Tra le partite che la Juventus può perdere, quella contro la innominabile squadra a strisce azzurronere è la più insopportabile per ogni buon tifoso juventino, ma stavolta c’è una aggravante a mio giudizio. Se l'avversaria è più forte e ti batte perché più forte, complimenti e onore al merito; idem se l'avversaria non è più forte, ma gioca meglio e si merita la vittoria sul campo; MA PER ME NON E’ ACCETTABILE REGALARE UNA VITTORIA AD UNA SQUADRA MODESTA CHE, PUR AVENDO LA JUVENTUS GIOCATO MALE, SAREBBE STATO GRANDE RISULTATO IL PERDERE LORO DI MISURA! Di questo si tratta, abbiamo letteralmente regalato due reti, abbiamo fatto di tutto per rimediare la figuraccia, abbiamo davvero sbagliato qualsiasi cosa, e resuscitato una squadra appena mediocre, come avrò modo di dire oltre.
La partita in sintesi
Ennesima variazione sul tema da parte di Allegri sul modulo 3 – 5 – 2: Benatia al posto di Barzagli, ma le vere novità sono il centrocampo con Pjanic centrale e l’inserimento di Mandzukic prima punta e la riproposizione di Lichtsteiner ad esterno destro di centrocampo. Tralasciando per il momento il metodo di arbitraggio di Tagliavento, si nota che la formazione nerazzurra punta tutto sull’aspetto fisico, quasi intimidatorio, già entrata durissima su Dybala a primo tocco di palla, ma anche in seguito sarà così, nonostante le uniche ammonizioni del primo tempo saranno solo bianconere. Si palesa comunque un certo scollamento tra i reparti, ed in particolare la Juventus non forza sulle fasce, pur dimostrando ad ogni inserimento degli esterni di poter far male; mentre si evidenziano errori nei disimpegni, e poca copertura a centrocampo. Nonostante ciò, le migliori occasioni su azione sono di marca juventina, in particolare una malamente sprecata da Khedira liberissimo e solissimo in area di rigore, mentre l’unico rischio corso dai bianconeri, sempre su errore di disimpegno e giocata di prima di Icardi che lambisce il palo. Musica che non cambia nella ripresa, anzi bianconeri che in un paio di occasioni subiscono delle ripartenze, per fortuna senza esito, e proprio nel momento migliore degli avversari, grazie ad una travolgente iniziativa di Alex Sandro e suo cross teso rasoterra, Lichtsteiner trova il gol del vantaggio. Paradossalmente la Juventus si siede proprio in questo momento, da un pallone gestito male da Asamoah, scaturisce l’azione che produce l’angolo, sul quale Icardi trova di testa il pareggio, e successivamente sempre Asamoah di fatto serve male all’indietro, e da questo errore arriva il gol decisivo. Qualche mischia finale, un colpo di testa di Higuain che esce di pochissimo e fine della partita.
Le sostituzioni
L’infortunio di Benatia ad inizio gara ha scombussolato certamente i piani di Allegri, potendo contare solo su due cambi nella ripresa. Entrambi tardivi secondo me, almeno un secondo cambio andava fatto ad inizio ripresa, l’ingresso di Higuain quando la gara aveva preso una piega non favorevole, e il centrocampo si era mostrato ampiamente squilibrato, inutile Pjaca alla fine, peraltro su un assetto cambiato in corsa, che non è stato ben assimilato in campo, teoricamente dovevamo attaccare con un 4 – 3 – 3, ma il tridente di fatto non si è mai delineato.
I singoli: sull’altare
Abbiamo gettato alle ortiche la prova eccellente di Alex Sandro, che ha letteralmente ridicolizzato D'Ambrosio, giocando praticamente da solo e senza supporto dal suo lato, non essendosi mai creata una vera intesa con Asamoah. Degli altri, salvo solo Dybala per l’impegno nei 90 minuti, e Higuain, che almeno nell’unico pallone toccato ha sfiorato il pareggio.
Sotto accusa
La mia accusa a squadra e allenatore, parte dalla analisi degli avversari, ossia chi ha vinto e come ha vinto: Squadra avversaria composta da due esterni difensivi che da noi sarebbero le quarte scelte; due difensori centrali, ed uno solo di essi forse potrebbe essere valido rincalzo di Chiellini; un centrocampo con uno scarpone, una moviola e il solo Banega che può definirsi un calciatore; infine Icardi, unico giocatore degno di menzione; nella ripresa inserito Perisic, altro che può definirsi giocatore, e per emergenza schierato il peggiore centrocampista in valore assoluto del campionato italiano, Felipe Melo.
