La Juventus supera anche l’ostacolo Frosinone, al termine di una gara ostica, contro un avversario che ha fatto di tutto per non fare giocare i bianconeri. Che fosse difficile l’impegno lo si è visto dai primi minuti, dal modo come pensavano più a picchiare che a giocare i difensori frusinati, ben tollerati dal mediocre arbitro Massa. Ma a lungo andare, la classe dei bianconeri è prevalsa, e con due giocate efficaci i tre punti sono stati conquistati, cosa importante in vista della gara di sabato sera, che già è iniziata come solito fuori dal campo, ne parlerò oltre.
Il modulo di gioco
Un po’ a sorpresa, Allegri ripropone i diffidati Bonucci e Alex Sandro, nel solito 3 – 5 – 2, schierando quindi la migliore formazione possibile, con Sturaro in mediana Cuadrado esterno destro. L’atteggiamento tattico dei padroni di casa, con marcature ad uomo stile calcio anni ’60, le misure del campo, a vista d’occhio più stretto della media di almeno 3 – 4 metri, e una direzione di gara che ha consentito falli e fallacci a ripetizione, ha praticamente impedito ai bianconeri di poter manovrare con ordine e lucidità, per cui si è andati avanti con improvvise fiammate, sulle fasce, quando si è trovato spazio. Ed invero le marcature sono arrivate quando la stanchezza ha cominciato ad emergere nei giocatori di casa.
Le sostituzioni
Corretto il cambio Pereyra per Sturaro, occorreva provare a creare superiorità numerica inserendosi un giocatore che saltasse l’uomo, in aggiunta agli altri attaccanti bianconeri, anche se a ben vedere la condizione approssimativa dell’argentino non è che abbia consentito questo effetto. Solo formale e per consentire un esordio in massima serie, l’ingresso del “Primavera” Favilli.
I singoli: sull’altare
Tutti o quasi hanno fatto quello che si poteva in un contesto sicuramente non idoneo per giocarsi al calcio. Un plauso va dato a Cuadrado, e non solo per il gol sblocca risultato, ma anche per una efficace chiusura in recupero su una ripartenza avversaria. Bene Marchisio, nel suo costante lavoro di cucitura tra i reparti e possesso palla; bene sicuramente Barzagli e Bonucci, un po’ meno Chiellini, in fase di disimpegno. Una menzione a parte per Morata che se è stato poco redditizio, dall'altro è riuscito a non cadere nelle provocazioni, impresa non facile, visto il clima.
Da rivedere
Per la seconda volta di fila debbo fare un appunto al nostro allenatore. Si pone ancora una questione Rugani, schierato solo nel finale per l'acciacco di Chiellini: forse sarebbe stato meglio preservare quest’ultimo in vista di sabato, mentre così è quasi certo che non lo avremo contro il Nappoli. A questo punto, a furia di non fidarsi troppo di lui, Allegri quasi certamente dovrà utilizzarlo dal primo minuto sabato sera, a meno di snaturare un modulo che adesso sta funzionando a dovere, o di schierare qualcuno fuori ruolo.
