia fatto bene il cambio dell’allenatore. Juventus in emergenza, formazione decisamente approssimativa, più nel primo tempo che nella ripresa, e finale in affanno. Vediamo l’aspetto positivo: lo scorso anno di questi tempi non giocavamo granchè bene, ma forse meglio di adesso, e perdevamo punti, quest'anno vinciamo anche quando in campo si manifesta confusione e approssimazione nelle giocate, e comunque avere conquistato sette vittorie su otto gare è davvero una impresa notevole.
La partita in sintesi
Già non bastavano gli assenti, anche Chiellini indisponibile all’ultimo, e così formazione davvero di emergenza, un teorico 4 – 4 – 2 che ha stentato a trovare equilibri e meccanismi: dunque inizialmente linea a 4 difensiva, che però di fatto vedeva il solo Lichtsteiner abbassarsi in linea con Benatia e Barzagli, Alex Sandro falso esterno me in effetti mezzala, Cuadrado inizialmente a destra poi spostato a sinistra, e coppia Dybala – Mandzukic. Il vero problema si è manifestato sulle fasce, i quattro esterni non sono quasi mai riusciti a dialogare efficacemente, e così è venuta a mancare chi potesse dare sostanza alle manovre offensive, Hernanes troppo abbassato davanti la difesa, Lemina isolato, diciamo che il solo Dybala ha provato a costruire: alcune occasioni ghiotte, una in particolare con Mandzukic a sparare alto a porta vuota. Udinese in vantaggio per una serie di svarioni, fortunatamente pareggio nel primo tempo con una magistrale punizione. Squadra disposta meglio nella ripresa, stavolta linea difensiva veramente a 3 con l’arretramento di Evra, e Cuadrado sulla sinistra più avanzato, così da realizzare un 3 – 4 – 2 – 1, sicuramente più efficace e logico rispetto all’assetto del primo tempo. Così arriva il vantaggio su rigore e bianconeri che più volte hanno l’occasione del terzo gol. Poi la fatica si fa sentire, e il finale, pur non rischiandosi molto, è in apnea.
Le sostituzioni
Anche se entrato a vantaggio acquisito, Higuain per Mandzukic è stata una mossa obbligata, vista la serata incolore del croato; necessario l’ingresso di Bonucci, per Benatia, a corto di fiato anche se autore di una buona prova, e tatticamente corretta alla fine la mossa Sturaro per Dybala, occorrendo dare maggiore copertura visto che alcuni erano proprio alla frutta come fiato.
I singoli: sull’altare
Dybala superstar: due gol, il primo con una punizione davvero pennellata in maniera perfetta, giocate di classe, incontenibile, e ... di animo nobile, per il gesto dopo il gol del pareggio. Degli altri, ancora una volta Barzagli monumentale, direi bene pure Higuain nella parte di gare disputata, e menzione anche per Bonucci, entrato nel finale, per sostituire Benatia, rientrato bene in squadra ma non ancora con i 90 minuti sulle gambe.
Da rivedere
Hernanes: primo tempo incolore, ma sul gol l'errore grave è di Evra, che non doveva servirlo in quel modo, secondo tempo migliorato, ma a quanto pare non basta per un certo pubblico dal palato fine, anche troppo fine, che ormai lo becca in quanto prevenuto. I quattro esterni hanno finito con il pestarsi i piedi e dialogare male, e su questo equivoco Allegri ha dovuto più volte effettuare mosse e spostamenti; Buffon ha sulla coscienza il vantaggio dei friulani, poi si è riscattato nella ripresa; infine Mandzukic, per adesso è lontanissimo parente di quello vistosi lo scorso anno, gol facilissimo fallito e a differenza del campionato passato, non lotta più.
L’arbitro
Vero che l’esordiente Gavilucci ci ha concesso il primo rigore stagionale, ma la sua direzione nel primo tempo è apparsa alquanto irritante, diciamo che sempre nel solito clichè “purchè non si sbagli a favore della Juve”.
Prossimo turno
Sabato sera la Juventus sarà di scena al Meazza, contro il Milan, autentica sorpresa (fino a che punto solo per meriti del campo lo si vedrà con il tempo) a sorpresa secondo in classifica. Diciamo che da ultimo la tradizione contro i rossoneri, soprattutto con Allegri in panchina, è nettamente a tinte bianconere; ma dall’altro lato c’è entusiasmo per un secondo posto cui nessuno forse credeva, e la serenità di non avere nulla da perdere. Mentre i bianconeri ci arrivano dopo Lione, e in vista di un turno infrasettimanale contro la Sampdoria, preludio allo scontro del successivo sabato sera contro il Napoli, a sua volta prima della gara di ritorno contro il Lione. E se cominciano a rientrare gli infortunati, altri saranno assenti, a cominciare da Mandzukic, ultimo ad avere problemi muscolari, venti giorni out. Insomma sarà molto dura al Meazza.
