 Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
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47 |
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N |
45 |
78 |
20 |
18 |
7 |
67 |
44 |
T |
 La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.608 |
Giocate |
3.108 |
2.520 (54,69%) |
Vittorie |
1.708 (54,95%) |
1.183 (25,67%) |
Pareggi |
844 (27,16%) |
905 (19,64%) |
Sconfitte |
556 (17,89%) |
8.233 |
Fatti |
5.406 |
4.491 |
Subiti |
2.933 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
518 |
Giocate |
1.586 |
283 (54,63%) |
Vittorie |
939 (59,21%) |
115 (22,20%) |
Pareggi |
380 (23,96%) |
120 (23,17%) |
Sconfitte |
267 (16,83%) |
876 |
Fatti |
2.776 |
478 |
Subiti |
1.410 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 09.10.2014
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Lettera Aperta a "Radio Sportiva" - OBIETTIVITA' ED EQUIDISTANZA
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di Antonio La Rosa
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Spett.le Redazione di Radio Sportiva,
Vi scrivo perché da vostro assiduo ascoltatore, sono convinto che la funzione di informazione corretta che da anni svolgete sia meritoria ed altamente qualitativa, all’interno di un panorama mediatico nel quale impostura e faziosità la fanno da padroni da decenni. Ma proprio perché Vi ritengo un fenomeno raro e controcorrente all’interno di questo panorama, mi spiace se anche questo ultimo baluardo della corretta informazione giornalistico – sportiva, dovesse per ragioni varie, dispendersi ed uniformarsi ai modelli già visti e ascoltati da qualche decennio a questa parte. Mi riferisco in particolare a quanto ho avuto modo di ascoltare nella Vostra emittente da domenica sera in avanti, tutte le volte in cui avete affrontato, mediante opinionisti, o rassegne stampa, o lettura di sms, o telefonate varie, in relazione a Juventus – Roma, diventata ormai, purtroppo, la “partita dello scandalo”, perché così la sta trasformando l’impostura mediatica di regime, con in testa i media romani (siano essi cartacei o via etere), le pay tv nazionali e la succursale di Saxa Rubra di Roma Channel, denominata Raisport. Ecco, dalla vostra emittente mi aspetterei non una semplice quanto asettica “equidistanza”, ma una informazione corretta e veritiera, che non è fare ascoltare tutte le campane su un fatto, ma far capire anche se qualcuna delle campane sia fasulla, lesionata, non abbia suono cristallino. Vedete, in un momento nel quale a Roma si riesumano tutti i totem dell’antijuventinismo militante, si chiamino Agroppi, Simoni, Viola Jr., Righetti, o i soliti editorialisti da curva sud (Trani, Agresti, De Paola), e costoro parlano e scrivono a ruota libera senza contraddittorio; in un momento nel quale dopo istigazioni alla violenza (il famigerato ineffabile Avv. Taormina che denuncia come suo solito e parla di mitra, i soliti demagoghi politici, insensibili al quotidiano ma non ad una partita di pallone per qualche voto in più), dichiarazioni di fuoco dei soliti noti, diventa oggetto di pubblico biasimo un tweet di Bonucci, che il giocatore ripete da tre anni ogni qualvolta realizzi un gol, la equidistanza non può essere asettica, ma DEVE dire qualcosa in più, o far ascoltare qualche parere “diverso”: e non mi pare che stia avvenendo, dato che i vari Jacobelli, Calamai, Bucchioni, il vostro direttore Guetta, non vanno oltre un generico lavarsene le mani pilatesco, dato che è questo lavarsene le mani che invece fa credere che chi accusa, aggredisce, e istiga, abbia ragione e dica la verità. Vado al sodo: da tre giorni si racconta il dopo Juve – Roma in maniera quasi monocorde, stranamente i pochi interventi telefonici o scritti, di parte diciamo “juventina”, sono