 Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
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24 |
47 |
13 |
8 |
3 |
39 |
21 |
C |
20 |
31 |
7 |
10 |
3 |
27 |
21 |
F |
1 |
0 |
0 |
0 |
1 |
1 |
2 |
N |
45 |
78 |
20 |
18 |
7 |
67 |
44 |
T |
 La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.608 |
Giocate |
3.108 |
2.520 (54,69%) |
Vittorie |
1.708 (54,95%) |
1.183 (25,67%) |
Pareggi |
844 (27,16%) |
905 (19,64%) |
Sconfitte |
556 (17,89%) |
8.233 |
Fatti |
5.406 |
4.491 |
Subiti |
2.933 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
518 |
Giocate |
1.586 |
283 (54,63%) |
Vittorie |
939 (59,21%) |
115 (22,20%) |
Pareggi |
380 (23,96%) |
120 (23,17%) |
Sconfitte |
267 (16,83%) |
876 |
Fatti |
2.776 |
478 |
Subiti |
1.410 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 08.01.2015
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Altra testa mozzata recapitata alla Juventus (a proposito di Juventus - Inter)
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di Antonio La Rosa
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Di cosa dobbiamo parlare oggi, di calcio o di arbitri? Di campionati falsati solo quando accade qualche errore arbitrale a favore di una squadra, e campionati veritieri solo quando gli errori sono a danno di quella squadra e sistematicamente a favore della avversaria di turno? Di questo penso si debba parlare stasera a commento della partita Juventus – Banti, dato che è stato l’uomo in giallo il vero avversario dei bianconeri, più della sgangherata squadra nerazzurra: e so già di attirarmi le solite critiche di qualche tifoso “snob”, con la puzza sotto il naso, che nel nome di un non meglio specificato “Stile Juve”, ritiene che gli juventini non debbano mai parlare di arbitri, di condizionamenti e quant’altro, dimenticando magari che per non parlarsi mai di queste cose, i condizionamenti “ambientali” (chiamiamoli così), in passato hanno prodotto diluvi perugini, sentenze retroattive di Corti Federali, e, cosa ancora più grave, l’impostura denominata “farsopoli”. Vedete, una delle accuse più fastidiose che spesso ricevo, è quella di essere troppo incline all’accreditare teorie complottistiche a danno della Juventus, ad atteggiarmi a “piangina”, a mo’ di interista o similare, e se accuse del genere prima del 1998 potevano anche avere una qualche giustificazione, dopo Iuliano – Ronaldo (unico episodio selezionato mediaticamente di una stagione che vide la Juventus dominare e l’Inter tenuta in alto anche grazie a evidenti errori arbitrali), successivamente quelle poche giustificazioni le hanno perdute. E siccome la memoria serve anche per non ricadersi negli errori passati, cominciare a stigmatizzare certi oscuri episodi, far capire che non si è così fessi e ingenui da non comprendersi che è presente un “vento ponentino”, che vorrebbe indirizzare il campionato in un certo modo, ritengo sia doveroso, e proprio in questo momento della stagione. Per intenderci: da oltre due mesi a Roma c’è un tesserato che parla un italiano stentato, con un accento da francese saccente, che sputa veleno a non finire, contro società avversarie, tesserati, arbitri, dirigenti, cosa che dovrebbe imporre, ad una Federazione seria, ad una Lega seria, agli organismi disciplinari competenti, di adottare provvedimenti sanzionatori, in rigorosa applicazione dell’ordinamento sportivo. Eppure nulla è stato fatto finora, anzi. Da quella partita famosa, vinta sul campo dalla Juventus, nonostante errori arbitrali vistosi quanto maliziosamente occultati (rigore ed espulsione di Manolas, rigore fasullo alla Roma), quasi ogni domenica si assiste a direzioni di gara alquanto pavide quando in campo scende la Roma, e alquanto ostili quando in campo scende la Juventus: vi devo ricordare il Banti già protagonista in negativo di Sassuolo – Juventus, il Mazzoleni di Genoa – Juventus, il Rizzoli che non vede un mani in area viola, in Fiorentina – Juventus, il Doveri che non vede un rigore su Pogba e non sanziona una gomitata di Gastaldello a Tevez a palla lontana? Con premesse del genere, mi pare che sia difficile ritenere casuali le direzioni di gara di Guida a Udine e di Banti a Torino ieri, direzioni che di fatto hanno ridotto il distacco tra la Juventus e la Roma ad un solo punto. E non mi riferisco al gol fantasma di Astori (un errore visivo che ci può stare, anche se diventa meno