Luca Fornara (Storico30) ha ricostruito la storia dei Campionati 1908 e 1909.
La decisione di sdoppiare il Campionato fu presa nella riunione straordinaria della FIF a Milano (sede US Milanese, via Arco) il 20 ottobre 1907, occasione in cui si parla di due campionati alla pari, federale (Coppa Spensley) e italiano (Coppa Buni), e anzi quello federale (poi vinto dalla Juve) viene indicato come “maggior gara”; poi sarà ratificata nella successiva riunione del 10 novembre 1907, stessa sede. Al campionato federale di Prima Categoria si iscrivono Andrea Doria, Juventus e Milan; viene stabilito il seguente calendario:
5 gennaio 1908: Milan-Doria; 19 gennaio 1908: Doria-Juve; 26 gennaio 1908: Milan-Juve; 2 febbraio 1908: Milan-Doria; 9 febbraio 1908: Juve-Milan; 23 febbraio 1908: Juve-Doria
Nella riunione dei suoi soci tenuta il 30 dicembre 1907, il Milan decide di “astenersi dalle gare di campionato”.
Ecco che rimangono Doria e Juve, che seguono il calendario già stabilito.
Nel Regolamento dei Campionati, l'articolo 2 stabilisce che il Campionato di I Categoria è suddiviso in Campionato Federale e Campionato Italiano, alla pari. Le vincitrici dovevano essere considerate Campioni d'Italia.
Cornigliano Ligure (GE), campo Andrea Doria sulla strada Provinciale, 19 gennaio 1908, ore 15:
ANDREA DORIA-JUVENTUS 0-3
A.DORIA: Gardella; Galletti (I) A., Calì (I) F.; Amey, Ansaldo, Peri; Maranghi, Sardi (II) C.E., Baglietto, Steinegger, Giordano. Fa da “allenatore” Franz Calì
JUVENTUS: Durante; Armano (I) G., Michela; Nay Casimiro, Goccione, Colombo Aldo; Mazzonis, Collino, Borel E., Armano (II) A., Donna. Allenatore: Henry Goodley
ARBITRO: non conosciuto
RETI: nel primo tempo 3 reti della Juve
NOTE: inaugurazione nuovo terreno della SG Andrea Doria; la Juve fallisce altre facili occasioni; solo per questo incontro, le formazioni non sono “ufficiali” ma le più probabili e consuete, ricostruite attraverso l'analisi di diverse pubblicazioni nei giorni precedenti l'incontro
Torino, piazza d'Armi, lato Corso Sebastopoli incrocio Corso Vinzaglio, 23 febbraio 1908, ore 15:
JUVENTUS-ANDREA DORIA 0-1
JUVENTUS: Durante; Armano (I) G., Michela; Nay Casimiro, Goccione, Colombo Aldo; Mazzonis, Collino, Borel E., Armano (II) A., Donna. Allenatore: Goodley
A.DORIA: Gardella; Galletti (I) A., Calì (I) F.; Amey, Ansaldo, Peri; Maranghi, Sardi (II) C.E., Baglietto, Steinegger, Giordano. Allenatore-giocatore: Calì
ARBITRO: Meazza U. dell' US Milanese
RETI: 50' Sardi (II) C.E.
NOTE: spettatori 2000 circa; gara disturbata dal vento, specie nel secondo tempo; nel p.t. parte forte la Juve, che si scontra col muro difensivo doriano, poi alcune parate di Durante; nella ripresa vento alle spalle dei genovesi, rete di Sardi e reazione juventina furibonda, con gioco anche duro e a tratti scorretto, ma la Doria vince
Per la miglior differenza reti, la Juve ha diritto a disputare lo spareggio decisivo sul proprio campo.