sempre quelli più blandi e insignificanti o quasi, mentre ascolto una dovizia di interventi contrari e ostili, vanno per la maggiore, compresa la rassegna stampa mattutina, dove lo spazio maggiore è per la stampa romano – romanista. Così facendo intanto vi state dimenticando la cosa principale, RACCONTARE JUVENTUS – ROMA PER COME E’ ANDATA NEI 90 MINUTI DI GIOCO! E già questo sarebbe utile in quanto il racconto dell’evento agonistico, comincerebbe a fare luce su tante imposture lette o ascoltate dopo. Ad esempio: avete mai dato le statistiche della partita, i 20 tiri in porta, di cui 5 nello specchio, della Juventus, contro gli 8 tiri, di cui due nello specchio, della Roma? Avete riferito la percentuale di giocate utili delle due squadre, dei contrasti vinti, dei palloni recuperati, del possesso palla, dei cross in area, dei contrasti e via di seguito? Mi pare di no, e così come sempre accade quando c’è una squadra avversaria dei bianconeri per la lotta di vertice, una partita si riduce a pochi secondi, a qualche episodio, su cui peraltro non c’è accordo unanime se considerarlo errore o decisione corretta, e alla solita litania, Juve che vince perché ruba, arbitri condizionati dallo Stadio (Sconcerti dixit, e mi chiedo come ci hanno vinto in passato Inter e Sampdoria, o pareggiato Chievo, Genoa, Bologna, Siena, per rinfrescare la memoria), calciopoli non ha cambiato nulla e amenità del genere. Ecco, di fronte a queste cose, la vostra emittente non può mantenere equidistanza asettica, ai limiti dell’ignavia. Intendiamoci, nessuno vi chiede di parteggiare, per qualcuno, ma almeno fare voi opera di informazione corretta, dire quello che altrove non si legge o non si ascolta, ripristinare certe verità, anche se possono dispiacere alla maggioranza degli ascoltatori. Mi spiego ancora meglio. Senza entrare nei fatti di Calciopoli (o farsopoli come la chiamiamo noi juventini), dal 2006 la propaganda ufficiale sportiva ci ha raccontato che finalmente il calcio è diventato pulito, che gli arbitri sbagliano sicuramente in buona fede e non perché poco onesti o collusi, e vince chi è più forte sul campo e non nel palazzo. Misteriosamente questa “verità assoluta”, è cominciata ad appannarsi dal 2011, proprio quando è tornata vincente la Juventus: eppure quel “Palazzo” del calcio, ripulito nel 2006, è rimasto tale e quale, Abete ed oggi il suo erede Tavecchio, in FIGC, Beretta (con Galliani eminenza grigia) in Lega, stessi arbitri o quasi, dunque “ripuliti” dai collusi: questa sarebbe una prima questione sulla quale una radio sportiva non può non essere asettica, e dovrebbe dire che SE IL CALCIO E’ STATO PULITO FINO AL 2011, GLI ERRORI ARBITRALI SICURAMENTE IN BUONA FEDE E NON VI ERA CONDIZIONAMENTO, NON E’ CHE ORA CI SI TROVI DI FRONTE AD UN CALCIO DICIAMO POCO PULITO, CON ERRORI ARBITRALI PILOTATI O VOLUTI! Posso chiedervi sul punto di essere chiari e non criptici anche voi, e dunque di sostenere che come anni fa qualcuno poteva vincere perché più forte, a prescinder da fuorigioco di squadra, o rigori per fallo d’orecchio, o rigori ed espulsioni all’ultimo minuti per chiare deviazioni di testa della palla e via discorrendo? E dicendo questo entro nel secondo aspetto della polemica, gli errori arbitrali. Una delle imposture che viene propagandata in questi giorni è che ci siano solo errori a favore della Juventus, e a danno delle concorrenti, cosa che sarebbe “segno” quantomeno di un condizionamento, o di una sudditanza psicologica. Certo, mi rendo conto che si dica così quando, abilmente, e con strategie mediatiche al cui cospetto quelle goebbelsiane appaiono come compitini per scolaretti, si martella quotidianamente, ovunque, di immagini e riferimenti a certi episodi e si occultano