Cominciamo da Allegri: capisco che questa sarà la settimana delle grandi vedove del fuggiasco di luglio, ma ci ha messo molto di suo e ne spiego la ragione:
a) - vuoi fare turn over? Bene, fallo con intelligenza, chi doveva rifiatare oggi era Khedira, che è stato tra i peggiori, e se vuoi schierare Mandzukic, puoi anche farlo mantenendo ugualmente Higuain e Dybala, visto che il croato può assicurare anche manforte in copertura e la squadra non risultare troppo sbilanciata, e vista la difficoltà sulle fasce a difendere da parte dell’Inter, avrei voluto vedere due centrali come Miranda e Murillo alle prese con due attaccanti supportati da Dybala;
b) - Pjanic non può giocare arretrato, non a caso è stato praticamente fuori dal gioco, si è visto solo in un paio di circostanze, quando ha fatto il trequartista, e la prima occasione vera è stata grazie ad una combinazione tra lui e Dybala;
c) - in questo momento è Lemina quello che deve stare davanti alla difesa, specie se gioca Pjanic, come si era visto sabato scorso contro il Sassuolo, e non è casuale che siamo stati presi sempre in velocità nelle loro ripartenze, mancando una effettiva copertura;
d) - ci voleva molto a vedere che gli esterni dell'Inter sono parodie di giocatori e che non riuscivano in alcun modo a tenere i nostri? Ci voleva molto a rendersi conto che occorreva insistere sulle fasce e li avremmo fatti a fette? Cuadrado è ancora al Chelsea per caso? Pjaca deve entrare solo nel finale quando più che inserirsi nei moduli di gioco, si va all'arrembaggio?
Questo per quanto riguarda il nostro allenatore, ma siccome in campo ci vanno i giocatori, non possono essere sottaciute diverse cosette negative.
Ho la sensazione che a furia di ripetere che la BBC sia la difesa più forte al mondo, se ne stiano convincendo troppo, dimenticando che si è la difesa più forte al mondo ogni domenica (o sabato, o mercoledì, insomma quando si gioca), e non solo a parole: è presunzione se si prendono tre gol su palla inattiva sempre allo stesso modo, significa che i nostri si sentono così sicuri che sottovalutano gli avversari, si chiamino Kalinic, Antei o peggio Icardi. Lo stesso Buffon non mi è sembrato molto reattivo sul primo gol, il pallone gli è passato vicino, come dire è partito in ritardo. Della frana a centrocampo (contro chi peraltro, cosa che ritengo sia una circostanza aggravante, mica giocavamo contro Rakitic, Mascherano e Iniesta!), ho già detto, deludente Khedira, disastroso Asamoah, due palloni perduti da lui sono all'origine dei gol dei cartonati; Pjanic fuori ruolo, ha classe, ma quella classe la deve mostrare dove può essere efficace, non per tenere palla con abili finte di corpo nella nostra trequarti. Infine Mandzukic, beatamente isolato in avanti, non può essere ridotto solo a questo ruolo, se non ha un attaccante di riferimento vicino.
L’arbitro
L’arbitro di Inter – Juventus, dal 1998 in avanti, deve essere sempre “catechizzato” dai nostri media, ed invero la cosa sconvolgente è vedere che, nonostante il modo come i media preparano questa partita e come in casa neuroazzurra si mettono sempre le mani avanti sugli arbitri, poi si scopre che il bilancio anche dopo il 1998 è nettamente a favore bianconero, anche quando ci sono stati grossolani errori a danno della Juventus, basti solo ricordare, da ultimo, la stagione 2011 – 12. Tuttavia, Tagliavento è stato riesumato in quanto arbitro dell’ultima vittoria in campionato dell’Inter, diciamo in funzione scaramantica, e siccome tira molto dire che un arbitro è filo juventino anche senza ricordare i trascorsi (compresi i tre rigori contro a Cagliari, o un Juventus – Roma del 24 gennaio 2010), in rete è stata fatta girare come sempre questa balla. Bene: a fine primo tempo, ammoniti dell’Inter 0 (leggasi “zero”), ammoniti della Juventus 3 (leggasi tre), in una gara che come prima azione ha visto un intervento a spezzare le gambe a Dybala, non sanzionato da Tagliavento. Da fazioso poi potrei anche dire che, sul prosieguo dell’azione, Khedira scatta in posizione regolare e subisce fallo da Medel su chiara occasione da rete, diciamo che è stato sfortunato l’arbitro visto che l’assistente di linea ha visto male chiamando il fuorigioco inesistente di Khedira. Potrei fermarmi qui, vi immaginate questa azione a parti invertite e con la sconfitta dei neuroazzurri?