Torino, piazza d'Armi, lato Corso Sebastopoli incrocio corso Vinzaglio, 15 marzo 1908:
JUVENTUS-ANDREA DORIA 2-2
JUVENTUS: Durante; Armano (I) G., Mastrella; Nay Casimiro, Goccione, Colombo Aldo; Mazzonis, Collino, Borel E., Hess, Donna. All. Goodley
A.DORIA: Gardella; Leporati, Calì (I) F.; Amey, Ansaldo, Peri; Maranghi, Sardi (II) C.E., Baglietto, Steinegger, Giordano. All. Calì
ARBITRO: Bertinetti M. di Vercelli
RETI: pt Borel E.; st Baglietto; st Collino; st aut. Mazzonis
NOTE: 500 spettatori circa; poi annullato per delibera della federazione per errore tecnico arbitrale (azione del 2-2)
CRONACA: nel pt, dopo un errore di Goccione, Juve in vantaggio con un colpo di testa di Borel E. imbeccato da Nay; nel st, pareggio doriano con Baglietto su passaggio di Maranghi e nuovo vantaggio juventino con Collino in mischia; poi la “famigerata” azione del pareggio: tiro doriano e palo, pallone che ballonzola e, creduto uscito, viene preso con le mani da uno juventino: rigore per i genovesi, ma la Juve protesta l'involonarietà del fallo, credendo il nostro che la palla fosse fuori; Bertinetti così effettua una palla a “due” scodellata davanti alla porta juventina, non alla linea di fondo dove si credeva uscita: ne deriva una mischia in cui Sardi è il più lesto a colpire di testa e Mazzonis, intervenendo, spinge la palla nella sua rete. Polemiche a non finire e reclami fino alla decisione della FIF di annullare il match.
Si rigioca, sullo stesso campo, il 10 maggio 1908 alle 15.00:
JUVENTUS-ANDREA DORIA 5-1
JUVENTUS: Durante; Armano (I) G., Michela; Nay Casimiro, Goccione, Colombo Aldo; Mazzonis, Collino, Borel E., Armano (II) A., Donna. All. Goodley
A.DORIA: Gardella; Leporati, Calì (I) F.; Amey, Ter Wehn, Nicolet; Steinegger, Ansaldo, Pippo, Boni, Baglietto. All. Calì
ARBITRO: Magni C. dell' US Milanese
RETI: pt Borel E., pt Goccione, pt Goccione; st Borel E. su rigore, st ? (Andrea Doria), st Borel E.
NOTE: Juve Campione d'Italia (Titolo Federale) 1908; grande caldo per tutto l'incontro; la rete più bella l'ultima di Borel E. con uno splendido tiro dal limite dell'area; gol doriano su vistosa disattenzione della difesa bianconera
La Juve vince quindi il trofeo Spensley, quello che tutti gli anni premiava i Campioni d'Italia; non si capisce perché la Federazione organizza nel 1908 per la prima volta anche un torneo riservato ai soli giocatori italiani, mantenendo il vecchio torneo federale che poi toglie per quell'anno dall'albo d'oro, considerando solo il nuovo, salvo poi riconsiderarlo ufficiale l'anno seguente (1909, vinto dalla Pro Vercelli) e relegando quello italiano (nel 1909 vinto dalla Juve) di nuovo a non ufficiale, quando l'anno prima era l'unico “valido”. Contorto, ma assurdo!
Nella stagione successiva si ripete lo schema dei due campionati distinti, prima il Federale (Coppa Oberti, nuovo trofeo messo in palio), poi l'Italiano (Coppa Buni). L'8 novembre viene ufficializzato il tutto nell'assemblea FIGC (non più FIF) a Milano, dove si ricompongono parzialmente gli strappi di un anno prima, e dove viene confermata la pari importanza dei due tornei (sempre all'articolo 2 del Regolamento). Dopo lo svolgimento del torneo Federale, vinto dalla Pro Vercelli in finale sull'US Milanese, curiosamente due formazioni interamente composte da giocatori italiani in un torneo che prevedeva anche il possibile utilizzo di stranieri, e con la Juve detentrice del trofeo eliminata dal Torino, si parte con il torneo interamente “Italiano”, a cui si iscrivono nove formazioni, divise in 4 gironi:
Girone Piemontese: Juventus, Piemonte, Torino
Girone Ligure: Andrea Doria, Genoa
Girone Lombardo: Milan, US Milanese
Girone Veneto: Vicenza
Detentrice del Trofeo: Pro Vercelli, in attesa di misurarsi con la vincente del Girone Piemontese
Il 28 marzo è in programma Juve-Torino, ma i granata non si presentano, decisione in realtà presa alcuni giorni prima per screditare l'importanza del torneo, e infatti il Torino gioca sul suo campo e difende la Palla Dapples dagli sfidanti del Milan. Rimane quindi la sfida tra i piemontini e i bianconeri:
Torino (campo Piemonte), 25 aprile 1909:
PIEMONTE-JUVENTUS 0-1
PIEMONTE: Faroppa; Peruzzi (I) T., Tagliabue; Maranghi, Capello D., Berardo (I) E.; Valobra, Peruzzi (II) S., Berardo (II) F., Gavinelli, Coppa.
