Tutte le partite ufficiali della stagione |
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34 |
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13 |
T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.582 |
Giocate |
3.090 |
2.508 (54,74%) |
Vittorie |
1.699 (54,98%) |
1.175 (25,64%) |
Pareggi |
838 (27,12%) |
899 (19,62%) |
Sconfitte |
553 (17,90%) |
8.195 |
Fatti |
5.379 |
4.460 |
Subiti |
2.911 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
513 |
Giocate |
1.560 |
281 (54,78%) |
Vittorie |
927 (59,42%) |
114 (22,22%) |
Pareggi |
372 (23,85%) |
118 (23,00%) |
Sconfitte |
261 (16,73%) |
871 |
Fatti |
2.738 |
472 |
Subiti |
1.379 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 30.04.2015
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Juventus - Fiorentina 3 - 2 - UN BURATTINO CHIAMATO TOSEL ...
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di Antonio La Rosa
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Meno uno per l’aritmetica, ma nella realtà da ieri la Juventus è campione d’Italia per la trentatreesima volta, la quarta consecutiva. Partita strana quella giocatasi allo Juventus Stadium, risvegliatasi solo dopo il rigore che ha propiziato il vantaggio dei viola, recuperato immediatamente grazie a Llorente, tornato alla rete ma anche ad un livello più che accettabile. Poi è salito in cattedra come solito Tevez, e per la Fiorentina è calata la notte, compreso un errore dal dischetto.
La Tattica
Juventus con il 4 – 3 – 1 – 2, turno di riposo per Bonucci, quindi coppia centrale Barzagli – Chiellini, Sturaro confermato a centrocampo e in avanti coppia Tevez – Llorente. La fase iniziale della gara vede una prevalenza della Fiorentina in quanto a possesso palla e manovre offensive, anche se con poco costrutto: in particolare creano difficoltà per la retroguardia bianconera le rapide triangolazioni avversarie, per fortuna non finalizzate a dovere, Gomez praticamente impalpabile. Dopo lo svantaggio, invece è la Juventus a rovesciarsi in maniera veemente nella metà campo avversaria, sfruttando al meglio quella che appare la debolezza dei viola, mancanza di veri interditori a centrocampo e vulnerabilità del pacchetto difensivo. Nella ripresa il copione in un certo senso si ripete, ma gli attacchi viola appaiono meno insidiosi, nonostante riescano a trovare l’occasione per il pareggio, con un secondo rigore, però tirato alto stavolta. Gara praticamente chiusa dal secondo gol personale di Tevez, nonostante un ultimo sussulto finale, la punizione al 90’ di Ilicic, che riduce le distanze.
La Squadra
Ho la sensazione che Allegri abbia voluto sperimentare qualche possibile soluzione in vista della semifinale di CL, dato che, con le dovute distanze, il vero pericolo del gioco madrileno sarà costituito dalla rapidità degli attaccanti esterni, Bale e soprattutto Ronaldo, e a differenza dei viola, la presenza di un vero centravanti quale Benzema. Ed in effetti sulle giocate avversarie la difesa spesso si è trovata in difficoltà, nel chiudere gli spazi, anche se alla lunga, rigori o calci piazzati a parte, non ha subito vere occasioni da rete. Viceversa, la squadra mi è sembrata convincente quando è riuscita a superare il pressing alto e nutrito (ho contato spesso fino a 7 giocatori nella metà campo bianconera, a disturbare la fase iniziale della manovra), e quando ha saputo operare per vie esterne.
