Tutte le partite ufficiali della stagione |
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La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.582 |
Giocate |
3.090 |
2.508 (54,74%) |
Vittorie |
1.699 (54,98%) |
1.175 (25,64%) |
Pareggi |
838 (27,12%) |
899 (19,62%) |
Sconfitte |
553 (17,90%) |
8.195 |
Fatti |
5.379 |
4.460 |
Subiti |
2.911 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
513 |
Giocate |
1.560 |
281 (54,78%) |
Vittorie |
927 (59,42%) |
114 (22,22%) |
Pareggi |
372 (23,85%) |
118 (23,00%) |
Sconfitte |
261 (16,73%) |
871 |
Fatti |
2.738 |
472 |
Subiti |
1.379 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 07.12.2015
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Lazio - Juventus 0 - 2 - STIAMO ARRIVANDO!
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di Antonio La Rosa
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Siamo a cinque vittorie di fila, la terza senza subire reti: come dire, la Juventus è davvero tornata, e così chi vuole aspirare alla vittoria finale, dovrà fare i conti con i bianconeri. Vittoria abbastanza agevole quella contro la Lazio, al termine di una gara nella quale il risultato non è mai stato in discussione, Juventus cinica che ha subito sbloccato il risultato, anche se in maniere fortunosa, ha nuovamente colpito nel momento in cui la Lazio sembrava dare segni di riscossa, ed ha gestito sostanzialmente in maniera agevole la gara nella ripresa. Ed ora ci aspetta la settimana calda per il prosieguo della stagione, la trasferta di Siviglia, dove ci si gioca il primo posto nel girone, e domenica prossima la gara con la Fiorentina, che potrebbe sancire il rientro definitivo della Juventus nel giro scudetto.
Il modulo di gioco
Riconfemato il 3 – 5 – 2, stavolta con Lichtsteiner a destra e Alex Sandro a sinistra, per il resto formazione schierata a Palermo, con la variante Asamoah al posto di Pogba. Dei due esterni di centrocampo, è prevalentemente Alex Sandro a rientrare sulla linea difensiva, meno Lichtsteiner, ma a questo supplisce Marchisio che operando davanti alla difesa in fase di non possesso palla, di fatto diventa il quinto difensore bianconero. In avanti si riconferma Dybala che giostra “alla Tevez”, più tra le linee che da vera punta, beneficiando così del movimento di Mandzukic unica punta avanzata.
Le sostituzioni
I cambi sono stati praticamente scelte per fare rifiatare e provare qualcosa di diverso in campo: prevedibile che Asamoah non avesse ancora la condizione per reggere i 90’; mentre gli ingressi di Morata e Cuadrado mi sono parsi una prova di possibile 3 – 4 – 2 – 1, con il solo Morata supportato da Cuadrado e Alex Sandro, che più che svolgere il ruolo di mezzala, ha giostrato da esterno avanzato.
I singoli: sull’altare
E’ stata la serata di Paulo Dybala, ormai titolare inamovibile della squadra, e così sta sparendo il timore dell'acquisto economicamente eccessivo e non adeguato: il gol di stasera è una perla, denotante freddezza e grande tecnica, ma tutta la prestazione, è da encomiare, nonostante un calo nella ripresa. Degli altri, bene la difesa, nonostante qualche svarione di Chiellini nel primo tempo; bene Alex Sandro, bene Mandzukic, generoso anche troppo in qualche frangente, e il rendimento di questi ultimi due rivaluta notevolmente il mercato estivo; infine rientro più che confortante di Asamoah.
Da rivedere
Nessuna vera insufficienza, ma Sturaro stasera non si è ripetuto, anzi parecchi palloni perduti o gestiti male;
Le prospettive
Se dobbiamo trovare il pelo nell'uovo, nella ripresa non sono state gestite in maniera convincente le ripartenze, in alcune situazioni la squadra sembrava non avere la capacità di uscire dalla propria metà campo, diverse volte il pallone è stato perso malamente, conseguenza del fatto che avevamo un centrocampo più di quantità che di qualità, qualche sbavatura quindi è emersa proprio nel momento in cui occorreva addormentare definitivamente la gara e possibilmente provare a colpire per la terza volta; Ma, a parte ciò, siamo di fronte ad una scelta di formazione sostanzialmente stabile, che dà i suoi frutti, Juve non ancora nelle zone di vertice, ma praticamente a ridosso delle prime quattro, classifica quindi che finalmente sorride ai colori bianconeri. Merito di questo originale 3 - 5 – 2, ben diverso dal passato, forse solo i movimenti della coppia Dybala - Mandzukic possono essere ritenuti simili a Tevez – Llorente; gioco che sostanzialmente è privo di una vera regia tradizionale, Marchisio non mi pare che svolga tali mansioni, semmai è il primo giocatore a ricevere palla davanti alla difesa, e che funge da raccordo, ma le vere fonti di gioco, sono stati gli esterni di centrocampo e un Dybala che gioca "alla Tevez" arretrando il proprio raggio d'azione, tra le linee avversarie, è più un trequartista effettivo, che una seconda punta. Ad ogni modo non ritengo definitiva questa scelta di modulo, e non escludo che, se si recupera il miglior Khedira, la possibilità di schierare un robusto e tecnicamente efficace centrocampo a 3, non possa anche essere da fulcro per un ritorno al 4 – 3 – 3. Intanto è stato importante rientrare tra le squadre non dico di testa ma vicine alla testa della classifica, essere a meno sei dalla vetta, avere praticamente agganciato la Roma, pone i bianconeri in una condizione almeno accettabile, considerato il tragico inizio di campionato. Ma non è finita: si apre adesso una settimana fondamentale, martedì sera a Siviglia occorrerà giocare per confermare il primo posto nel girone, e poter sperare in un sorteggio più favorevole negli ottavi di CL; poi domenica sera la sfida con la Fiorentina, quest’anno ancora più delicata rispetto al passato, dato che una vittoria stavolta varrebbe doppio, considerato che si gioca pure Napoli – Roma. Diciamo che siamo arrivati al momento chiave, come dire quanto fatto finora, serve a poco se non si ottengono due risultati positivi in queste due gare.
