 Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
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Sub |
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24 |
47 |
13 |
8 |
3 |
39 |
21 |
C |
20 |
31 |
7 |
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3 |
27 |
21 |
F |
1 |
0 |
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0 |
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2 |
N |
45 |
78 |
20 |
18 |
7 |
67 |
44 |
T |
 La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.608 |
Giocate |
3.108 |
2.520 (54,69%) |
Vittorie |
1.708 (54,95%) |
1.183 (25,67%) |
Pareggi |
844 (27,16%) |
905 (19,64%) |
Sconfitte |
556 (17,89%) |
8.233 |
Fatti |
5.406 |
4.491 |
Subiti |
2.933 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
518 |
Giocate |
1.586 |
283 (54,63%) |
Vittorie |
939 (59,21%) |
115 (22,20%) |
Pareggi |
380 (23,96%) |
120 (23,17%) |
Sconfitte |
267 (16,83%) |
876 |
Fatti |
2.776 |
478 |
Subiti |
1.410 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 25.10.2013
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Real Madrid - Juventus 2 - 1 - REAL LADRATA!
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di Antonio La Rosa
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Un copione già visto e rivisto, a Madrid, quando scende in campo la Juventus contro il Real: ossia buone prestazioni dei bianconeri (che non a caso ci hanno vinto due volte al Bernabeu), anche superiori ai padroni di casa, ma puntuali sconfitte dipendenti più da aspetti diciamo conseguenti ad un certo “potere” calcistico, che a vera superiorità degli avversari. Era già accaduto nel 1986, e chi ha qualche annetto ricorderà lo scandaloso annullamento di un gol regolarissimo di Manfredonia, pesantissimo come errore, visto che al ritorno la qualificazione venne decisa ai rigori; era accaduto nel periodo di Lippi, due sconfitte, 1996 e 2003, con la Juve in entrambi i casi decisamente superiore a delle formazioni; tradizione puntualmente rispettata anche mercoledì sera, e così una prestazione più che decorosa è stata vanificata dall’arbitro mandatoci dal designatore europeo, Kollina, come premio per l’erroraccio compiuto nella giornata di campionato tedesco
La Squadra
Per quel poco che ho potuto vedere (ho cambiato canale alla espulsione di Chiellini, e penso di aver fatto bene, visto anche il prosieguo), la squadra come ridisegnata da Conte, dopo la sconfitta di Firenze, è apparsa più convincente, difesa ancora più efficace, di fatto una sola occasione da rete lasciata ai madrileni, purtroppo sfruttata, quando entrambe le squadre erano in parità numerica; ma anche in inferiorità, non è che la Juventus abbia sofferto più di tanto. A centrocampo anzi è stata la formazione bianconera ad avere spesso le redini del gioco, buona copertura della retroguardia e meno fraseggi per vie orizzontali; mentre la presenza di Llorente conferma che un terminale offensivo di tipo tradizionale aumenta le potenzialità della squadra in fase d’attacco, e non a caso è stato proprio il basco a trovare il gol del momentaneo pareggio.
I Singoli
Di Llorente ho già detto, e ritengo sia importante avere avuto la conferma che la sua presenza in campo consente soluzioni alternative alla manovra bianconera. Degli altri, almeno per quanto visto, non mi pare ci siano stati giocatori diciamo giù di tono, tutti hanno dato il massimo, in particolare positiva è stata la prova di Caceres, al suo rientro, dal suo cross è scaturito il gol del momentaneo pari; solito Tevez, che a mio modo di vedere beneficia dal poter giocare accanto ad un centravanti puro; e direi esame superato pure per Pogba, alla sua prima al Bernabeu.
Le prospettive
A scanso di equivoci, ciò che ha reso arduo il cammino nella CL non è la sconfitta di mercoledi, che teoricamente ci poteva stare, e poteva pure essere tale in parità numerica e con un arbitro più di polso e attento: sono stati i due pareggi contro Copenaghen e Galatasaray, quelli che rendono adesso alquanto difficile il superamento del turno. Diciamolo chiaramente, allo stato delle cose solo tre vittorie nelle tre prossime gare potranno assicurarci il passaggio del turno. Il Real Madrid ha il grandissimo vantaggio di essere a punteggio pieno, di sapere che all’ultima giornata dovranno far visita alla cenerentola del gruppo, e che ad Istanbul si giocheranno la qualificazione le due rivali: come dire, potrebbe permettersi il lusso di fare un solo punto in casa contro i turchi, e vincere lo stesso il girone, approfittando dell’ultima gara. Il che significa che la prossima giornata sarà quella probabilmente fondamentale per i bianconeri, che necessariamente dovranno battere i madrileni e magari augurarsi che a Copenaghen i padroni di casa ottengano almeno un punto contro i turchi, cosa che ci porterebbe a pari punti e magari con una differenza reti a nostro vantaggio, in caso di arrivo alla pari; ma questi sono sempre i calcoli senza l’oste, anche perché potrebbe essere non sufficiente non perdere ad Istanbul. Non c’è alcuna certezza infatti che i turchi non possano fare risultato e magari conquistare i tre punti al Bernabeu, di fronte ad un Real demotivato e praticamente qualificato, come dire, l’ultima giornata allo stadio Ali Sami Yen, ci sarà un vero e proprio spareggio, e forse ci sarebbe stato ugualmente con una Juve imbattuta. Ma, detto ciò, la gara di mercoledì ha denotato due cose: - il calcio italiano politicamente, a livello europeo, non ha peso, anzi è diventato marginale; - Kollina continua imperterrito nelle sue designazioni post farsopolare, anche in Europa. La scelta di un arbitro già fortemente criticato in patria, per un errore davvero imperdonabile (avere concesso un gol su un pallone mai entrato in rete), è stata davvero la chicca del pelato ex commensale del ristorante di proprietà dell’addetto agli arbitri di Galliani, ed oggi è davvero tardivo leggere che la Commissione Arbitrale dell’UEFA lo abbia giudicato non idoneo, cosa che in fondo è una vera bocciatura del designatore bolognese (come Rizzoli …): ossia ha mandato a dirigere una gara fondamentale ad un incapace! Incapace ma soprattutto in malafede: vi invito a rivedere le immagini del rigore concesso ai madrileni, con estrema attenzione, e vi renderete conto che il rigore è stato concesso solo perché un giocatore della squadra di casa è finito a terra, non perché abbiano visto cosa accaduto, e ciò a prescindere dalla valutazione dell’episodio. Il resto è stato in sintonia con una direzione che da un occhio non ha proprio voluto vedere. Ma, messa da parte l’amarezza per il risultato, note confortanti per Conte ne sono emerse. La squadra sembra avere assorbito al meglio la brutta battuta d’arresto di Firenze, sembra anche poter adeguarsi a moduli diversi, dato che, come scrivo da tempo, il nostro 3 – 5 – 2, e soprattutto quella filosofia di gioco, con manovre che partono sempre allo stesso modo, dai difensori, in appoggio a Pirlo e quindi serie di passaggi anche in orizzontale in attesa del corridoio giusto per l’imbucata agli avanti, o per gli scambi rapidi, ormai la conoscono tutti o quasi. Io credo che questa formula, che consente di schierare contemporaneamente tutti i migliori centrocampisti in organico, Marchisio, Pirlo, Vidal, Pogba, e un secondo attaccante accanto a Tevez, possa consentire ancora meglio all’Apache di valorizzare le sue grandi doti di attaccante di movimento. Mentre il 3 – 5 – 2 potrà magari trovare ancora applicazione, ma non proprio in campo europeo.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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