Tutte le partite ufficiali della stagione |
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T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.586 |
Giocate |
3.092 |
2.510 (54,73%) |
Vittorie |
1.699 (54,95%) |
1.177 (25,67%) |
Pareggi |
840 (27,17%) |
899 (19,60%) |
Sconfitte |
553 (17,88%) |
8.205 |
Fatti |
5.383 |
4.464 |
Subiti |
2.915 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
514 |
Giocate |
1.564 |
282 (54,86%) |
Vittorie |
929 (59,40%) |
114 (22,18%) |
Pareggi |
374 (23,91%) |
118 (22,96%) |
Sconfitte |
261 (16,69%) |
873 |
Fatti |
2.748 |
472 |
Subiti |
1.383 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 10.08.2012
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TUTTI GLI UOMINI DEL DELINQUENTE - II
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di Antonio La Rosa
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(II parte)
A - ma se si odiavano Moggi e Galliani, come mai a quest'ultimo hanno consentito di poter diventare capo della Lega Professionisti e gestire a suo piacimento il calcio?
G - diciamo che i rispettivi "padrini", da intelligenti uomini d'affari, hanno sempre trovato gli equilibri, e purtroppo venendone a mancare uno, le cose non sono più andate come prima, ma questa è un'altra storia, che non credo interessi.
A - Capito. Quindi se ben capisco qualcosa è saltata a maggio 2004, la scomparsa del Dottore ...
G - e l'arrivo di Capello. E' stato un messaggio chiaro che la Juventus, dopo una stagione deludente, voleva tornare nuovamente a primeggiare, e maggio 2004 è il mese chiave di tutto: ora vediamo se tu hai buona memoria.
A - mah ... se la memoria non mi inganna, le denunce partono in questo periodo, l'inchiesta di Torino ed anche quella di Napoli.
G - e non ti dice nulla questa strana coincidenza? L'Avvocato scomparso da un anno circa, muore anche il Dottor Umberto Agnelli, e partono denunce o indagini sulla Juventus?
A - è evidente che viene meno una sorta di "protezione" della società bianconera, o no?
G - non precisamente, la Juventus era stata già oggetto di "aggressioni giudiziarie" in passato, dalle quali era uscita bene.
A - non ti seguo più ...
G - appunto perchè perdi la visione d'assieme delle cose. Per la prima volta, dopo ottanta anni, non c'è una vera successione immediata nella famiglia Agnelli, alla guida della società bianconera, Andrea ancora giovane, l'altro ramo non ha esponenti che hanno cuore per il calcio, dunque la società diventa di fatto quella della Triade, Giraudo, Moggi e Bettega, nell'ordine di importanza.
A - come dire, a questo punto la Triade può essere scaricata ... ma potevano farlo in maniera più edulcorata, non rinnovando il mandato, mettendo la Juve in mano di altri e magari imponendole un profilo basso per dare spazio ad altre squadre.
G - troppo facile, questo quando si ha a che fare con persone normali; ma laddove il sentimento non esiste, e la ragione è un freddo robot che vede solo interessi da conseguire, o vendette da perpetrare, le soluzioni a certi "problemi" debbono essere anche esemplari.
A - andiamo al sodo.
G - certo. Torniamo al filone milanista, che poi è quello meno rilevante.
A - si: c'è una indagine a Torino, nuovamente Guariniello in campo, intercettazioni telefoniche, ma chiusura delle indagini con archiviazione perchè fatti penalmente irrilevanti. Solo che gli atti vengono mandati in FIGC, per valutare possibili ipotesi di illeciti sportivi.
G - e chi riceve questi atti?
A - Franco Carraro, il presidente della Federcalcio, che tuttavia non fa nulla fino a fine aprile 2006, momento in cui, escono fuori le prime intercettazioni.
