 Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
|
24 |
47 |
13 |
8 |
3 |
39 |
21 |
C |
20 |
31 |
7 |
10 |
3 |
27 |
21 |
F |
1 |
0 |
0 |
0 |
1 |
1 |
2 |
N |
45 |
78 |
20 |
18 |
7 |
67 |
44 |
T |
 La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
|
Serie A |
4.608 |
Giocate |
3.108 |
2.520 (54,69%) |
Vittorie |
1.708 (54,95%) |
1.183 (25,67%) |
Pareggi |
844 (27,16%) |
905 (19,64%) |
Sconfitte |
556 (17,89%) |
8.233 |
Fatti |
5.406 |
4.491 |
Subiti |
2.933 |
C. Europee |
|
Era 3 pti (uff.) |
518 |
Giocate |
1.586 |
283 (54,63%) |
Vittorie |
939 (59,21%) |
115 (22,20%) |
Pareggi |
380 (23,96%) |
120 (23,17%) |
Sconfitte |
267 (16,83%) |
876 |
Fatti |
2.776 |
478 |
Subiti |
1.410 |
Tutti i numeri della Juventus |
|
Pubblicato il 23.08.2013
|
PRESENTAZIONE DEL CAMPIONATO - NON C'E' DUE SENZA TRE?
|
di Antonio La Rosa
|
Vi confesso che quest'anno sto avendo difficoltà a scrivere la presentazione del prossimo campionato 2013 - 14. Vuoi perchè abbiamo avuto una estate, per così dire, molto meno movimentata rispetto a quella precedente, che come ricorderete fu l'estate del processo burla, nei confronti di Antonio Conte, colpevole di non poter non sapere di una partita "addomesticata" dai dirigenti, quelli di Novara e Siena, che non erano sotto processo, accusato da un tizio smentito da ben 23 testimoni, oltre che rivelatosi impostore anche in altre vicende. Mi si obietterà che anche questa estate ci sono stati processi sportivi per vicende legate al calcioscommesse, ma detti processi, peraltro seguiti con molta meno enfasi mediatica, anzi con quotidiani tipo quello diretto dal "Fregoli" della carta stampata De Paola Paolo, lanciare vere e proprie campagne "pro assoluzione" degli accusati, e detti processi sono finiti a tarallucci e vino, con la squalifica più che mite di Stefano Mauri, il proscioglimento di Lazio e Genoa, guarda caso società entrambe molto legate ad Adriano Galliani, facenti parte del gruppo di società aventi lucrosi contratti con la famigerata società Infront Italy del "grande amico" (dire proprio "cosa sua") del pelato A.D. rossonero. Mi si obietterà pure che alcuni argomenti che hanno movimentato l'estate ci sono stati ugualmente, ad esempio la vicenda della finale di Supercoppa Italiana, la scelta della sede e la strana decisione della Lega di assegnare praticamente l'intero incasso alla Lazio, quale indennizzo per non essersi disputata a Pechino: ma detto fra noi, noi juventini eravamo abituati a ben altre operazioni di aggressione, per cui una vicenda del genere sembra davvero solletico rispetto a vicende del passato. Certo è che, se da un lato si sente la sensazione di un "silenzio prima della battaglia", mal coperto da dichiarazioni quasi melense e distensive di dirigenti e di opinionisti sportivi o presunti tali, dall'altro però è innegabile che dopo anni, questa è la prima stagione che non viene preceduta da una campagna mediatica ostile ai colori bianconeri, salvo qualche sparuta spigolatura qua e là, ed anzi mi pare di notare una sorta di adulazione fin troppo disinteressata con un retrogusto ostile, come dire, si sforzano di dire che i bianconeri sono troppo forti, troppo belli, troppo superiori, ma si percepisce che lo dicono con una speranza uguale e contraria, quello di poter gioire di eventuali cadute bianconere. C'è però un altro aspetto, direi tecnico, che mi crea difficoltà, ossia che, ad un solo giorno dall'inizio del campionato, il mercato calcistico delle grandi è sostanzialmente ancora in alto mare, nessun organico può ritenersi al completo, e dunque una vera graduatoria di valori, almeno sulla carta, delle squadre in base alle operazioni di mercato. Io ritengo infatti che ancora assisteremo a colpi di mercato, specie da parte di quelle squadre che non dovessero partire con il piade giusto, per cui non è detto che i valori teorici (poi sarà il campo a confermarli o smentirli) delle squadre rimangano invariati. Diciamo allora che ad oggi, fermo restando che la Juventus, quale campione in carica uscente, e vincitrice di due scudetti consecutivi, è la favorita d'obbligo, la graduatoria delle avversarie vede sicuramente il Napoli quale principale contendente al titolo, seguito dalla Fiorentina, dal Milan (che è sempre candidato allo scudetto, a prescindere dal suo reale valore), mentre le romane e l'Inter sembrano destinate ad una stagione diciamo ancora enigmatica, nel senso che potrebbero anche andare ben oltre le aspettative, a seconda delle ultime operazioni di mercato, ma potrebbero nuovamente rivelarsi un flop. Il Napoli ha perso Cavani, ma la grossa risorsa economica percepita, deve essere ancora