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| La Juventus dal 1900 ad oggi |
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Serie A |
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Giocate |
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Vittorie |
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Pareggi |
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| 898 (19,70%) |
Sconfitte |
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Fatti |
5.350 |
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Subiti |
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| C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
| 508 |
Giocate |
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| 279 (54,92%) |
Vittorie |
917 (59,70%) |
| 112 (22,05%) |
Pareggi |
359 (23,37%) |
| 117 (23,03%) |
Sconfitte |
260 (16,93%) |
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Fatti |
2.701 |
| 467 |
Subiti |
1.361 |
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Pubblicato il 19.08.2013
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(Supercoppa) - Juventus - Lazio 4 - 0 - LA "DURA LEX" DEL PIU' FORTE!
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di Antonio La Rosa
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Ben ritrovaci amici bianconeri lettori di questo sito!
La stagione calcistica riparte da dove era praticamente finita quella precedente, ossia con un nuovo trofeo conquistato dalla Juventus, la Supercoppa Italiana.
Trofeo che non avrà certo il valore dello scudetto, ma che puntualmente viene esaltato se lo vince qualcuno o lo perdono i bianconeri, o minimizzato se è conquistato dalla Juventus, come ben detto da Conte in sede di conferenza stampa.
Ma siccome "vincere aiuta a vincere", è sempre meglio aggiudicarselo quando ci si trova a competere; se poi lo si vince in un contesto ostile, preparato ad arte per accogliere il trionfo auspicato della squadra del consigliere federale amico del vice presidente di Lega e vera eminenza grigia del calcio nostrano, allora il valore simbolico della vittoria diventa maggiore e più esaltante.
Non sto qui a fare la cronistoria delle vicende che hanno preceduto la gara, la scelta della sede, l'assegnazione arbitraria dell'incasso alla Lazio quale risarcimento della mancata disputa a Pechino, certe dichiarazioni di Lotito alquanto impregnate di guasconeria, certo è che questa partita doveva sancire l'esaltazione della nuova Santa Alleanza a quattro (Galliani, Lotito, Preziosi, Pulvirenti), mentre invece si è risolta in un rovescio epocale, che difficilmente verrà dimenticato da quelle parti.
Andando all'aspetto prettamente tecnico, mi pare che le cose di maggior rilievo siano le seguenti:
1 - La squadra scesa in campo era sostanzialmente la stessa della scorsa stagione, con la variante Tevez al posto di Giovinco, e non si è trattato affatto di una variante di poco conto.
Intendiamoci, non ritengo questa come una bocciatura del nostro numero 12, ma solo come una correzione necessaria al modulo di Conte, specie quando gioca Vucinic, dato che Tevez sembra proprio l'attaccante adatto a questi schemi.
Non lo è Giovinco che, ripeto, non è una punta, ma un trequartista, uno che deve giocare fra le linee, avere spazio di manovra, partire da sinistra per accentrarsi e sfruttare semmai gli spazi creatigli dagli attaccanti: e se sarà nuovamente schierato in quello che ritengo sia il suo ruolo naturale, avremo pure anche delle valide varianti di gioco, potendo Giovinco fungere da trequartista o anche da esterno avanzato di centrocampo.
2 - Una gara può non fare testo, indubbiamente, ma se il buongiorno si vede dal mattino, quest'anno vedremo una Juventus finalmente più cinica e con mentalità da grande squadra, anche in campo europeo.
Invero la Juventus ha controllato bene la gara, ha colpito praticamente a prima vera occasione (a dire il vero già in precedenza Vucinic aveva tirato alto di poco su intelligente apertura di Tevez), non ha rischiato nulla e poi ha praticamente chiuso il match in cinque minuti ad inizio ripresa, approfittando dello sbandamento degli avversari.
Una cosa del genere l'avevo vista, sempre stesso stadio, nel novembre 2005, quando la Juve di Capello, con un inizio ripresa devastante, ebbe a realizzare tre reti in circa 8 minuti contro la Roma, ed era, come ricorderete, ben altra Juve.
Finora, se c'era un limite della squadra di Conte, era appunto quello di non concretizzare al meglio le occasioni create, di non sapere "addormentare la gara" e chiuderla al momento giusto, anche se, ad onor del vero, questo limite la scorsa stagione si era attenuato rispetto a quella 2011 - 12: ma come sapete bene, in Europa conta soprattutto questa mentalità, l'abbiamo sperimentata sulla nostra pelle contro gli attuali campioni incarica del Bayern Monaco.