G - quindi come noti, il presidente della Federcalcio tiene nel cassetto per otto mesi, da settembre 2005 ad aprile 2006 queste notizie, senza inoltrarle all'Ufficio Indagini della Federcalcio: e non noti l'assurdo che nessuno abbia rilevato quella che penalmente si chiamerebbe "omessa denuncia" o "omissioni d'atti d'ufficio"?
A - questo mi pare evidente, le solite bombe ad orologeria del finale di stagione, l'anno prima la squalifica di Ibrahimovic e il video su Cannavaro, quest'anno le intercettazioni, insomma il metodo è lo stesso, infangare il nemico, destabilizzarne l'ambiente, quale ritorsione per qualcosa.
G - lascia perdere queste considerazioni, pensa invece chi è Franco Carraro: lo sai il suo curriculum?
A - credo di si, dirigente sportivo, a suo tempo presidente del Milan negli anni di Rivera, poi passato al CONI, quindi uomo di fiducia di Craxi, ma ben visto anche da Andreotti, e per questo sindaco di Roma per un periodo negli anni '90. Successivamente tornato nel calcio da dirigente, presidente dimissionario della FIGC, prima del commissariamento di Guido Rossi; inoltre presidente della banca finanziaria di Capitalia, Mediocredito Centrale.
G - ecco, finalmente arrivi al discorso fondamentale, a seguire il denaro. Tu sai che significa in questo momento, ma soprattutto in questi ultimi anni Capitalia, nel calcio, vero?
A - certo che lo so, è la banca che, quando si chiamava ancora Banca di Roma, era la principale finanziatrice del calcio romano e delle società diciamo "satelliti".
G - diciamo meglio, la Banca che rischiava seriamente di saltare in aria se le romane e consociate, fossero fallite, cosa che venne in un primo tempo evitata con quella scellerata operazione di fusione con Bibop Carire e Banco di Sicilia, due autentiche rapine coperte da poteri politici ed economici a 360 gradi.
A - in effetti già l'anno prima, con il salvataggio pilotato di Roma e Lazio, tecnicamente fallite, e addirittura prive di fideiussioni per l'iscrizioni al campionato (la vicenda delle false fideiussioni), Carraro aveva forzato la mano, e ricordo la frase che non si potevano far fallire le squadre romane per ragione di ordine pubblico.
G - non per ragioni di ordine pubblico, bensì perchè sarebbe saltato prima lui e poi chi l'aveva coperto in certe operazioni finanziarie molto ardite, che avevano prosciugato le casse di Banca di Roma: insomma Carraro ha salvato la sua pellaccia, non quella dei tifosi romanisti e laziali. Per meno, Fiorentina e Napoli sono fallite, le romane ed il Parma no, è questo il vero scandalo che nessuno aprirà mai.
A - capito. Ma torniamo al discorso: Carraro dunque rivela queste intercettazioni, per fare a questo punto un favore ai rossoneri, giusto?
G - in parte. Ha anche giocato in proprio l'operazione, perchè faceva sì un favore al suo amico Galliani, ma lo faceva pure a sè stesso: in questo modo lanciava la sua offensiva personale contro la società bianconera, cosa che avrebbe dato via libera, dal suo punto di vista, ad altre operazioni, diciamo, di "risanamento" dei passivi accumulati, dato che una concorrente in meno nel calcio, poteva ben dare maggiore spazio e valore economico a chi aveva bisogno di rientrare dalle pesanti esposizioni bancarie con il suo gruppo.
A - chiaro il discorso.
G - il guaio è stato che la sua mossa è stata intempestiva, ma in un certo senso ha avuto il merito di far saltare la vera trappola mortale preparata contro la Triade e la Juventus.
A - e perchè?
G - devi arrivarci da solo, altrimenti che gusto c'è?
A - provo a ragionarci un pò. Che io ricordi, le prime due settimane di maggio sono state molto "calde" mediaticamente, anche se la Juventus già aveva praticamente vinto lo scudetto. Ricordo Giraudo in una conferenza stampa, prima di Juventus - Palermo del 7 maggio, fu molto sibillino, sostenne che si voleva "capire" da dove venissero certe aggressioni, e perchè uscissero ancora una volta nello scorcio finale di stagione, un sostanziale attacco a Galliani, mai nominato.