totalmente reinvestita, Higuain probabilmente non è all'altezza dell'uruguayano, ma è indubbio che con gli altri arrivati, l'organico è sicuramente più completo rispetto alla scorsa stagione. La Fiorentina ha perso Jovetic, opportunamente deviato all'estero dove quasi certamente farà molta panchina, pur di non essere ceduto agli odiati bianconeri, così odiati da quelle parti da non vedersi come invece siano altre le squadre che colpiscano alle spalle la società viola (vedasi finale di scorsa stagione, o adesso caso Ljajic), però in avanti ha una punta di valore internazionale come Mario Gomez, probabilmente è quella che tra le grandi ha compiuto decisamente un salto di qualità. Il Milan non ha fatto grandi operazioni di mercato finora, è arrivato quel Saponara descritto come astro nascente del calcio italiano, ma non è che sia visto all'opera granchè finora, non ha migliorato difesa e centrocampo, ossia i punti deboli della scorsa stagione, ma ha sempre ottima stampa di copertura e potere, tanto potere nel palazzo, cosa che non va mai dimenticata. La Lazio non sembra cambiata granchè rispetto alla scorsa stagione, nella quale dopo un girone di andata eccellente, si è smarrita nel ritorno, perdendo il piazzamento per l'Europa che conta, ma consolandosi con la Coppa Italia. Non inizia al meglio la stagione, la sconfitta in supercoppa è stata decisamente pesante non solo come punteggio, ma anche per avere evidenziato gravi lacune della squadra biancoceleste, diciamo che è una squadra il cui potenziale rendimento stagionale è ancora con il punto interrogativo, specie rimanendo con questo organico. Lo stesso può dirsi per Inter e Roma, allo stato le squadre più indecifrabili del precampionato. Entrambe hanno cambiato guida tecnica, certamente Mazzarri, antipatico quanto si voglia, è tecnico che riesce ad ottenere il massimo dai suoi giocatori, lo si è visto, nell'ordine, con il miracoloso salvataggio della Reggina, poi a Genova con la Sampdoria, quindi negli anni a Napoli; rovescio della medaglia, i suoi giocatori più rappresentativi sono ancora quelli provenienti dagli anni per così dire "vincenti", rimanendo gli altri delle incognite, anche se Ranocchia, Guarin e l'Alvarez visto in precampionato potrebbero essere delle interessanti sorprese stagionali. Per quanto riguarda la Roma, siamo al terzo progetto in tre anni dall'avvento della proprietà americana, il primo con Luis Enrique venne interrotto a mio giudizio prematuramente, basti pensare ai giocatori che arrivarono quell'anno, alcuni dei quali diventati protagonisti del mercato; il secondo frutto di vaneggiamenti della piazza, nell'imporre a furor di popolo il ritorno dell'allenatore più sopravvalutato della storia del calcio, solo in chiave antijuventina, e non a caso è bastato un finale di stagione con lo sconosciuto Andreazzoli, per aversi prova che, con un vero allenatore in panchina, la stagione dei giallorossi poteva essere migliore; quest'anno un allenatore serio e preparato, buone operazioni di mercato ma ... l'ostilità della piazza da contrastare ancora una volta. Osvaldo, uno di quelli che bene o male si era salvato, costretto ad andare via a furor di popolo, allenatore fischiato alla presentazione, solo perchè non dice che la Roma se perde è perchè i poteri forti la vogliono perdente, ma perchè occorre migliorare e magari copiare la Juventus, per non parlarsi dello speaker ufficiale, quel Carlo Zampa autentico istigatore a delinquere (non il solo, basta ascoltare certe radio romane, per chi si trova li), e fautore di una guerra santa contro la dirigenza, colpevole di un gesto di grande sportività, ossia l'avere concesso gentilmente il centro sportivo di Trigoria alla Juventus, per l'allenamento in vista della finale di Supercoppa. Come dire, prima la Roma deve lottare e battere il suo ambiente e le ostilità preconcette di chi vive sulle lotte "anti", e poi potrà ambire a risultati di prestigio. Fatta questa disamina sulle grandi, e aggiungendosi che, con riferimento alle altre, non escludo una stagione importante per il neopromosso Verona, oltre che per Sampdoria e Catania (anche se il suo presidente non lo meriterebbe in alcun modo), andiamo alla Juventus. Precampionato in chiaroscuro, dovuto anche al fatto che i giocatori non hanno finora una preparazione omogenea, sono rientrati in diversi periodi, dunque c'è chi è già in buone condizioni di forma, altri ancora non al meglio, tuttavia il primo appuntamento importante della stagione non è stato fallito, e questo è un segnale confortante. Il mercato è stato fatto praticamente ad inizio, con l'arrivo ormai sicuro di Llorente, poi