 Tutte le partite ufficiali della stagione |
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 La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.608 |
Giocate |
3.108 |
2.520 (54,69%) |
Vittorie |
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1.183 (25,67%) |
Pareggi |
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905 (19,64%) |
Sconfitte |
556 (17,89%) |
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Fatti |
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2.933 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
518 |
Giocate |
1.586 |
283 (54,63%) |
Vittorie |
939 (59,21%) |
115 (22,20%) |
Pareggi |
380 (23,96%) |
120 (23,17%) |
Sconfitte |
267 (16,83%) |
876 |
Fatti |
2.776 |
478 |
Subiti |
1.410 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 08.12.2014
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Fiorentina - Juventus 0 - 0 - UNA PARTITA IN BIANCO
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di Antonio La Rosa
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Un pareggio che aveva lasciato un po’ di amaro in bocca, quello maturato venerdì sera al Franchi contro la squadra viola, ma che, visti i risultati successivi, risulta essere più che prezioso per la Juventus. Nonostante la coda polemica del finale, con un episodio in area della Fiorentina, che poteva anche cambiare il risultato, anche se va detto che il pareggio a reti bianche è il giusto risultato per quanto vistosi, o meglio, non vistosi nei 90 minuti. Ed ora il momento topico di questa prima fase della stagione, l’impegno di martedì sera contro l’Atletico Madrid.
La tattica
Tra infortuni e squalifiche, Allegri si ritrova con gli uomini contati o quasi, almeno in difesa, e così opta per un ritorno al 3 – 5 – 2, con Ogbonna sul lato destro della difesa a tre, a centrocampo Pereyra de Evra esterni, Marchisio a rifiatare e Vidal al suo posto, in avanti Coman in coppia con Llorente; Fiorentina schierata in maniera speculare. E già dagli schieramenti a specchio si capisce che Allegri e Montella intanto pensano prima a non perdere, a chiudere ogni spazio agli avversari, e poi eventualmente a cercare il colpo decisivo. Gara quindi povera di episodi, diciamo più situazioni di pericolo che vere occasioni da rete, e neppure i cambi nella ripresa modificano più di tanto l’andamento, ossia Juve a curare possesso palla, Fiorentina a provare ripartenze rapide, ma zero tiri in porta, a meno che si vogliano definire tali una conclusione di Evra ed un tiro da lontano di Cuadrado. Ci sarebbe però il colpo di scena finale, quel palleggio di Pizarro in area di rigore.
La Squadra
In una gara sostanzialmente povera di contenuti, di norma ci sono difese che tengono bene, centrocampi che costruiscono poco e attacchi che concludono ancor meno. E così è stato venerdi sera, la retroguardia bianconera non ha avuto praticamente sbavature, ma dove la squadra non si è espressa in maniera convincente è a centrocampo, evanescente sulle fasce, qualcosa di meglio per linee centrali, ma troppo tardi Coman è entrato in partita, dovendo essere lui quello che, tra i due attaccanti, doveva trovare spazio tra le linee per creare la superiorità numerica.
I Singoli
Consequenziale a quanto sopra scritto, ritengo di poter dire che il migliore in assoluto è stato proprio Bonucci, che in questa stagione mi sembra decisamente di un livello superiore, diventato leader sicuro ed affidabile della retroguardia. Bene pure Ogbonna, e a sprazzi bene direi pure Pogba, le uniche situazioni insidiose in attacco sono passare dalle sue trovate di gioco; Coman quasi impalpabile nel primo tempo, aveva però iniziato bene la ripresa, fino a quando è stato sostituito. Degli altri, direi sufficienza più o meno stiracchiata per tutti, escluso Evra che non mi pare ancora inserito nei meccanismi di gioco, sia che giochi da esterno di difesa, sia che giochi da esterno di centrocampo; come pure Pereyra da esterno perde molto del suo potenziale.