G - e poi?
A - le dichiarazioni di John Elkann, nell'intervallo di Juventus - Palermo, con le quali affermava che la proprietà era vicina a squadra e allenatore, ma che avrebbe valutato a fondo il da farsi, alla luce dei fatti nuovi, ossia le notizie sulle intercettazioni compiute dalla Procura di Torino.
G - traduci, mi pare semplice l'interpretazione.
A - si, la proprietà, dunque l'IFI (oggi EXOR: n.d.a.) è vicina alla squadra ma non alla dirigenza, da cui prendeva le distanze.
G - e subito dopo, clamorosamente, fuoriescono le voci delle indagini della procura di Napoli, la conferenza stampa in pompa magna di Beatrice e Narducci: non trovi un nesso tra le due cose?
A - dici che quelle dichiarazioni furono il "via libera" per far partire l'operazione?
G - quelle dichiarazioni, furono certamente il "via libera" ma non per fare partire l'operazione, bensì per non far fallire prima del tempo la VERA operazione Calciopoli. Che era invero stata preparata artatamente da tempo, e si aspettava solo il momento giusto. Solo che l'imprevista mossa di Carraro, costringeva ad affrettare i tempi ed ad una "correzione" del piano originario, per evitarsi che saltasse del tutto.
A - quindi se capisco bene, Calciopoli, quella che conosciamo tutti, che ha visto Guido Rossi gestire da commissario con pieni poteri, anche di violare l'ordinamento sportivo, e che è scaturita con le sentenze della CAF e della Corte Federale, doveva esplodere in una fase successiva.
G - appunto. Adesso vediamo se tu riesci a mettere assieme tutti gli elementi per capire, dato che finora ho parlato prevalentemente io.
A - ammetto di avere una grande confusione adesso, non saprei da dove iniziare.
G - ti aiuto io. Metti assieme i personaggi, vedi le loro storie recenti, e cerca di capire cosa li lega, ti renderai conto da solo che trappola mortale era stata preparata.
A - Guido Rossi. Manager di Stato, già presidente Telecom, nel periodo della privatizzazione, definita da Financial Times, una autentica rapina; uomo di fiducia di D'Alema, ma anche consigliere d'Amministrazione dell'Inter ...
G - e legale del gruppo IFI, voluto da qualcuno in questo ruolo, in importanti vicende fiscali.
A - Marco Tronchetti Provera, già manager della Pirelli, successivamente a capo pure del gruppo Telecom Italia, dopo averlo rilevato da Roberto Colaninno e soci ...
G - vice presidente di Confindustria, prossimo sponsor della Ferrari.
A - insomma due personaggi legati all'Inter.
G - lascia perdere l'Inter, guarda invece più in alto.
A - ok. Due personaggi legati pure a Montezemolo, giusto?
G - guarda ancora più in alto: stiamo parlando di personaggi degli ambienti più elevati dell'economia e della finanza italiana. E pensi che gente di questo livello si possa muovere per ragioni di passione calcistica, di maglie, di Juventus, Inter, Milan, Roma e via di seguito?
A - onestamente no.
G - aggiungici pure che la vicenda processuale sportiva ha coinvolto personaggi autorevoli come Francesco Saverio Borrelli, Cesare Ruperto, Piero Sandulli, come dire l'espressione di "Mani Pulite", e due tra più insigni giuristi italiani: ti rendi conto?
A - comincio a rendermene conto in un certo senso.
G - e secondo te, tutte queste persone vengono coinvolte nella medesima operazione in maniera casuale? Non pensi piuttosto che sia il frutto di una "pianificazione" studiata nel tempo, e compiuta da personaggi a cui non si poteva e non si può dire di no?
(continua)
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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