La giornata di campionato
Seconda sconfitta di fila del Napoli, che perde la gara interna contro la Roma, in maniera netta, e così giallorossi al secondo posto e Napoli scavalcato anche dal Milan, vincitore a Verona contro il Chievo. Continua il momento favorevole del Torino, fragorosa vittoria esterna a Palermo, e continua la caduta verticale dell’Inter, ma di questo parlerò in sede di postille; in coda si fa durissima la situazione del Crotone, che da una possibile vittoria esterna, nei minuti finale passa ad una sconfitta contro il Sassuolo.
Le mie postille
1 – Le comiche neuroazzurre.
Secondo voi, esiste un “massimo del ridicolo”, nel quale può arrivare una persona, un gruppo di persone, una società sportiva? Io penso che ciascuno di noi avrà sul punto la propria idea, e penso riterrà che esista una soglia del massimo di ridicolo che non si riesca ad oltrepassare. Ma quando c’è di mezzo l’Inter, quella soglia di massimo del ridicolo, non ha limiti, se uno lo mette, state tranquilli che la società nerazzurra riuscirà a superarlo sempre. State un po’ a sentire: - il loro giocatore più di valore, Mauro Icardi, anche perché pompato dalla stampa milanese color rosa, notoriamente servile ai colori nerazzurri, pensa bene di scrivere un libro autobiografico, pur non avendo ancora nulla di importante da raccontare, sul piano calcistico; - questo libro viene presentato in pompa magna, subito dopo il prolungamento del contratto, alla presenza dei vertici italiani della società nerazzurra, momento per autocelebrarsi un po’ tutti; - qualche giorno dopo si scopre che nel libro c’è un paragrafo dedicato alla polemica tra il giocatori e gli ultras neuroazzurri, tempo addietro a Reggio Emilia, al termine di Sassuolo – Inter, ed in quella occasione volarono parole grosse e minacce mica da poco, una sorta di promessa di vendetta da far west, o da serial televisivi dedicati a criminalità organizzata; - gli ultras si legano al dito quanto scritto da Icardi e lo accolgono domenica con striscioni offensivi e fischiandolo per tutta la gara; - allo stadio il resto del pubblico fischia i tifosi della curva che fischiano Icardi, ma nel dopopartita il dirigente neuroazzurro Zanetti, si schiera a difesa degli ultras, anticipando sanzioni a Icardi, per quanto scritto nel libro presentato in pompa magna anche in presenza di dirigenti neuroazzurri; - la sera un gruppo di ultras aspetta sotto casa Icardi, sicuramente con intenti non pacifici, espone uno striscione minaccioso, e con fatica il gruppo viene convinto a desistere; - il giorno dopo incontro dirigenti – giocatore, e comunicato congiunto, nel quale il giocatore si scusa per quel paragrafo sulla sua autobiografia, promette che sarà tolta quella parte dal libro nelle prossime copie da pubblicarsi; dal canto suo la società lo multa per violazione del codice etico interno, conseguenza di quel libro presentato evidentemente al cospetto di dirigenti che non l’avevano neppure letto, ma gli lascia la fascia di capitano! Vedete, una vicenda del genere, è davvero inimmaginabile a qualsiasi comune mortale, è il trionfo del ridicolo, ma direi è oltre quanto il più accanito e livoroso juventino anti interista, dopo la vicenda farsopoli, potesse augurare alla squadra neuroazzurra. Inutile sperare che falliscano, che retrocedano, e via di seguito: questi devono essere sempre vivi e presenti nella massima serie, chi potrebbe darci spettacoli del genere se non esistessero loro, Foot-ball Club Internazionale di Milano 1908? Dimenticavo, tra le tante notizie, si è saputo che la dirigenza cinese aveva promesso un premio scudetto ai giocatori, pari al doppio del premio promesso dalla Juventus ai propri giocatori: i casi sono due, o non capiscono proprio nulla, ma nulla nulla nulla, di calcio, o sono dei furbacchioni, questi cinesi, promettono mari e monti consapevoli che tanto quella squadra non vincerà mai un tubo!
Stante l’ora tarda e la lunghezza della postilla, rinvio alla prossima l’angolo di Sarri, che ormai sta diventando l’angolo di Delaurentiis. Semmai faccio un formale appello: dateglielo un fatturato di cento milioni in più, per favore.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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