Anche l’ostacolo Atalanta è stato superato, grazie ad una prestazione sicuramente non scintillante, ma altrettanto sicuramente da squadra che sa cosa vuole e come ottenerlo. E’ questo il dato saliente della vittoria di Bergamo, avere visto una Juventus che ha forzato all’inizio, ha sbloccato il risultato, ha gestito poi per il resto, anche abbassando i ritmi, e nella ripresa provando a colpire ogni tanto per chiudere la gara. E così il vantaggio sul Napoli rimane inalterato.
Il modulo di gioco
Allegri opta per un 4 – 3 – 1 – 2, e le ragioni ritengo sia stata più che corretta: la difesa a 4 motivata intanto dal fatto che Rugani mercoledì sera era letteralmente sulle gambe, dopo 120 minuti, e che, in assenza di Chiellini, non avremmo avuto rincalzi in caso di problemi; a centrocampo logico pure provare a dare minuti a gente assente da tempo come Pereyra, e sono queste le partite in cui farglieli disputare, con i tre titolari in campo, ossia Khedira, Marchisio e Pogba. E comunque il modulo ritengo abbia funzionato.
Le sostituzioni
Logiche direi le scelte di Lemina e Morata, in sostituzione di Khedira e Dybala, con il mantenimento di modulo ed equilibrio fra i reparti invariato; Alex Sandro nel finale al posto di Pereyra semmai ha ricostruito il 4 – 4 – 2, che poi è il modulo reale con cui Allegri sta giocando abitualmente, come ho spesso avuto modo di dire.
I singoli: sull’altare
Penso di non sbagliare se affermo che questa è la migliore stagione in assoluto di Andrea Barzagli, quando sembrava poter essere al capolinea: mi ricorda molto la stagione di Ciro Ferrara 2002 - 03, dato praticamente per riserva ed invece ritornato in cattedra. Ed ora il nostro “The Wall” comincia pure a proiettarsi in attacco, e segnare, cosa che non guasta. Degli altri, ancora una volta emerge la personalità di Lemina, e la sua assenza purtroppo è stata penalizzante, vista l'ecletticità di questo giocatore; bene Dybala soprattutto nella ripresa, anche se nel primo tempo, sono bastati due suoi spunti per produrre due cartellini gialli ai bergamaschi; e naturalmente non si può non menzionare Buffon, quasi inoperoso, ma sicuro in quelle poche occasioni in cui è stato chiamato in causa, ed ora la sua imbattibilità in campionato è arrivata a 836 minuti.
Da rivedere
Neppure oggi mi trovo d'accordo su chi ha criticato Khedira, o meglio l'unica critica che gli si può davvero fare, quando ha clamorosamente fallito il gol del vantaggio: non è ancora al massimo, ma fa sentire il suo peso in campo. Né mi trovo d'accordo con chi critica Pogba per le sue giocate ritenute troppo da foca da circo: vero, spesso finisce con l'incartarsi o perdere palla, ma le volte, non poche, in cui ci riesce, è quasi sempre occasione gol per la squadra, e faccio pure notare che è fondamentale nella fase difensiva, cosa che mercoledì penso si sarà notata, entrato lui la retroguardia è stata meglio protetta. Semmai, l’unico veramente insufficiente, ma la cosa è comprensibile, è stato Pereyra, soprattutto nel primo tempo, quando ha provato a stare tra le linee, per sfruttare i suoi inserimenti: e si è visto come non sia ancora in condizione.
Le prospettive
Doveva essere vittoria, per mantenere inalterato il distacco dalle rivali, e vittoria è stata, direi sostanzialmente agevole, risultato quasi mai in discussione, se non nei convulsi minuti finali: o meglio, grazie al mega recupero accordato dal pavido Valeri, l'unico patema d'animo penso fosse solo il record di imbattibilità di Buffon, non certo la vittoria. Si temeva che ci potessero essere strascichi e contraccolpi, conseguenti al mercoledì di coppa Italia, ingigantito a dismisura, non tenendosi conto che la vera Juve è stata in campo solo un'ora circa, ossia la seconda parte della ripresa e i supplementari, e se siamo arrivati ai rigori il merito più che dell'Inter, è stato dell'arbitro con cognata romanista "twitterina", la cui prestazione è stata considerata indecente anche da media a noi non vicini (primo gol viziato da evidente fallo di Medel, rigore su aziona partita da fuorigioco, mancata espulsione di Perisic); ma siccome i cartonati hanno sempre buona copertura mediatica, questo non è stato evidenziato. Diverso è il ragionamento sul rendimento complessivo, e qui va fatta una puntualizzazione: per mezzora almeno c'è stata solo la Juventus, poteva segnare molto prima, poteva raddoppiare, se forse qualcosa va criticato è la poca incisività in fase di tiro a rete, le azioni ci sono state e anche nella ripresa, ma troppa accademia nella fase conclusiva; va anche detto che l'Atalanta sarà in crisi di risultato, ma è sempre una delle squadre più ostiche da incontrare, si chiude bene, concede pochi spazi, e dico questo ad uso e consumo di chi pensa che in campo la Juventus scende da sola. Quello che è certo, da diciotto gare di fila, la Juve segna e vince tutte le partite, l’unica finita in pareggio, a Bologna, proprio l’unica volta in cui la formazione bianconera è rimasta all’asciutto. Cosa che a quanto pare certi sedicenti tifosi juventini non sembrano volerne prendere atto, ma questa è un’altra storia, appartenente alla teoria che i tifosi juventini sono talmente tanti da apparire in alcune circostanze anche troppi.