Le prospettive
Era immaginabile che la gara di ieri sarebbe stata ostica, per ragioni molteplici, avversaria che non aveva quasi nulla da perdere, che poteva centrare l'impresa storica, e bianconeri che dovevano pensare prima alla gara di sabato contro il Napoli, poi arrivare integri all'andata degli ottavi contro il Bayern. Ed era pure immaginabile che la direzione di gara non ci avrebbe concesso nulla, visti i veleni che sono stati seminati da dirigenti, allenatore e giornalisti di marca napoletana, ed invero oggi più che il Frosinone, i bianconeri hanno dovuto battere l'arbitro Massa, che ha diretto in maniera "scientifica", anche se nulla ha potuto su una giocata impeccabile, derivata peraltro da una palla persa banalmente da un centrocampista frusinate, in occasione del primo gol, e nulla ha potuto sul perfetto contropiede che ha chiuso la gara. Vedete, io spesso mi attiro critiche per i miei giudizi sulle direzioni di gara, e non escludo di eccedere alcune volte: ma parto sempre da una considerazione che noi juventini sappiamo bene, e però cerchiamo di negare a noi stessi, ovvero che siccome gli arbitri vengono puntualmente massacrati in caso di decisioni dubbie o ritenute a nostro favore (vedasi Rocchi lo scorso anno), e puntualmente partono le campagne mediatiche, quando invece nel dubbio non ci favoriscono, o dirigono in maniera palesemente ostile (tipo Gervasoni in Sassuolo - Juventus), non solo non viene evidenziato, ma quasi quasi vengono esaltati perchè sbagliare a danno della Juve serve a fare carriera. Massa ieri ha arbitrato, come detto, in maniere davvero scientifica, e il delitto stava per risultare quasi perfetto: invece di puntare Bonucci e Alex Sandro, diffidati, consapevole che i due sarebbero stati molto attenti ad evitare il cartellino, il suo metodo è stato evidente fin dall'inizio, consentire la caccia all'uomo fatta da Rosi e Crivello (con un arbitro serio, i due non finivano il primo tempo), non fischiando in maniera subdola, alcun fallo a danno dei nostri da posizione favorevole per punizioni da calciare in porta da parte di Dybala e Pogba, fermando più volte i nostri per fuorigioco inesistenti, ma soprattutto "puntando" fin dall'inizio Morata, quasi a volerlo fare sbroccare per cacciarlo fuori e toglierci un attaccante dal campo oggi e per sabato prossimo pure; e non parliamo di due possibili rigori non visti a favore dei bianconeri. Bene, oggi sui giornali sportivi si dà risalto alla prestazione negativa di Doveri a Napoli, laddove ha lasciato in dieci il Carpi, per un errore marchiano, ma nessuno evidenzia gli orrori di Massa. E con questo clima si sta preparando la gara di sabato, ma ne parlerò a parte.
La giornata di campionato
Adesso la classifica nelle posizioni di vetta si è delineata in maniera quasi definitiva: lotta scudetto ridottasi ormai alle due battistrada, lotta per i preliminari di CL ristretta a tre squadre, Fiorentina, Inter e Roma, con qualche possibilità per il Milan di inserirsi ancora; ed in coda qualcosa si muove, nel senso che se Frosinone e Carpi hanno perduto, il Verona dà qualche segnale di ripresa, ma soprattutto le altre squadre apparentemente tranquille non stanno proprio correndo, con il rischio che qualcuna di esse possa ancora essere risucchiata in basso. Interessante il fatto che delle quattro contendenti le piazze d’onore, Fiorentina bloccata a Bologna, Milan in casa dall’Udinese, Inter a rischio sconfitta a Verona, e così la Roma, pur con qualche patema d’animo nel finale, con due vittorie di fila è rientrata
Le mie postille
1 – La settimana dei pulcinella.
O se preferite la settimana degli scemi che in maniera sciagurata stanno avvelenando il prepartita di Juventus – Napoli. Da settimane, come ho anche evidenziato nelle mie postille, da parte dei napolisti, siano essi cinepanettonari, o ex dipendenti di banca, o pennivendoli, o pseudo opinionisti a libro paga, sono partiti messaggi sibillini e condizionanti, in previsione dello scontro diretto dello Juventus Stadium, e questi messaggi si sono accentuati via via che la Juventus si avvicinava alla vetta, ed ora che la lotta praticamente si è ristretta alle due squadre, era prevedibile che in questa settimana ne avremmo viste di tutti i colori: e del resto, siamo o non siamo nella settimana in cui finisce il Carnevale? Quindi non potevano non emergere i vari personaggi della “Commedia dell’arte” del