Prossimo turno
E’ una sconfitta che brucia, quella di domenica, anche perché fa perdere la vetta della classifica a favore del Napoli. E la fa perdere prima di una mini serie contro avversarie non insormontabili, Cagliari, Palermo, Empoli e Udinese, come dire, la squadra poteva tentare una prima fuga. Anche se le partite vanno sempre vinte sul campo e con umiltà, non solo con il nome e il blasone, o con l’essere dichiarati i favoritissimi alla vittoria finale. Mercoledì contro il Cagliari mi aspetto una reazione del gruppo, sul piano dell’orgoglio, ma anche dei sostanziali cambiamenti tattici e di mentalità. I sardi sono in un buon momento, euforici sicuramente per la prima vittoria stagionale, anche se nelle due precedenti trasferte hanno rimediato due sconfitte; ci sono diversi ex, e qualcuno penso anche con qualche piccolo desiderio di riprendersi qualche rivincita per momenti non fortunati trascorsi in bianconero. Ma non possiamo certo temere questa partita, sempre che nel frattempo si sia fatto il necessario bagno di umiltà.
La giornata di campionato
C’è dunque una nuova capolista, il Napoli, e a questo punto non possiamo che dare onore al merito per questo scorcio di stagione. Per quanto possa sembrare paradossale, i partenopei stanno segnando più della scorsa stagione, una media di tre gol a partita, Callejon e Milik per adesso non fanno rimpiangere Higuain. A sorpresa, ma fino ad un certo punto, cade la Roma a Firenze, al termine di una gara equilibrata, decisa da un episodio; a quota sette i giallorossi sono agganciati dall’Inter, dalla Lazio, vittoriosa nell’anticipo contro il Pescara, squadra che gioca bene ma comincia a pagare inesperienza di categoria e ingenuità, e dal Chievo, corsaro a Udine. Sembra in ripresa il Milan, anche se in casa doriana si recrimina fortemente contro la direzione di gara di Irrati.
Le mie postille
1 – L’angolo della Champions League. Da qualche anno non commento qui sul sito le gare di coppe europee, un po’ per le difficoltà di poterle commentare in tempi ragionevoli, eano seri problemi per poterle commentare sul sito in tempi ragionevoli, e un po’ perché dopo qualche delusione di coppa (leggasi l’eliminazione qualche anno addietro con il Galatasaray), diciamo che ho preferito una sorta di silenzio stampa sull’argomento, purtroppo storico tabù dei colori bianconeri. Quest’anno, anche perché sollecitato da qualche lettore, ho deciso di commentare le partite di Champions League, in sede di postille, per cui di Juventus – Siviglia parlerò in questa sede, riconfermando intanto che, anche quest’anno si evidenziano tutti i limiti di questa formula, con almeno due gironi inadeguati come valori medi, e con partite fin troppo sbilanciate, al punto che le goleade sono state parecchie. Al contrario, il girone della Juventus si prospetta più impegnativo del previsto, e forse in molti non hanno tenuto in considerazione che il Siviglia è vincitore di coppe europee da tre anni di fila, cosa non casuale direi. I 90 minuti di mercoledì sono stati in un certo senso la sintesi della nostra storia in Champions League, ovvero braccino corto in certe fasi, qualcuno fuori condizione o non all'altezza, errori tattici e formazioni non azzeccate, arbitraggi discutibili e soprattutto sfortuna. Sul banco degli accusati c'è Allegri con scelte sbagliate di formazione all'inizio, e ci può stare, ma a mio giudizio non sulle scelte di formazione, ma sull'atteggiamento tattico e ne spiego la ragione: nel primo tempo tre nitide occasioni da rete, tutte arrivate per azioni di sfondamento per via centrale, quando Dybala e Higuain hanno potuto giocare molto ravvicinati e avere ragione nell'uno contro uno dei difensori avversari; ciò in quanto, avendo il Siviglia bloccato ben quattro suoi giocatori sulle fasce per neutralizzare i nostri esterni, la zona centrale di campo era l'unica dove la Juventus poveva agire in parità o anche superiorità numerica con l'inserimento delle mezze ali a turno, Khedira e Asamoah. Ma