 Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
|
24 |
47 |
13 |
8 |
3 |
39 |
21 |
C |
20 |
31 |
7 |
10 |
3 |
27 |
21 |
F |
1 |
0 |
0 |
0 |
1 |
1 |
2 |
N |
45 |
78 |
20 |
18 |
7 |
67 |
44 |
T |
 La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
|
Serie A |
4.608 |
Giocate |
3.108 |
2.520 (54,69%) |
Vittorie |
1.708 (54,95%) |
1.183 (25,67%) |
Pareggi |
844 (27,16%) |
905 (19,64%) |
Sconfitte |
556 (17,89%) |
8.233 |
Fatti |
5.406 |
4.491 |
Subiti |
2.933 |
C. Europee |
|
Era 3 pti (uff.) |
518 |
Giocate |
1.586 |
283 (54,63%) |
Vittorie |
939 (59,21%) |
115 (22,20%) |
Pareggi |
380 (23,96%) |
120 (23,17%) |
Sconfitte |
267 (16,83%) |
876 |
Fatti |
2.776 |
478 |
Subiti |
1.410 |
Tutti i numeri della Juventus |
|
Pubblicato il 03.09.2012
|
Udinese - Juventus 1 - 4 - LA FORMICA E' DAVVERO "ATOMICA"!
|
di Antonio La Rosa
|
La Juventus supera l'insidiosa trasferta di Udine con una vittoria larga, oltre le aspettative della premessa, ma certamente agevolata dall'inferiorità numerica degli avversari per l'iniziale espulsione del portiere Brkic, e, diciamolo pure, dalla fatica del turno infrasettimanale di CL, che ha decretato l'eliminazione dei friulani ai calci di rigore. Sicuramente per molti osservatori sarà oggetto di discussione l'episodio del rigore, che c'era, e dell'espulsione del portiere, ingiusta, ma chi doveva prendere la via degli spogliatoi doveva essere Danilo, autore del fallo su Giovinco, ormai solo davanti al portiere; pochi come al solito noteranno l'autorevolezza mostrata dalla Juventus sul campo, l'armonia di una manovra che la squadra recita praticamente a memoria, e le gravi difficoltà degli avversari a contenere le iniziative dei campioni d'Italia. Ma dobbiamo farci il callo, visto che il calcio, pulito fino allo scorso anno, adesso diventa improvvisamente torbido, nonostante sia guidato sempre dagli stessi personaggi, e ci siano gli stessi arbitri che evidentemente sbagliano in buona fede con le altre, ma in maniera disonesta quando gioca la Juve, sempre ammesso che di errori si tratti.
La Tattica
Juventus ancora con il modulo 3 – 5 – 2, con la ricomposizione della linea difensiva titolare, grazie al rientro di Chiellini, e dunque ritorno di Bonucci al centro e Barzagli sul lato destro; per il resto riconfermata la formazione della prima giornata. Conte e Carrera avranno certamente fatto tesoro dei limiti emersi nella gara contro il Parma, e dunque Pirlo nuovamente in posizione più arretrata rispetto agli altri centrocampisti, Vidal spesso con compiti di regia avanzata, e Marchisio ancora più avanzato quasi da trequartista: come dire, sul campo si è venuto a delineare una sorta di 4 - 2 - 4 atipico, molto simile al modello originario di gioco di Conte, vista la posizione molto offensiva degli esterni Asamoah e Lichtsteiner; ma anche in avanti la coppia offensiva si è mossa in maniera diversa, Giovinco spesso più defilato rispetto a Vucinic, ma sempre pronto a combinare palla a terra con il compagno o con i centrocampisti. Contro questi meccanismi di gioco, i padroni di casa non hanno saputo trovare valide contromisure, pur avendo uno schieramente sostanzialmente speculare, ma troppo statico nelle posizioni in campo. I cambi operati da Carrera sono praticamente arrivati a risultato acquisito, quando c'era solo da gestire i minuti finali di gara.
La squadra reparto per reparto
Difesa
Tornata nella composizione del finale della scorsa stagione, ha certamente retto molto meglio, non si sono viste sbavature di sorta, eccettuata quella sul gol friulano, dovuto però ad una leggerezza in chiusura di Lichtsteiner, poco deciso e dunque anticipato da Lazzari. E che funzionasse molto meglio lo si è notato nei primi minuti di gioco, l'Udinese ha provato qualche conclusione ma solo da fuori area, Di Natale totalmente isolato dal gioco, il solo Fabbrini a creare qualche problema, ma partendo molto arretrato.
Centrocampo
L'arretramento di Pirlo rispetto alla linea del reparto sta producendo ottimi risultato, da un lato liberarlo da rischi di marcatura asfissiante, dall'altro consentire a Vidal e Marchisio, a turno, di poter diventare o registi avanzati della manovra, o potersi inserire tra le linee, per cui diventa molto difficile per gli avversari controbattere a ben tre costruttori di gioco: e quando Pirlo è libero di poter ispirare le azioni, i risultato si vedono, già in due occasioni, prima del rigore, Giovinco e Lichtsteiner si erano praticamente trovati in posizione liberissima davanti al portiere avversario. In questo contesto, la posizione molto defilata ed avanzata degli esterni diventa fondamentale, e consente soprattutto ad Asamoah di esprimere al meglio le sue qualità.