spiegabile quando l’assistente di linea non concede il gol, mentre l’arbitro, coperto da due giocatori, assegna il gol non avendo potuto in alcun modo vedere nitidamente), o alla gomitata di Juan Jesus a Chiellini (rigore ed espulsione a termini di regolamento), ma al clamoroso rigore visto da tutto, negato all’Udinese e all’atteggiamento di Banti martedì sera, che si è manifestato in due episodi limite: - il primo, poco dopo il pari interista, Morata cade in area di rigore, il difensore interista, Campagnaro, sentito il fischio dell'arbitro, fa segno all’arbitro che il fallo l'ha commesso fuori area, eppure Banti ammonisce Morata per simulazione; - il secondo, a poco meno di dieci minuti dalla fine, Bonucci sbattuto a terra a centrocampo da Icardi, fallo non fischiato e contropiede cartonato 3 contro 1, sciupato di un soffio dallo stesso Icardi, quasi a conferma che esistendo un dio del calcio, quel dio ha voluto porre rimedio all’obbrobrio di Banti. Bastano ed avanzano queste due decisioni per dirsi che questo arbitro aveva una missione specifica da compiere allo Juventus Stadium, e l’ha compiuta, come del resto Guida a Udine. Chi ha pazienza di leggermi, sa che da settembre scrivo che mi sembra di rivivere la stagione 1999 – 2000: analoga ostilità verso la Juventus, da parte di quasi tutti i media, enfatizzazione di errori dubbi a favore dei bianconeri, minimizzazione di errori a favore della Roma, in questo caso, o a danno dei bianconeri; politica che parla fin troppo di calcio, mandando segnali di gradimento o di non gradimento al mondo del pallone, al punto che ritengo più che probabile, se arriveremo all'ultima giornata ancora in testa di 1 - 2 punti, un altro diluvio a Verona (finiremo lì il campionato), e il Kollina di turno, che so, Rizzoli. Oggi i soliti quotidiani sportivi a servizio permanente antijuventino effettivo, promuovono Guida per la “coraggiosa” decisione di giudicare regolare il gol di Astori, ma nulla dicono in merito al rigore negato ai friulani; l’altro quotidiano buono neppure per incartarsi il pesce avariato, che si stampa a Roma, e che aspira da sempre ad essere eminenza grigia del Potere Politico, dà un bel 7 come voto alla prestazione di Banti, come a dire che arbitrare contro la Juventus è motivo di premio; ai tifosi Juventini è stata vietata la trasferta di Napoli di domenica sera, in segno di premio alle violenze ed intolleranze dei napolisti negli scorsi anno. E QUALCUNO ANCORA MI VUOLE DIRE CHE STIAMO PARLANDO DI CALCIO COME FATTO SPORTIVO? Fatta questa lunga premessa, non sarò certo io a sottrarmi ad una analisi della gara di martedì sera, che peraltro ha poco da essere analizzata, nel suo andamento abbastanza chiaro, primo tempo straordinario dei bianconeri, ripresa discreta fino al pareggio e poi smarrimento finale, con rischio sconfitta, anche grazie alle decisioni del direttore di gara. Ma appunto qui incidono le direzioni di gara: è ovvio che nessuno può pretendere la ripetizione della stagione straordinaria dei 102 punti, ma il cammino, per quanto rallentato dei bianconeri da ultimo, è in linea con le due precedenti stagioni, la differenza di un solo punto dipende semmai dal fatto che una squadra che gioca male ma che è benvoluta dai media, ha raccolto sette punti in tre gare nelle quali a stento avrebbe dovuto prenderne solo due. Nell’anno del primo scudetto di Conte, in casa pareggiammo spesso, e non certo contro squadre di primo livello, Bologna, Genoa, Chievo, Siena, Lecce; l’anno dopo nel girone di andata subimmo anche due sconfitte interne contro Inter e Sampdoria; quest’anno una sola sconfitta, maturata come ricorderete, adesso due pareggi di fila in casa che potevano anche essere vittorie, che denotano un certo calo fisico nella ripresa della squadra, oltre alla scarsa concretezza in avanti, visto che le occasioni si producono, e spesso non sono finalizzate anche per leziosità dei nostri, più che per merito dei portieri avversari. Però potremmo essere tranquillamente in vetta senza avere problemi e timori di possibili sorpassi, mentre così non è. Chiudo questo sfogo, più che commento, con le designazioni per le partite di domenica prossima: Orsato all’Olimpico, Tagliavento al San Paolo. A voi ogni valutazione, io ho detto anche troppo stasera
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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