La giornata di campionato
Giornata favorevole all’Inter che ritorna in vetta, con l’ennesima vittoria di misura, grazie ad una papera del portiere genoano Perin, e alla Fiorentina che torna al secondo posto, superando in casa l’Udinese. Roma bloccata a Torino, pur essendosi trovata in vantaggio, in una gara che invero i giallorossi avevano giocato molto male; Napoli che dimostra di soffrire di vertigini, e con buona pace di Sarri, più che il piede di Destro forse in fuorigioco, i partenopei dovrebbero meglio comprendere come si possa incassare una rete con un attaccante che scatta praticamente dalla linea di centrocampo con due difensori che si fanno bruciare, o come si possa andare a Bologna e pensare di avere già vinto solo perché in settimana si erano glorificati i vari Higuain possibile pallone d’oro (a dire di Sarri), o la squadra al pari di Barcellona e Real Madrid (così Delaurentiis). Anche il Milan rientra nei ranghi, pari a Modena contro il Carpi, ed ora si trova sotto il Sassuolo e a pari punti con l’Atalanta. Le mie postille
1 – Scemo della settimana. Continuando di questo passo, dovrò modificare il titolo a questa postilla, in “Sarri della settimana”, visto che il nostro eroe sta diventando un ospite fisso o quasi. Come sapete bene, la provvisoria conquista della vetta della classifica, aveva prodotto fin troppi entusiasmi a Napoli, un presidente che parlava di squadra partenopea pari a Barcellona e Real Madrid, un allenatore che parlava di Higuain pallone d’oro a furor di popolo, insomma di campionato già vinto. Premessa ideale per andare la domenica successiva a Bologna e sottovalutare l’impegno, cosa puntualmente accaduta. Ma siccome a chi non sa essere vincente, fa sempre comodo qualche alibi per giustificarsi, ecco che la sconfitta di Bologna, più che colpa della presunzione di una squadra che dopo venti minuti perdeva di due reti, è colpa degli arbitri, nella specie Mazzoleni, colpevole di non avere visto un piede di Destro più avanti dell’ultimo difensore del Napoli, a circa cinquanta metri dalla porta partenopea! Che poi due difensori si siano fatti superare da Destro, notoriamente non uno scattista da 100 metri alle Olimpiadi, non è cosa che conti più di tanto; come non conta neppure far prendere di testa a Rossettini un pallone su azione d’angolo e prendere il terzo gol perché due difensori si guardano fra di loro dimenticando di andare a chiudere su Destro. No, meglio parlare di arbitri, dire che non è vero che sono i migliori, come sostiene Nicchi, magari dimenticandosi di rivedere come hanno arbitrato al San Paolo in certe gare. E non poteva mancare il riferimento indiretto alla Juventus, lontana ancora, ma non troppo, dalle prime posizioni. Egregio Sarri, egregi napolisti, quest’anno la Juventus, per dirne qualcuna, è in ritardo dalla vetta per sue colpe esclusive, un inizio stagionale davvero sciagurato; ma anche per decisioni arbitrali non certo ineccepibili. A Roma un giocatore espulso, e nonostante tutto si è sfiorato il pareggio; contro il Chievo negato un netto rigore ad inizio ripresa, e potevano anche cambiare le sorti della gara; a Reggio Emilia, Gervasoni per fare contenta la cognatina, ci ha massacrati di brutto; per non dire che, in Europa, a Manchester, nel momento più difficile dei bianconeri, il vantaggio degli avversari era irregolare. Ma sapete dove sta la forza della Juventus, che voi non capirete mai, abituati come siete a fare i piangina? Semplice, nel fatto di non guardare a queste cose e rimboccarsi le maniche, così si è poi rovesciato il risultato a Manchester, così adesso si è a soli sei punti dalla vetta, rispetto agli undici di fine ottobre. Mentre voi badate solo agli arbitraggi, per non vedere i vostri limiti.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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