Attacco
Tre reti su quattro sono state realizzate dagli attaccanti, e altre potevano arrivare, a conferma di una manovra offensiva molto migliorata rispetto alla prima stagionale, gioco a terra, Giovinco e Vucinic spesso a scambiarsi di zona, con il primo certamente più inserito nel gioco.
Le certezze
Indubbiamente l'eroe di giornata è stato Giovinco, che io non avevo visto male neppure contro il Parma, ma che ha trovato maggiore adattamento con il gioco a terra e molto più velocizzato rispetto al sabato precedente. Lo stesso dicasi di Vucinic, che dà sempre l'impressione di giocare con supponenza, salvo poi trovare le genialità in fase di conclusione (il gol), o di ultimo passaggio. Diciamo pure che, nella generale prestazione positiva del gruppo, va evidenziata la riconferma di Asamoah, ed il positivo rientro di Chiellini.
Gli interrogativi
Un solo dubbio rimane sulla prestazione, ossia quanto abbia agevolato l'inferiorità numerica degli avversari. Io ritengo che non sia stata poi tanto decisiva, nel senso che difesa e centrocampo degli avversari sono rimasti inalterati, e lì hanno perso nettamente il confronto. Per il resto, l'unica sbavatura è stata sul gol, la squadra aveva un pochino mollato, ma Lichtsteiner doveva andarci più deciso nella chiusura.
Le prospettive
Sei punti in due gare, come lo scorso anno, con un gol in più realizzato, e con la metà del bottino realizzata dagli attaccanti. Insomma, partenza confortante, che per il momento consente di rilevare che l'assenza di Conte dalla panchina stia nuocendo meno del previsto, la squadra ormai gioca quasi a memoria, ha dei meccanismi collaudati, che i giocatori conoscono alla perfezione, per non dire che i nuovi arrivati si sono ben inseriti in detti meccanismi. Settembre sarà un mese impegnativo, sia per gli impegni di Nazionale, sia per l'inizio della CL, come dire si giocherà ogni tre giorni e dunque si imporrà un minimo di turn over, e quest'anno per fortuna le alternative ci sono, in difesa Marrone ha già mostrato di sapersi ben disimpegnare, Caceres è recuperato, come pure a centrocampo è recuperato Isla, giocatore dal quale ci si deve attendere molto, non dimenticando quel Pogba che ha favorevolmente impressionato in precampionato, e non dimenticando che in avanti non credo si possano ritenere semplici rincalzi Matri e Quagliarella, in attresa di vedere alla prova l'ultimo arrivato Bendtner, giocatore che ha scelto l'impegnativo numero 17, ossia quello del grande David Trezeguet.
La giornata di campionato
Il secondo turno ha cominciato a dare le prime indicazioni di come potrebbe svilupparsi il campionato di quest'anno. Quattro squadra a punteggio pieno, ivi compresa la Sampdoria, con il Napoli che libero da impegni infrasettimanali potrà dedicarsi maggiormente al campionato, e dunque essere la principale antagonista dei bianconeri per la vittoria finale. Delle altre, l'Inter sembra tornata al suo ruolo storico di "regina d'agosto", e siccome siamo già a settembre, il suo regno è già finito prima di iniziare; la Roma non mi è sembrata una grande squadra, ma i media continuano ad esaltare il cosiddetto "maestro" Zeman (già, chi li conosce i vari Lippi, Capello, Ancelotti, etc.?), e la cosa presumo durerà ancora; mentre, rigore inesistente a parte, non sottovaluterei il Milan, che ha sempre le sue buona carte da giocare, in campo e fuori.
Le mie postille
1 – Della Valle ... di lacrime! E' stata questa la settimana del presidente pro forma della Fiorentina, Andrea Della Valle, che, evidentemente, da fratello minore con il complesso di non essere famoso e di successo come mister Tod's, ma di doversi prendere tutti gli improperi nella guida della società viola, per conto del fratello azionista dell'Inter, ogni tanto prova a mostrare scatti di autonomia, e dunque a lanciarsi in invettive e strali, per cercare di dare notizia della sua esistenza. Inutile dire che per un viola, modo migliore per esibirsi ed avere il plauso dei propri tifosi, è quello di mostrare "sani e civili" sentimenti di antijuventinismo, e così una vicenda alquanto banale, quale quella di Berbatov (vi risparmio i particolari), è diventata il pretesto per accuse verso la società bianconera, e scaldare la piazza in vista della gara contro i bianconeri a fine settembre. Io non entro nel merito della vicenda, se non per rilevare che nel calciomercato odierno, non esistono affatto (ma non esistevano neppure in passato), regole in base alle quali è vietato trattare l'acquisto di giocatori mentre altre società stanno trattando da prima, nè la tifoseria juventina ha battuto ciglio quando ad un giocatore è stato letteralmente imposto di andare a Roma, contro la sua volontà, e quella di una delle due società proprietarie del cartellino. Ma non posso certo accettare lezioni di stile e reprimende da parte di un dirigente fittizio che mai ha aperto bocca per censurare i cori infami della curva Fiesole per la tragedia dell'Heysel. Come dire, il nostro "fratellino di mister Tod's", ben farebbe a guardare dentro il proprio orticello.