proprio questo tema tattico, alla lunga, ha mostrato i suoi limiti, perchè per vie centrali ci mancava un costruttore di gioco, che potesse supplire alla sostanziale assenza di manovra sulle fasce, dove Dani Alves ed Evra erano sistematicamente isolati e chiusi dagli avversari, cosa che ha costretto Dybala a ripiegare per cercare palla e provare a costruire gioco: in questo senso ritengo tardivo l'ingresso di Pjanic, più che Alex Sandro, ed invero la vera svolta è stata grazie al primo, il Siviglia costretto ad accentrare un centrocampista esterno, sistemare la difesa a 3 e così finalmente Dani Alves ha avuto più spazio, lo stesso dicasi di Alex Sandro, per cui la mezzora finale è stata lodevole quanto idonea a suscitare rimpianti. Poi la componente diciamo "esterna", quale la serata non brillantissima di qualcuno, leggasi Khedira che si è letteralmente divorato due reti; la componente sfortuna, la traversa colpita a colpo sicuro da Higuain, la grande parata del portiere ospite su Alex Sandro; infine la componente arbitrale, dico solo che il rigore negato è l'epilogo di una direzione nella quale si è tollerata troppo la perdita di tempo degli ospiti, qualche entrataccia di qualche scarpone impunito (Rami), e i falli sistematicamente ignorati a danno dei nostri in zona limite area di rigore. Ad ogni modo, nulla è compromesso, il prossimo turno però sarà fondamentale, Juventus a Zagabria e Siviglia riceverà il Lione: come dire, si dovrà immediatamente recuperare vincendo in trasferta.
2 – L’angolo di Sarri Questa settimana il nostro amico ex bancario scopertosi allenatore, non doveva essere molto ispirato, ha parlato poco e in maniera banale, per cui ha ben pensato di sostituirlo il suo presidente, il famigerato cinepanettonaro Aurelio De Laurentiis. Il quale, tra le tante amenità, ha detto che non vedrà più partite al San Paolo, perché non si vede bene dalla tribuna (e mi chiedo come mai se ne sia accorto solo ora che si vede male e che lo stadio è fatiscente); poi ha aggiunto detto che, visto il livello delle avversarie, pensa ad una serie A limitata a sole 10 squadre, e questo per avere sempre stadi pieni (testuale). Un modo poco carino di dare dei brocchi ai giocatori del Bologna, appena sconfitti al San Paolo. Quindi secondo il cinepanettonaro, alla ricerca di soggetti per il prossimo film di Natale, la serie A andrebbe dimezzata, per aversi sempre stadi pieni, compreso quello stadio, dove gioca la sua squadra, che per suo stesso dire non consente di seguire bene le partite!
3 – In cauda venenum Le telecamere di Sky domenica sera al Meazza sono riuscite a pizzicare l’esultanza da tifoso, a fine gara, del presidente federale, Carlo Tavecchio, per la vittoria della sua Inter contro i bianconeri. A dire il vero non c’era bisogno di telecamere che spiassero, per sapere quello che è notorio da decenni, e che naturalmente non fa scandalo, solo perché la squadra tifata è una onesta, e non quella che vince solo rubando. Ricapitolando quindi: - La FIGC è presieduta da uno che tifa Inter, esulta se la sua squadra vince contro la Juventus, si dichiara pubblicamente interista, ed ha un passato di consigliere d'amministrazione della società nerazzurra; - la Lega Serie A, è gestita da anni dall'A.D. del Milan, con un gruppo di potere consolidato, composto dalle società Genoa, Lazio e Napoli, con un suo uomo di fiducia quale D.G. della A.S. Roma, società con la quale ha corsie preferenziali di mercato; - il massimo sodalizio sportivo italiano, il CONI, dopo la lunga presidenza del romanista Petrucci, adesso è guidata da un altro ultras romanista, Malagò. Bene: qualcuno è in grado di spiegarmi l'arcano in base al quale la Juventus vince perchè comanda nel "Palazzo", perchè ha potere e per quale ragione gli arbitri, che dipendono dalla FIGC, ossia da Tavecchio, sarebbero amici nostri e nemici di tutte le nostre concorrenti?
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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