calcio nostrano, tutti scopertisi improvvisamente filo napolisti, pur di manifestare il loro cronico e atavico antijuventinismo. Ha cominciato domenica sera la famigerata trasmissione sportiva di Rai 2, dove è stato ospite il primo dei riesumati eccellenti dell’antijuventinismo militante, Zdenek Zeman, che naturalmente viene sempre invitato non per parlare dei suoi insuccessi, bensì per gettare un po’ di veleno contro la Juve, e naturalmente il boscemo ha anche pronosticato la vittoria dei partenopei, perché, a suo dire, giocano come le squadre di Zeman, cosa che invero ci lascia ben sperare. Ma quanto vistosi oggi ha dell’incredibile, neppure la più pessimistica previsione negativa poteva arrivare a supporre il quantitativo enorme di sterco antijuventino potesse essere seminato in un solo giorno. Il fogliaccio rosa milanese, non potendo riesumare Gigi Simoni, in chiave pro Inter, l’ha riesumato in chiave pro Napoli, facendogli dichiarare che si augura che ai partenopei non accada quanto accadde agli interisti nel 1998: naturalmente senza precisare se parlava del 26 aprile 1998, o del 4 gennaio 1998 (carica in area di West su Inzaghi, gol regolare di Inzaghi annullato). Su una scellerata radio napoletana, è intervenuto l’ex estremista di sinistra, divenuto ex “comunionaro e disperazionaro”, e poi approdato alla corte berlusconiana, dove starà fino a quando ci sarà di andare a leccare deretani a prezzi più vantaggiosi, meglio noto come “straccio” Liguoripaolo, il quale ha sentenziato che se l’arbitro sarà Rizzoli, commetterà sicuramente almeno un errore a favore della Juventus, cosa che evidentemente conoscerà in quanto chiaroveggente o dotato di poteri para normali anche se nel suo caso dovremmo più correttamente parlare di poteri sub normali. Finita qui? Ma neanche per sogno! Sul noto social network Twitter, l’altro imparziale giornalista Rai Varriale (la rima la lascio a voi), quello andato in vacanza a spese del cinepanettonaro, ha lanciato il sondaggio su chi deve arbitrare Juventus – Napoli, auspicando Rizzoli, e così andando contro le previsioni paranormali o subnormali di “straccio” Liguoripaolo. Ha pure preso parola il presidente del CONI, Malagò, che ha scoperto essere un fatto grave e penalizzante la mancata presenza dei tifosi napoletani a Torino, dimenticando che non ha preso parola quando invece, da due anni, è stata interdetta la presenza dei tifosi juventini al San Paolo, come dire esistono tifosi e tifosi, quelli che distruggono settori di stadio, se vengono impediti di proseguire nei loro vandalismi, diventa un fatto grave e penalizzante, se invece altri tifosi, possibilmente a strisce bianconere, non possono andare a seguire la loro squadra del cuore, non avendo invece mai danneggiato settori di stadi, tutto è normale. Dulcis in fundo, la notizia che un certo avvocato di Napoli, noto per avere difeso un ex famoso calciatore cocainomane quanto evasore fiscale in Italia, e noto per avere denunciato la Juventus F.C., quale responsabile di una intervista fatta da un redattore di TG3 Piemonte ritenuta offensiva dei napoletani (vi giuro, è fatto realmente accaduto, non è una bufala, e del fatto ne ho personale conoscenza in quanto io stesso denunciato dal certo avvocato, per avere espresso giudizi negativi su tale denuncia e sul suo autore, lesiva anche dell’appartenenza alla categoria forense), sta preparando una azione legale al TAR, per fare aprire il settore ospiti dello Juventus Stadium, spiegando, ad un famigerato quotidiano sportivo romano-napoletano che “non è chiudendo gli stadi solo ai residenti in Campania , offesi e danneggiati, che si assicura il corretto svolgimento degli incontri sportivi, perché simili decisioni servono solo a mortificare il sano agonismo sportivo della tifoseria partenopea e, in generale, ad offendere la dignità del popolo napoletano, provocando gravi pericoli nel mischiare poi tifosi azzurri di altre parti d’Italia e tifosi bianconeri negli stessi settori, con reali rischi di pericolo in questi casi”. Avete letto bene, il tizio ha parlato di offesa alla dignità del popolo napoletano! Che dire? Siamo ancora a lunedì, e già il clima è questo, figuriamoci ancora cosa dovremo sorbirci fino a sabato. Anche se, di norma, quando si creano situazioni ambientali del genere, chi ne paga le conseguenze è sempre chi le crea …
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