 Tutte le partite ufficiali della stagione |
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 La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.608 |
Giocate |
3.108 |
2.520 (54,69%) |
Vittorie |
1.708 (54,95%) |
1.183 (25,67%) |
Pareggi |
844 (27,16%) |
905 (19,64%) |
Sconfitte |
556 (17,89%) |
8.233 |
Fatti |
5.406 |
4.491 |
Subiti |
2.933 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
518 |
Giocate |
1.586 |
283 (54,63%) |
Vittorie |
939 (59,21%) |
115 (22,20%) |
Pareggi |
380 (23,96%) |
120 (23,17%) |
Sconfitte |
267 (16,83%) |
876 |
Fatti |
2.776 |
478 |
Subiti |
1.410 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 27.09.2013
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Chievo - Juventus 1 - 2 - UNA SVISTA PROVVIDENZIALE
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di Antonio La Rosa
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Sofferta quanto fortunosa vittoria, quella conseguita dei bianconeri contro il Chievo. Partita che praticamente ha ripetuto il clichè tipico delle gare della Juventus in questo mese di settembre, bianconeri che attaccano ma concretizzano poco, e purtroppo subiscono puntualmente una rete a primo svarione difensivo. Stavolta a dire il vero gli svarioni sono stati due, e alquanto eclatanti, per fortuna una svista dell’assistente di linea ha evitato guai peggiori (anche se come solito la canea mediatica si è scatenata, cosa di cui parlerò oltre), e comunque a fine gare non può dirsi in alcun modo che i bianconeri non abbiano meritato la vittoria, almeno come impegno e quantità di gioco. Ma è indubbio che va corretta qualcosa, prima o poi queste disattenzioni possono essere pagate pesantemente.
La tattica
Formazione nuovamente rivoluzionata, sempre per turn over, Ogbonna riconfermato in difesa, ma al posto di Bonucci, a centrocampo fuori Vidal per Marchisio, con Isla e Peluso esterni, coppia d’attacco inedita Quagliarella – Llorente; Chievo che, come abituale da ultimo, si schiera in maniera praticamente speculare, o meglio difesa a 5, e un solo attaccante di ruolo. Ed invero la gara si incanala fin dall’inizio nella solita abituale iniziativa bianconera, ma con minore intensità, e direi pure con minore fantasia, nonostante stavolta Pirlo non sia stato marcato in maniera asfissiante come domenica scorsa. Puntualmente, come contro il Verona, a prima pressione avversaria, rinvio sbilenco di Buffon, sui piedi di un clivense, perfetto assist per Thereu, che dal limite, liberissimo, non sbaglia. Reazione bianconera decisa ma pochissime vere conclusioni, al punto che il gol del pareggio arriva solo a inizio ripresa, in maniera alquanto rocambolesca, Quagliarella ha dovuto provare tre volte di fila, prima parata di Puggioni, quindi tiro che finisce su palo – traversa e finalmente al terzo tocco palla in rete. Successivamente l’episodio sopra cennato, su tiro innocuo di Bentivoglio, Buffon non trattiene, riprende Paloschi e segna, ma rete annullata forse per fuorigioco, e sicuramente per scambio di giocatori, effettivamente un giocatore clivense era in netto fuorigioco di partenza. Il gol decisivo invece arriva poco dopo, quasi fotocopia del pareggio, solo che in questa occasione, sul cross pennellato di Pogba, è un difensore a mettere nella propria porta la palla, per evitare la conclusione finale da pochi passi di Llorente. Poco succede dopo, la Juventus pensa a controllare la gara, Chievo che bada soprattutto a non scoprirsi troppo e tentare qualche sortita in contropiede per raggiungere il pari, senza esito.