La giornata di campionato
Le squadre di testa hanno vinto tutte, escluso il Milan, per cui la classifica è rimasta praticamente invariata. Precisiamo, la Roma si consolida al terzo posto, settima vittoria di fila ottenuta da Spalletti, sempre con Totti in panchina; ma a farne le spese è statala diretta concorrente, Fiorentina, che così scende al quarto posto, incalzata dall’Inter, vittoriosa contro il Palermo. Nuovo ridimensionamento del Milan, dopo un periodo favorevole, grazie a quella che ormai è la loro bestia nera, il Sassuolo, e nuovamente in discussione Mihajlovic. In coda, la sconfitta di Udinese, Atalanta e Palermo, unite alla vittoria del Frosinone (appunto contro i friulani), evidenziano che la lotta per la salvezza sarà dura e si risolverà solo alla fine: e non credo sia totalmente tagliato fuori il Carpi.
Le mie postille
1 – Rai, di tutto, di più, di peggio! Della vicenda Cerqueti – Marchisio penso ormai avrete letto davvero tutto, quindi non mi ci soffermerò più di tanto, se non per evidenziare che grazie a questi metodi di racconto del calcio italiano, possono esserci episodi isolati in certe gare dominate dalla Juventus, ma finire alla storia quale prova di direzioni di gara a noi favorevoli (diciamo, tanto per cambiare, Iuliano – Ronaldo), mentre può accadere che la squadra bianconera esca sconfitta dopo una direzione di gara sciagurata, con due gol viziati, almeno una mancata espulsione avversaria, e poi sentire commenti dove si esalta la vincente, e si occultano gli orrori arbitrali. Ma la cosa sconcertante è stata la difesa di casta che si è levata a copertura della disgraziata telecronaca del duo Cerqueti – Tramezzani; non era mai accaduto che un direttore di testata, tale Carlo Paris, si facesse promotore di un comunicato ufficiale nel quale più che difendere il suo giornalista, accusasse quasi di lesa maestà il nostro giocatore, pretendendo addirittura scuse pubbliche, come pure che un sindacato di giornalisti, il cosiddetto USIGRai, addirittura arrivasse a chiedere l’adozione di provvedimenti verso Marchisio, sia alla società bianconera, sia pure alla Federcalcio. Manifestazione davvero becera di arroganza, un senso di impunità ed intoccabilità, come se i giornalisti RAI avessero potere di esprimere qualsiasi corbelleria, pretendere che fosse creduta e accettata, e pretendere di non essere neppure oggetto di critiche o battute. E stiamo parlando di un servizio pubblico, pagato quindi da tutti i cittadini, compresa quella stragrande maggioranza di tifosi juventini che paga per consentire a questi signori di fare i tifosi, di spargere veleni e di manifestare pure arroganza. Auspico che si torni ai tempi bonipertiani, quando per molto meno la società negava i propri tesserati ai microfoni RAI, e a questo punto auspico che la tifoseria bianconera nelle prossime gare casalinghe si ricordi di Cerqueti.
2 – Zazzaroni della settimana.
D’ora in avanti mi vedo costretto a cambiare denominazione a questa rubrica. Conseguenza del fatto che il noto ballerino sotto le stelle, opinionista calcistico a tempo perso, ospite fisso alla Domenica Sportiva per meriti e competenze non si sa quali, da qualche mese è un fiume in piena, al punto che è praticamente impossibile non trovare almeno una sua perla quotidiana, specie da quando è diventato super star di un noto social network cinguettante. Non contento della figura rimediata quando ebbe a definire l’allora neo acquisto napolista Michu, giocatore molto più forte di Morata, con la conseguenza che il super bomber del Napoli è praticamente scomparso dalle scene, da ultimo sta tornando alla carica con riflessioni ancor più intelligenti, avendo sempre come mira quella di minimizzare o denigrare la Juventus e tutto ciò che ci sta attorno, ed esaltare gli avversari. Ed allora, visto che dovrei fare una rubrica a parte solo per lui, meglio che gli dedico proprio questa, anche perché penso che altri geni possano solo eguagliare il nostro Zazzarivan. Che ha raggiunto il picco con questa affermazione:
“A Torino si tifa Juve o Toro; a Milano si tifa Milan o Inter; a Roma si tifa Roma o Lazio, a Genova si tifa Samp o Genoa. Non tifare Napoli a Napoli è contronatura.”
Come dire, una affermazione che batte qualsiasi altra perla ipotizzabile, dato che, a sentire questo talento delle idiozie, Napoli (e presumo i dintorni, o magari estendiamo il tutto alla Campania) dovrebbe essere territorio di passione esclusiva per la squadra che pur essendo della città, non ha come colori sociali quelli della città, tanto per evidenziare la rappresentatività della squadra rispetto alla città, secondo la tesi di Zazzarivan. Potrei aggiungere molte altre considerazioni, ma forse in casi del genere è meglio fare l’opposto, dato che le perle, più che commentate, vanno ammirate, per capire interamente il grandissimo valore di chi le produce, per cui mi fermo qui. In contemplazione della genialità di Zazzarivan e del suo amore per il Napoli, conseguenza forse (a detta di qualche malalingua) delle sue eccessive presenze in emittenti napoletane, con compenso naturalmente.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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