quello di Tevez ed Ogbonna, poi si è arenato, come la scorsa stagione del resto: tutto dipende da operazioni in uscita non ancora compiute, come dire occorre sfoltire l'organico, fare cassa e poi pensare a qualche altro colpo finale, anche se in prospettiva operazioni importanti sono state compiute, visto che i bianconeri hanno di fatto messo le mani su due tra gli attaccanti italiani più promettenti, Gabbiadini e Zaza, mantengono sempre la metà di Immobile, e praticamente hanno pure sotto controllo Berardi del Sassuolo. Diciamo che, allo stato, per otto - nove undicesimi siamo di fronte alla stessa squadra della scorsa stagione, le incognite sono praticamente nella coppia d'attacco su cui Conte punterà, quantomeno come coppia base, e almeno per adesso è presumibile che sarà quella schierata in supercoppa, sicuramente più adatta agli schemi del nostro tecnico, rispetto alla coppia Giovinco - Vucinic, dato che il primo, e lo ripeto a costo di diventare monocorde, non è un vero attaccante naturale. Llorente è ancora un oggetto misterioso, ma forse meno di quanto lo si dipinga, dato che è stato di fatto inattivo per mesi a Bilbao, i problemi di ambientamento erano più che prevedibili, ma anche quelli tattici, dato che a mio giudizio lo spagnolo è più un ariete da tridente offensivo, come dire gli occorrerebbe un gioco diverso, più aereo che con palla a terra. Ogbonna invece lo vedo già ben dentro gli schemi di Conte, ed anzi la sua presenza in organico potrebbe appunto consentire varianti tattiche potendo giocare sia da centrale che da laterale in difesa a tre, e soprattutto avendo buona tecnica di base, adatta anche al compito di far iniziare la manovra, insomma come Bonucci, cosa che non guasta per quella sorta di "calcio totale" che Conte richiede alla squadra. Detto ciò, va considerato pure che quest'anno finalmente avremo recuperato in pieno un giocatore importantissimo sul piano tattico, quel Simone Pepe praticamente assente la scorsa stagione, giocatore che nella prima stagione di Conte si è rivelato fondamentale per gli schemi offensivi e per variare modulo di gioco; avremo pure un talento cresciuto di un anno, Pogba, che presumo porrà ulteriori problemi, in positivo, a Conte, essendo giocatore da lasciare difficilmente in panchina. Come dire, il problema dell'esterno sinistro, a mio giudizio, è allo stato secondario, l'organico consente diverse soluzioni, partendo sempre da un modulo che si è rivelato affidabile anche se forse meno spettacolare di quanto mostrato dai bianconeri nella stagione 2011 - 12. E invero ritengo che in campo nazionale la squadra è sicuramente rafforzata e competitiva, attrezzata in sostanza per tentare la conquista del terzo scudetto di fila; il vero tema invece sarà in campo europeo, dove i bianconeri, dopo avere disputato lo scorso anno, una CL sicuramente all'altezza, avendo conquistato i quarti a distanza di sette anni, certamente vorranno fare di meglio. Cosa difficile, tenuto conto che ormai in Europa ci sono squadre che hanno budget molto superiori, o bilanci ben consolidati dopo anni di investimenti mirati: mi riferisco alle spagnole, specie quel Real Madrid che dilapida anche cento milioni di euro per un ottimo esterno quale Bale, ma non certo una stella di prima grandezza, come a suo tempo Ronaldo, Zidane o Kaka; alle squadre in mano a sceicchi arabi o magnati russi, che si possono permettere di strapagare Cavani; al Bayern che è campione in carica e si è ulteriormente rafforzato. Si parla di "fair play finanziario", termine sicuramente inadatto alla luce di queste somme dilapidate in maniera esagerata, e che finiscono con il drogare il mercato; contro queste corazzate dalle risorse economiche immense e che non hanno certamente a cuore il rispetto di tetti di investimento, non sarà facile competere, a meno che, nel breve e medio tempo, si penserà ad investire con intelligenza, puntando soprattutto ad investire sui vivai e sulle giovani promesse che possono essere scovate in giro per il mondo. Come dire, non possiamo certo sperare in colpi altisonanti di mercato, ma in intelligenti operazioni con giocatori in scadenza di contratto, o desiderosi di affermarsi in piazze importanti. E comunque, come nella scorsa edizione di CL, una squadra che si chiama Juventus ha il dovere di giocarsela fino in fondo chiunque siano le avversarie, per cui sarebbe già traguardo importante andare oltre i quarti di finale. Per intanto, auguriamo alla nostra squadra del cuore "Buon campionato" e che ci dia anche quest'anno le gioie che ci aspettiamo tutti noi tifosi.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
|
|
|
|