Due paroline però sull’arbitro non posso risparmiarmele. Con Rizzoli sarà sempre così, per vincere dobbiamo stravincere, altrimenti dovremo sempre fare i conti con i suoi capricci, e non mi riferisco solo all’episodio finale del possibile rigore a favore dei bianconeri, mi basterà ricordare questi tre episodi: a) il fallo non rilevato su Pogba al limite dell'area viola; b) il fallaccio non rilevato a piedi uniti di Rodriguez su Vidal, sempre al limite dell'area; c) nessun cartellino a Gomez. Aggiungo che la Juventus non ha usufruito di alcun calcio di punizione a favore a ridosso dell’area di rigore avversaria. In fondo c'è andata bene, lo scorso anno proprio Rizzoli guidò la trionfale rimonta viola contro di noi, con un rigore letteralmente inventato;
Le prospettive
Come dirò oltre, quello che poteva sembrare un passo falso o un momento di rallentamento dei bianconeri, con possibile riavvicinamento di Roma e altre teoriche inseguitrici, invece si è rivelato un risultato tutto sommato positivo, che mantiene inalterate le distanze in classifica. Semmai va detto che se qualcuno pensa davvero che si possa ripetere la stagione straordinaria scorsa, dei 102, è in errore perché ritengo inevitabile che qualcosa va concessa per dare il giusto spazio alle prospettive dei bianconeri in Europa. Allegri mi pare abbia voluto fare una scelta in tal senso, risparmiando qualche giocatore per martedì sera, gara che se da un lato non si deve perdere assolutamente, dall’altro si deve almeno provare a vincerla per conquistare l’obiettivo del primo posto nel girone. Che non eviterebbe in alcun modo il rischio di accoppiamenti pericolosi agli ottavi, vista la posizione di squadre come Paris Saint Germain o Barcellona, ma potrebbe anche vedere sorteggio più agevole per la Juventus. In ogni caso, va prima conquistata la qualificazione, poi si vedrà, e se la Juve deve temere accoppiamenti a rischio, anche le avversarie devono avere a temere di pescare i bianconeri.
La giornata di campionato.
Di Roma – Sassuolo parlerò diffusamente in sede di postille, qui basterà evidenziare che il passo falso di giornata è appunto dei giallorossi, in una gara da vincere a tutti i costi e rimediata solo nei minuti di recupero, per cui l’avvicinamento alla vetta non c’è stato. E’ stata in sostanza la giornata del “tressette a perdere”, dato che tutte le squadre di classifica medio alta, o considerate grandi, hanno rimediato figuracce più o meno clamorose, a cominciare dal pareggio interno del Napoli, in rimonta peraltro, contro l’Empoli, a proseguire con la sconfitta del Milan, dato in ripresa dai media, a Genova, contro i rossoblù che adesso salgono al terzo posto da soli, cosa che evidenzia la crisi delle cosiddette grandi. Infine, l’effetto Mancini all’Inter, sembra essersi già esaurito, ammesso che sia mai iniziato, un punto in tre gare, con sette reti subite.
Le mie postille
1 – Scemi a Roma:
Garcia con l’accento sulla a! Il nostro eroe di nome spagnolo ma di nascita francese, e di maturazione trasteverina, presumo diverrà ospite quasi fisso in questa rubrica, in quanto sta decisamente superando suoi predecessori nella piazza capitolina, compreso il “maestro” Zeman. E nella settimana appena passata si è decisamente superato. Dapprima, in sede di conferenza stampa di presentazione alla gara di campionato, nella quale, polemicamente come gli è stato insegnato da Marione e soci, a chi gli faceva notare i limiti della retroguardia romanista di quest’anno, che ha subito nove gol in tredici gare, ha replicato che lui ritiene di avere subito solo sei gol in dodici gare, quindi non riconoscendo validi i tre subiti dalla Juventus nello scontro diretto; quindi, nel dopopartita, a chi gli faceva notare che con il Sassuolo l’arbitraggio aveva aiutato la Roma a conquistare almeno un punto, ha replicato che i punti persi prima per errori arbitrali (riferendosi sempre alla solita gara), non si possono compensare. Mah … A seguire i ragionamenti di questo fenomeno, dobbiamo comunque prendere atto che: - se i tre gol presi a Torino non esistono, non esistono neppure i due fatti; - adesso siamo comunque a 8 gol presi in 13 gare, quindi la difesa della Roma fa acqua, a prescindere; - evidentemente mi sarò perso qualche norma in base alla quale i regali arbitrali alla Roma non contano, per cui la vittoria di Bergamo e il pareggio di Sabato non hanno portato i 4 punti che leggo nelle classifiche.
De Paola, un uomo, un perché. L’apoteosi della genialità faziosa ancora una volta l’ha toccata il direttore del Corriere di Trigoria dello sport, De Paola Paolo, la testa pelata più lucida del giornalismo sportivo. Nel mare magnum delle arrampicate sugli specchi da parte di quei giornalisti che gridavano allo scandalo per Juventus – Roma, e che hanno minimizzato i fatti di Roma – Sassuolo (epiche le pagelle di tale Calamai Luca sul fogliaccio rosa milanese, migliore in campo Florenzi, e “pazienza se era in fuorigioco” …), il direttore dalla querela facile a parole ma mai presentate nei fatti, si è superato con un tweet sul famoso social network, che vi riporto testualmente:
“Rigore certamente generoso ma non si può paragonare questa partita all’enorme peso di Juve – Roma. Quindi niente strumentalizzazioni”
Ogni commento è superfluo: certo che chi ha la coda di paglia viene sempre allo scoperto!
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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