2 – Zemanate e zemanisti. Questa settimana il nostro eroe non ha fatto parlare tanto di sè, nel senso che nessuno lo ha imbeccato su domande relative alla Juventus, unica ragione per cui il boemo gode di questa notorietà immeritata; qualcuno mi ha riferito che nelle conferenze stampa ha parlato solo di calcio, come dire avrà fatto scena muta ... In soccorso suo, a corto di argomenti antijuventini, sono invece arrivati i suoi sostenitori, e chi meglio della tifoseria interista incarna il meglio (o il peggio fate voi), dello "zemanismo" se non gli interisti? Domenica sera, infatti, al Meazza è stato esposto uno striscione il cui testo fa decisamente concorrenza alla vignetta in basso a destra di pagina 43 de La Settimana Enigmistica. "Onore a Zeman, icona del calcio pulito" (così testualmente). Vedete, quando i tifosi della squadra che, solo da ultimo, si è distinta per passaporti falsi, bilanci falsi, vendita fittizia di marchio societario, acquisizione di scudetti di cartone, illeciti sportivi coperti da prescrizione e così via, inneggiano a qualcuno definendolo "icona del calcio pulito", di fatto definiscono Zeman icona di passaporti falsi, patteggiamenti in sede penale, truffe e quant'altro; del resto il boemo chi allena se non una squadra che nel suo repertorio di calcio pulito ha i rolex regalati agli arbitri, le fideiussioni false del 2003 (insomma tra loro falsari si comprendono), e i pranzi per salvarsi dalla retrocessione nel 2005? Beffa delle beffe, proprio di oggi è la notizia della condanna dell'Inter al risarcimento danni in favore di Bobo Vieri, determinati in un milione di euro, per la storia delle intercettazioni e pedinamenti illegati compiuti da Tavaroli e complici (quelli del servizio sicurezza Telecom di Tronchetti Provera) verso l'ex giocatore nerazzurro. Evidentemente Zeman è pure icona di pedinamenti ed intercettazioni illegali ...
3 – Scemo della settimana Una volta tanto mi prenderò il rimprovero di essere poco "cavaliere" per assegnare l'ambito premio di questa rubrica ad una esponente del gentil sesso. Che la signora D'Amico Ilaria sia una nota incompetente di calcio, ma messa in mostra solo per una "sensualità" che dovrebbe attrarre il pubblico (come se il calcio su Sky venisse seguito per le curve e le gambe della tipa e non per la passione verso le squadre che scendono in campo), è fatto risaputo; che la stessa poi abbia il dente avvelenato verso la "Vecchia Signora", sicuramente molto più affascinante di lei per 14 milioni di tifosi, è cosa che evidentemente la tizia non perdona, e dunque non perde occasione per dimostrarlo. Domenica, nel post partita di Udinese - Juventus, ha esordito con un "panegirico" molto oscuro e sintatticamente poco comprensibile, che poteva tradursi più o meno, in questo modo: "Vince la Juventus, ma anche grazie ad un errore arbitrale (espulsione di Brkic, n.d.a.), conseguenza del regolamento". Cioè, quando c'è la Juventus di mezzo, l'applicazione di una norma regolamentare diventa errore arbitrale! D'Amico, ascoltami, segui questo consiglio, meglio tacere e dare l'impressione di essere stupide, che aprire bocca e confermare l'impressione data!
4 - ... e per finire ... Vi segnalo una mail ricevuta da un probabile nuovo mister "gola profonda", che non è quello di "tutti gli uomini del delinquente". Dove leggo testualmente: "caro Antonio, a suo tempo il tuo confidente ti suggerì di "seguire il denaro" per capire meglio cosa stesse succedendo nel panorama calcistico ai tempi di calciopoli. Tuttavia mi pare che da ultimo non lo stai seguendo più e così ti sfuggono le spiegazioni di certi fatti. Ascoltami bene, torna a seguire la pista del denaro, che nel calcio ne gira anche troppo, e non sempre in modo limpido, e non ti verrà difficile scoprire cose interessanti. Ma ti avviso, stavolta non avrai qualcuno che ti traccia la strada, dovrai proprio lavorare da solo, se sei attento e intelligente potrai trovare quello che ti serve". Non so se si tratta di mail di qualcuno che vuole farmi uno scherzo, o una provocazione, o se davvero ci sia un contenuto ermetico da meglio decifrare. Vi farò sapere, io intanto le mie verifiche e le mie indagini le sto iniziando ...
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
|
|
|
|