I singoli
Credo che non ci siano più aggettivi sufficienti per definire le prestazioni ma soprattutto il ruolo (non intendo quello tattico) di Tevez in questa Juve, e nella storia bianconera. Che decida di chiudere a fine annata o la prossima stagione la sua militanza in bianconero, ormai va annoverato a pieno titolo tra i grandi numeri 10 della storia bianconera, e questo in due sole stagioni. Degli altri, continuo ad avere buone impressioni da Sturaro, giocatore ancora grezzo, ma con grandi potenzialità e già tatticamente abbastanza duttile; bene pure Barzagli ed Evra, Pirlo ha cincischiato pericolosamente qualche volta, ma quando ha illuminato il gioco conferma che non ha eguali, finalmente una prestazione positiva di Llorente. Viceversa, pur non potendosi parlare di insufficienze, poco convincente, e non da ora, il rendimento di Lichtsteiner, e Chiellini decisamente disattento in qualche fase, specie in occasione del rigore, troppa foga e un intervento inutile.
Le prospettive
Chiuso il campionato, c’è da pensare solo alla semifinale di CL. Le ultime gare di fatto saranno prive di effettivo interesse, se non quello di prepararsi all’appuntamento che potrebbe rendere una stagione, già esaltante, in stagione indimenticabile o quasi. E questo nonostante le palesi ostilità dell’ambiente calcistico nazionale, ma ne parlerò a parte.
La giornata di campionato
In attesa della gara del Napoli stasera, diventa ancor più interessante la lotta per i piazzamenti in Europa, dalla CL alla EL: romane entrambe largamente vittoriose, e dunque Lazio seconda e Roma terza, ma con un calendario più abbordabile, eccettuato il derby alla penultima di campionato. Sta rientrando nella lotta per i posti in EL l’Inter, dopo l’impresa epica di vincere al Friuli, di misura, in 11 contro 9, e con un Rocchi che però non ha trovato allenatori o media che gli hanno riservato lo stesso trattamento del dopo Juve – Roma (gara nella quale peraltro commise gravi errori ma a favore dei giallorossi), grazie al fatto che le squadre che precedono perdono colpi, come la Sampdoria e la Fiorentina, alla quarta sconfitta di fila. In coda ormai decise le retrocessioni, e le comiche in casa Milan proseguono.
Le mie postille
1 – Una vera testa di … Cairo.
Sono certo che in qualsiasi parte d’Italia esista un detto che nella sostanza rappresenta cosa può succedere quando un mediocre si trova ad essere, per situazioni favorevoli e fortuite, protagonista e al centro dell’attenzione. E’ il caso del signor Cairo Urbano, editore di riviste trash, nonché presidente proprietario di una squadra di calcio che è in perfetta linea con i giornali che pubblica il suo gruppo. E siccome ha avuto in vita sua la fortuna di essere il presidente della squadra color innominabile che dopo venti anni è tornata a vincere un derby, nella maniera che tutti avrete visto, si è talmente caricato di giri da ostentare spocchia a reti unificate. Trovando terreno fertile in quegli spazi mediatici dove l’antijuventinismo regna sovrano. Già è stato grave che non abbia pubblicamente condannato la selvaggia aggressione di massa compiuta dai mandriani supporter della sua squadra al pullman della Juventus, limitandosi solo ad un canonico “non possiamo controllare i nostri tifosi fuori dallo stadio”, ma la cosa più gravemente ridicola è stata quando, astenendosi dal biasimare gli atti dei tifosi della sua squadra, ha accusato la Juventus di istigare alla violenza in quanto non rispetterebbe le sentenze di giustizia sportiva, e mette all’ingresso del proprio stadio il numero di scudetti vinti, 32, e non quelli riconosciuti dalla Lega Serie A, ossia 30. Vedete, il signor Cairo Urbano, da mister nessuno proiettato in un mondo non suo, quando parla non si rende conto di quello che dice, e soprattutto guarda nelle case altrui senza guardare nella propria. Basti solo vedere l’albo d’oro della sua squadra, per come risulta nel sito ufficiale:
http://www.torinofc.it/storia/albo-doro
Noterete che viene indicato, tra gli scudetti vinti di quella squadra, anche lo scudetto 1926 – 27, salvo poi in basso e in piccolo, leggersi un asterisco con la dicitura “revocato”. In sostanza la sua squadra è quella che per prima non rispetta le pronunce della giustizia sportiva, continuando ad annoverare tra i propri titoli, uno che invero venne cancellato dalla giustizia sportiva dell’epoca: eppure mai nessuno ha accusato la società color innominabile di istigare alla violenza. Per reminiscenza storica, quello scudetto, che sarebbe il primo formalmente vinto, venne revocato per una vicenda di giocatori avversari pagati per perdere (famoso “caso Allemandi”), come dire, solo corrompendo gli avversari potevano vincere per la prima volta qualcosa. Ma tutto questo Cairo non lo sa …
2 – L’in-credibile Tosel.