La Squadra
Se da un lato Conte nei fatti ha avuto ragione (sei punti in due gare, pur con ampio turn over), sul campo il rendimento della squadra non è stato tanto convincente, e sicuramente meno della domenica precedente. Ritengo che sia dipeso molto dal fatto che stavolta il turn over sia stato eccessivo, praticamente difesa inedita, con Ogbonna centrale tra Barzagli e Chiellini, centrocampo inedito, i soli Pirlo e Pogba riconfermati, e soprattutto coppia d’attacco non troppo funzionale, dato che i due giocatori hanno spesso finito con l’accentrarsi contemporaneamente, non a caso un paio di volte è accaduto che Quagliarella ha praticamente anticipato Llorente nelle conclusioni di testa. Qualcosa di meglio si è vista quando Pogba ha cominciato a defilarsi maggiormente sulla fascia destra, e non a caso dai suoi cross sono arrivate entrambe le marcature.
I Singoli
Che appunto il francese sia stato il migliore della squadra non credo ci siano dubbi, semmai si deve evidenziare che Pogba si mostra ancora più giocatore eclettico, addirittura potendo pure operare da esterno di centrocampo, cosa a ben vedere provata da Conte in precampionato, in occasione della gara in famiglia a Villar Perosa. Degli altri, buona prova di Barzagli, al rientro dopo il turno di riposo, direi in crescita Marchisio, più che sufficienti Chiellini e Ogbonna, mentre in attacco, se Quagliarella si è meritato la pagnotta, stavolta Llorente è sembrato meno convincente. Rovescio della medaglia, poco convincenti gli esterni di centrocampo, e francamente è preoccupante l’involuzione di Isla, giocatore devastante ad Udine, ma che a Torino sembra essersi smarrito.
Le prospettive
Di questo doppio confronto con le formazioni veronesi, la cosa che contava davvero era quella poi ottenuta, ossia sei punti e posizione inalterata in classifica, adesso guidata da una sola squadra, visto il passo falso del Napoli. Adesso i bianconeri sono attesi al varco, la prossima settimana sarà fondamentale non solo per il campionato, ma pure per l’Europa che conta: derby domenica ora di pranzo, mercoledì esordio casalingo in CL contro il Galatasaray, fresco di esonero di Terim, quindi chiusura in posticipo serale, la domenica successiva, contro il Milan. Tre gare difficili, soprattutto quella in CL, da vincere ad ogni costo per evitarsi sorprese nel cammino in Europa; ma questo non vuol dire che, con riferimento al campionato, si possano perdere punti, visto il passo delle concorrenti, che quest’anno sembrano essere di più e dal passo ancor più spedito. C’è di buono che ormai la fase di “rodaggio” e di assestamento della squadra dovrebbe essere completo, chi doveva rifiatare in buona parte l’ha fatto, e dopo ci sarà la pausa per la Nazionale, cosa che non dovrebbe vedere molti giocatori bianconeri, almeno quelli italiani, coinvolti, dato che la qualificazione anticipata a Brasile 2014, consentirà a Prandelli di cominciare a sperimentare qualche novità. O almeno così si spera …
La giornata di campionato.
Prima di entrare nel merito della giornata calcistica infrasettimanale, segnatevi quanto sto per dire: contrariamente a quanto si vuol dire, non è vero che il divario tra la Juventus e le concorrenti si sia ridotto, non è vero che ci sarà maggiore equilibrio, semmai chi potrà riequilibrare il campionato è la sola Juventus se non dovesse riprendere la sua solita marcia e determinazione, gara dopo gara. Come dire, solo la Juventus potrà rimettere in discussione la probabile conquista del terzo scudetto di fila. Dico questo perché in cinque giornate, al netto di qualche sorpresa, le prime pecche delle squadre date per favorite alla vittoria finale, stanno emergendo, anche in misura minima. E’ il caso del Napoli, bloccato sul pari interno da quel Sassuolo che fino a qualche giorno addietro sembrava squadra del tutto inadatta alla massima serie: i partenopei avranno pure un attacco straordinario, ma non hanno qualità a centrocampo, e la difesa non è affatto ermetica, cose queste che in Italia si pagano alla lunga. Stesso dicasi della Fiorentina, rimontata giovedi sera dall’Inter, squadra che, in casa, continua a giocare da provinciale che si deve salvare, difesa stretta e