3 - Il tormentone dell'estate, per i colori bianconeri, è stato quello dell'esterno sinistro che mancherebbe alla squadra per farle compiere il definitivo salto di qualità, e tale valutazione può anche essere vera in un certo senso.
Ma viste le prestazioni di Asamoah (esterno sinistro adattato ma molto diligente ed efficace, anche in copertura), e soprattutto di Lichtsteiner, penso che adesso la mancanza di un esterno sinistro tipo Kolarov, sia il minore dei problemi.
Semmai un problema più "serio" per Conte sarà quello di dovere necessariamente trovare spazio a Pogba, che se era stato il giocatore rivelazione della scorsa stagione, quest'anno si avvia alla sua definitiva consacrazione.
E non solo per il gol che ha sbloccato la gara: Pogba è già adesso un giocatore maturo, completo, contrasta in maniera ottimale, sa gestire palla e dare i tempi alla manovra, sa inserirsi, può insomma ricoprire qualsiasi ruolo a centrocampo, da registra arretrato a mezzala, a trequartista, e soprattutto sa essere imprevedibile ed immarcabile.
Certo, l'infortunio di Marchisio gli darà spazio fin dall'inizio, ma è evidente che come Vidal ha di fatto costretto Conte a variare schemi e modulo di gioco, presumo che anche Pogba costringerà il nostro tecnico a trovare varianti che possano vedere il francese titolare in pianta stabile, una grande Juve non può fare a meno di uno che è già grande giocatore a venti anni compiuti e che, a mio giudizio, andrebbe blindato immediatamente dalla dirigenza.
E non vedo la consacrazione di Pogba in chiave di sacrificio per Marchisio.
Il "principino" ha avuto la sfortuna di un banale quanto serio infortunio per un contrasto di gioco (ne avrà per un mese abbondante), ma è pur sempre una importante risorsa della squadra, sia per la sua classe, sia soprattutto perchè assicura la continuità dello spogliatoio e della mentalità "Juve".
Giocatori come lui sono sempre una risorsa fondamentale, essendo cresciuto nella società fin dai tempi dei "pulcini", come ad esempio Iniesta nel Barcellona, Neville nel Manchester Utd, ma soprattutto essendo giocatore che, nei momenti difficili, si fa sempre trovare pronto e puntuale all'appuntamento, quando occorre dare segni di riscossa al gruppo.
4 - Probabilmente la coppia d'attacco Tevez - Vucinic sarà quella preferita da Conte per il prosieguo della stagione, ed è una coppia che a mio giudizio si è ben presentata, nonostante sia ancora in fase di rodaggio.
Indubbiamente dovranno meglio trovare l'intesa, qualche sbavatura si è vista, ma se ci avete fatto caso, i due sono stati sempre presenti e in qualche caso determinanti nelle azioni da rete: Tevez, ad esempio è stato utile nell'avere creato lo spazio a Chiellini in occasione del raddoppio, ha aperto lui il corridoio libero per Lichtsteiner sul terzo gol, si è fatto trovare al posto giusto sull'assist di Pogba, sfiorandone un'altro successivamente; Vucinic dal canto suo ha aperto le azioni d'attacco sul terzo e quarto gol, praticamente quelli che hanno definitivamente spazzato ogni possibile velleità ai laziali.
E nel gioco bianconero, avere due punte che si muovano molto, creino spazi di inserimento ai compagni, e soprattutto siano sempre in grado di inventare la giocata, è un elemento fondamentale.
Rimane sempre da vedere all'opera Llorente, oggetto misterioso di questo precampionato, ma non credo possa essere considerato prematuramente un acquisto sbagliato, e rimane ancora il dilemma di come completare il reparto offensivo, anche se dal mio punto di vista non sarebbe il caso di rinunciare a Matri, specie per cederlo proprio al Napoli.
5 - La direzione di gara di Rocchi presumo sia il paradigma di quello che vedremo durante la stagione.
Mi si dirà che non ha inciso sul risultato, ed in un certo senso è vero, ma questo grazie al fatto che la superiorità bianconera è stata fin troppo netta, che i gol sono arrivati tutti da azioni limpide.