A furor di popolo, come sempre accade quando di mezzo c’è la Juventus, il giudice sportivo Giampaolo Tosel (che per memoria, venne lì piazzato dall’ineffabile Guido Rossi, al posto del dottor Sergio Artico), ha chiuso la curva sud dello Juventus Stadium, per i fatti del derby, per due giornate, mentre il famigerato “Osservatorio”, ha inibito ai tifosi juventini la trasferta di Sabato a Marassi. Decisione davvero scandalosa e sconcertante, tenuto anche conto che al Torino è stata inflitta una semplice ammenda di €. 50.000,00 ignorandosi quando accaduto nel prepartita fuori dallo stadio (ed in questo modo incoraggiandosi gli agguati ai pullman delle squadre avversarie), e minimizzandosi la condotta dei tifosi granata, nonostante dalla lettura del provvedimento del giudice sportivo stesso, entrambe le tifoserie si sarebbero reciprocamente lanciati addosso petardi. Ma lo è ancora di più leggendo interamente il provvedimento, che potrete qui trovare:
http://www.legaseriea.it/c/document_library/get_file?uuid=0a34cf05-a0a8-460b-86d3-85463189acd1&groupId=10192
Le perle sono così riassumibili: " … sia stato credibilmente lanciato dalla zona superiore del settore ospiti … sgombrato il campo da ogni ragionevole dubbio circa la attribuibilità …appare equa la correlazione … sono prevalentemente collocati in occasione delle gare casalinghe"
Tradotto: l’oggetto, bomba carta o petardo forse (credibilmente non equivale a sicuramente) proveniva dal settore ospiti, ma siccome io giudice sportivo devo punire ad ogni costo perché così mi chiedono gazzette e corrieri sportivi di ogni genere, dico che quel “credibilmente” per me significa sicuramente, e siccome io posso ritenere che chi va in trasferta tra i tifosi juventini, sono gli stessi che probabilmente stanno in curva sud allo Juventus Stadium e di conseguenza chiudo quel settore per due turni, punendo in tal modo anche quelli che non erano in trasferta. Neppure Kafka, nel sul famoso “Processo”, avrebbe saputo escogitare una assurdità maggiore! Ma soprattutto neppure Tosel, evidentemente avanti negli anni, ha memoria piena dei suoi provvedimenti del recente passato: ad esempio dopo Juventus – Napoli, stagione 2012 – 13, alcuni tifosi juventini in curva nord, vennero feriti da petardi lanciati dal settore ospiti (la volta in cui i napoletani distrussero bagni e sedili nel settore ospiti dello stadio …), ed in quella occasione al Napoli venne comminata solo una ammenda, ma non la chiusura di settori. Del resto al giudice sportivo non interessa affatto coerenza nelle proprie pronunce, ma solo accontentare i sentimenti popolari diffusi, visto che da giorni si richiedeva la chiusura della curva sud dello Juventus Stadium, da parte dei media. Ecco come si combatte la violenza, ci mancava solo un premio al Torino F.C. 1906, per l’eroismo e la temerarietà dei propri tifosi che, incuranti del pericolo, assaltavano un pullman in movimento, producendo danni alle fiancate e rompendo un vetro. Ma c’è tempo, al prossimo assalto al pullman bianconero ne riparleremo, nel frattempo “godiamoci” l’ennesima perla di un tizio che condanna sotto dettatura di altri senza chiedersi il perché.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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