contropiede, schema che per adesso sembra funzionare, come in passato è accaduto per le squadre di Mazzarri, ottime quando giocano di rimessa, modeste quando debbono fare loro la partita. E, a proposito della Fiorentina, vedendo le immagini della loro prova contro i nerazzurri, specie l’evidente assenza in avanti di un vero sostituto di Gomez, gli errori di Neto e Mati Fernandez, ho ripensato a questa estate, quando la Juventus, pur di prendere Jovetic, aveva messo, sul piatto della trattativa, la possibile cessione, anche in comproprietà, di diversi giocatori, in particolare Storari, Marrone e Quagliarella. Ve lo immaginate la squadra viola con un portiere più serio, un difensore – centrocampista con due anni di esperienza vicino a gente del calibro dei difensori bianconeri, e un Quagliarella in coppia con Giuseppe Rossi? Per fortuna l’intelligente Della Valle Diego ha fatto il “dritto” pur di non cedere Jovetic agli odiati bianconeri, meglio così si tengano pure il loro odio, noi ci terremo con piacere giocatori che, come si è visto per Storari e Quagliarella, quando chiamati sanno farsi valere. Chiudo spendendo due parole sulla Roma capolista solitaria a punteggio pieno. In sede di presentazione al campionato, l’avevo indicata come possibile sorpresa, grazie a scelte tecniche finalmente logiche ed intelligenti, a cominciare dall’allenatore, a proseguire alle operazioni di mercato fatte non per la piazza ma per costruire una squadra di calcio che potesse essere compatta e competitiva. Bene, cinque vittorie di fila, una sola rete subita, sono dati che non possono essere sottaciuti, come pure va evidenziato che la squadra giallorossa praticamente va sempre in rete solo nella ripresa, come dire, è squadra che finisce in crescendo. Fra tutte, è forse la squadra che più di altre va temuta, almeno fino a quando l’ambiente romano non si ricorderà di tornare alle guerre di religione contro i colori bianconeri: del resto, per chi ha memoria, questa Roma di Garcia nel precampionato veniva duramente contestata proprio dai tifosi, forse perché orfani di quei profeti a buon mercato, abili davanti ai microfoni, meno sul campo.
Le mie postille
1 – Scemo della settimana Quest’anno mancava ancora l’esordio del “gentil sesso” in questa rubrica, ed invero stavo iniziando a preoccuparmi. Anche perché l’unica (o quasi) abile fornitrice di argomenti di questa rubrica non può che essere LEI, ossia la star di Sky, D’Amico Ilaria. E puntualmente la nostra eroina riesce a dare il meglio di sé stessa quando può sputare veleno contro la società che, con il notevole numero di abbonati che fornisce alla emittente sua datrice di lavoro, le consente di guadagnarsi un lauto stipendio. Inutile dire che la tipa si è esibita al meglio delle sue doti (si fa per dire …) nel dopopartita di Chievo – Juventus, non le pareva vero finalmente di poter speculare un po’ su un errore arbitrale a favore della Juventus, che come saprete, sono sempre in malafede, diversamente di quando negano rigori solari al Meazza (errore di buonafede a prescindere). Stavolta però il giochetto non ha funzionato. Invero l’allenatore clivense, Sannino, non solo non ha dato corda alla ochetta starnazzante che ripeteva all’ossessione “il grave errore che ha condizionato la gara”, ma ha pure ammesso che il Chievo ha perso per ben altre ragioni, e non per un errore arbitrale. Non contenta di essere stata (lei con i vari Marchegiani, Mauro e Porrà) quasi mandata a quel paese da Sannino, che ha continuato a parlare di calcio, spiegare le ragioni di una sconfitta nonostante una buona gara dei suoi, e dare merito alla Juve, la perla l’ha riservata dopo, quando, testualmente, ha detto che “per ragioni di tempo non possiamo mandare in onda le immagini dei due episodi nei quali la Juventus ha reclamato il calcio di rigore”. Come dire, se un episodio è a favore della Juve, si possono imbandire discussioni, organizzare convegni, processi e quant’altro; viceversa, se gli episodi sono a suo danno, si possono pure occultare. Tanto gli errori a danno della Juve sono sempre in buona fede, giusto?
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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