Tre episodi però vanno segnalati:
- Hernanes, già giustamente ammonito per un fallaccio su Barzagli, graziato poco dopo per una vistosa trattenuta su Tevez, che stava ripartendo a centrocampo, a termini di regolamento secondo giallo e Lazio in 10;
- l'ammonizione di Barzagli nel finale di primo tempo è davvero comica, il braccio era attaccato al corpo e sicuramente non era stato gesto volontario;
- il rigore non concesso su atterramento di Vidal nel finale di gara, con conseguente fischio finale anzitempo.
Episodi del genere in una gara vinta fragorosamente non incidono, ma ve li immaginate sul risultato di 0 - 0 o magari con la Juve in svantaggio per qualche episodio dubbio?
Del resto la "Nuova Santa Alleanza" del calcio, sancita già nella scorsa stagione, e cementata questa estate nel lussuoso hotel di Giardini Naxos, di proprietà dell'ex proprietario della fallita Wind Jet, non potrà non avere strascichi durante la stagione, e dunque la Juventus dovrà essere più forte pure di queste cose
6 - Infine due parole sulla vicenda dell'allenamento dei bianconeri a Trigoria, segno di grande eleganza e sportività della A.S. Roma, direi pure primo segnale di una volontà di distensione dei rapporti tra le due società, dopo anni di veleni e polemiche spesso strumentali e infondate, ma gesto non gradito a parte della tifoseria giallorossa, che evidente non accetta i gesti di sportività.
Ed in fondo sta qui la spiegazione del perchè la città Capitale d'Italia non ha, non ha avuto e forse non avrà mai una grande squadra a rappresentarla, visto che Roma e Lazio assieme hanno in bacheca meno scudetti di Bologna, Pro Vercelli e Torino prese da sole.
Perchè la mentalità calcistica purtroppo è questa: inseguire i rancori contro le altre, ed usarli per coprire o nascondere a sè stessi i propri limiti, accusare la Juventus di chissà quali colpe storiche (dopo essersi scoperto che il famoso gol di Turone è un falso taroccato, in quanto davvero irregolare), per non vedere che non poteva certo essere grande e vincente una squadra che investiva su Renato Portaluppi, Andrade, Fabio Junior, Nonda, Carew etc., ed addirittura parlare di vergogna per un gesto di grande cortesia e sportività, avere dato la possibilità ad una società avversaria, "nemica" se vogliamo usare il termine, ma sempre in chiave calcistica (ossia fenomeno non certamente primario nella vita quotidiano), di potersi allenare un giorno, visto che i campi della Borghesiana (dipendenti dalla Federazione), erano stati lasciati all'asciutto e dunque inutilizzabili.
Non è il caso che stia qui a ricordare che in fondo la Roma ha vinto due scudetti lottando contro la Juventus e zero scudetti quando ha dovuto competere con le milanesi; o che io stia a ricordare altre vicende, di cui ho parlato in passato; ma se una tifoseria si attacca a queste cose, creando polemiche inutili, invece di prendere atto che, al di là delle rivalità e delle polemiche da bar sport, esiste un modo di comportarsi che viene solennemente definito "sportività", del quale invece dovrebbero esserne orgogliosi, significa che quella tifoseria (o quella parte di tifoseria), non creerà mai le giuste condizioni per un definitivo salto di qualità della sua squadra del cuore.
Perchè parliamo in un ambiente che ha rivoluto Zeman, pensando davvero che fosse per colpa di Moggi e non dei suoi limiti, che il boemo non fosse un vincente; di un ambiente che ha criticato una bandiera come De Rossi, per avere affermato che i calciatori juventini sono suoi rivali ma non nemici; di un ambiente che ha cacciato uno come Osvaldo, sicuramente tra i pochi a salvarsi dalla deludente stagione scorsa: come dire di un ambiente che privilegia i proclami velleitari alla sostanza.
E che va in sollucchero se uno pseudo giornalista come Carlo Zampa, dalla sua pagina ufficiale Facebook, lancia una sorta di crociata antijuventina contro la società giallorossa, colpevole di avere ceduto per un giorno il centro sportivo di Trigoria agli "odiati" bianconeri della Juventus.
Meglio per noi, se le concorrenti vivono solo di antijuventinità, del resto lo stiamo verificando da tre anni, più ci odiano e più ci rafforzano
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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