altri. Nessuno si ricorda più del rigore dubbio concesso all’Atalanta contro la Juve, che poteva cambiare partita, ma lo svenimento di Menez di Milan – Juve, lo ricordano quotidianamente; ha fatto “scalpore” il rigore per atterramento di Pogba sulla linea dell’area di rigore, domenica sera, ma nessuno ricorda dell’atterramento fuori area di Gervinho lo scorso anno in Inter – Roma, punito con rigore, o il rigore concesso alla Roma per trattenuta di Borriello a Cannavaro. Tutti si ricordano del gol di Muntari in Milan – Juventus 2011 – 12: chi si ricorda del gol di Matri nella stessa partita? O del gol di Pepe a Genova? O del mani di Portanova in Juventus – Siena? O dell’arbitro Guida che non se l’era sentita? Continuo? Vi assicuro, potrei continuare, perché io li ricordo questi episodi contrari che non ci hanno impedito comunque di vincere uno scudetto, anzi due, anzi tre. Ma fa parte della manfrina mediatica, tutti sanno Iuliano – Ronaldo, nessuno sa West – Inzaghi, e su queste conoscenze e sconoscenze si fonda il mito di Juve ladra. Ma poi, come può essere ladra una squadra che oggi si trova isolata ed emarginata nelle stanze dei bottoni? Vedete, la cosa più fastidiosa che ho ascoltato anche nella vostra emittente, e non contraddetta, sta qui, ossia l’equazione Juventus = Potere nel calcio = Vittorie non limpide. Quindi una società in nettissima minoranza in Federcalcio e Lega, dunque senza alcuna possibilità di influenzare grandi scelte e decisioni, però avrebbe non si sa quale potere per condizionare lo stesso il calcio e vincere in maniera sleale. E questo contro la maggioranza bulgara di Tavecchio, il gruppo Beretta – Lotito – Galliani – Preziosi – Delaurentiis in Lega, contro la forza economica di Mediaset, ossia Milan, Unicredit, ossia Roma e proprietà americana, contro insomma proprietà e gruppi che sicuramente non partecipano nel calcio solo come comprimari per far sì che qualcuno vinca truccando il gioco. Ma neppure questo viene detto chiaramente. Così nella memoria del vostro ascoltatore medio rimane uno scenario che sostanzialmente è questo, una squadra che ha i suoi tentacoli, che condiziona in maniera oscura, che vince grazie a questi tentacoli e condizionamenti, e le altre povere verginelle impossibilitate a contestare quel potere occulto. Per carità, a livello editoriale può anche far comodo mantenere una linea tale che, per non scontentare la maggioranza degli ascoltatori, non faccia opera di correzione di certi luoghi comuni, e dunque non contrasti certi sentimenti popolari diffusi, e magari non dica che è una balla la frase di Totti, secondo la quale quello che pensa lui lo pensano milioni di italiani. O meglio, potrà essere vera solo se si specifica che quei milioni di italiani non sono altro che quei tifosi suoi che pendono dalle sue labbra, o di quei milanisti che credono di avere perso uno scudetto per il gol di Muntari, o di quegli interisti che credono a Simoni, e non al fatto storico reale (Juve in vantaggio nella partita e nella classifica, anche se l’Inter avesse pareggiato, mentre oggi sento ciarlatani dire che con quel rigore l’Inter vinceva lo scudetto!). Spetta a voi a questo punto decidere come fare e cosa fare: potete una volta tanto essere più incisivi nell’evidenziare che c’è un limite alle panzane, o potete sempre come fatto in questi ultimi giorni, mantenere quella equidistanza asettica e in un certo senso disinformativa su quanto accade nel nostro calcio, nelle partite sul campo, e magari acquisirete ulteriori ascoltatori e consenso. Ma forse non avrete fatto un favore alla verità. Con Stima Un vostro assiduo radio ascoltatore.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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