JUVENTUS: Durante; Barberis A., Mastrella; Nay Casimiro, Colombo Aldo, Ferraris (I) A.; Ajmone Marsan (II) A., Borel E., Goccione, Bianchi C., Donna.
ARBITRO: Alziator C. dell' US Milanese
RETE: 85' Bianchi C.
NOTE: primo tempo con netta supremazia territoriale piemontina, ma che non riesce ad essere concretizzata; ripresa tutta bianconera con sforzi premiati a 5 minuti dalla fine al termine di una bella azione corale; arbitraggio ottimo
Il 2 maggio sono in programma le sfide tra Andrea Doria e Genoa e tra US Milanese e Milan, ma rossoblù liguri e rossoneri lombardi seguono l'esempio del Torino e si ritirano dal Campionato ancor prima di scendere in campo; incredibilmente, anche la Pro Vercelli, interamente italiana, detentrice della Coppa Buni vinta l'anno prima, e freschissima vincitrice della Coppa Oberti (campionato federale) si ritira dal torneo, lasciando quindi via libera alla Juve per la semifinale.
Le semifinali sono quindi: Andrea Doria-Juventus e Vicenza-US Milanese
Genova (campo di Via Clavarezza a Marassi, la “Cajenna”), 9 maggio 1909:
ANDREA DORIA-JUVENTUS 3-1
A.DORIA: Pippo; Galletti (II) C., Calì (I) F.; Galletti (I) A., Leporati, Baglietto; De Marchi, Ansaldo, Sardi (II) C.E., Santamaria (I) A.E., Giordano.
JUVENTUS: Durante; Barberis A., Mastrella; Nay Casimiro, Colombo Aldo, Ferraris (I) A.; Gibezzi, Goccione, Borel E., Bianchi C., Barberis L.
ARBITRO: Pasteur E. del Genoa
RETI: 5' Gibezzi, st Sardi (II) C.E., st Sardi (II) C.E., st Calì (I) F. su rigore
NOTE: Juve in vantaggio dopo pochi minuti in maniera irregolare: la palla esce dal campo, tutti si fermano attendendo un cenno di Pasteur, ma Gibezzi è il più lesto, tira in porta e sorprende Pippo; Doria furiosamente in avanti, e nella ripresa lo scatenato Sardi realizza una doppietta, poi una rete di De Marchi è annullata per fuorigioco, e con la Juve in avanti per cercare il pareggio, su un contropiede doriano c'è un fallo di mano juventino: rigore che Calì trasforma due volte prima che gli venga concesso il gol
Torino (campo Juve tra i corsi Sebastopoli e Vinzaglio), 16 maggio 1909:
JUVENTUS-ANDREA DORIA 4-2
JUVENTUS: Durante; Ajmone Marsan (I) R., Barberis A.; Nay Casimiro, Ferraris (I) A., Mastrella; Borel E., Armano (II) A., Goccione, Bianchi C., Donna.
A.DORIA: Pippo; Galletti (II) C., Calì (I) F.; Galletti (I) A., Leporati, Baglietto; De Marchi, Ansaldo, Sardi (II) C.E., Santamaria (I) A.E., Giordano.
ARBITRO: Berardo del Piemonte
RETI: 3' Goccione, 35' Baglietto, 39' Bianchi C., st Donna, st Donna, st Calì (I) F. su rigore
NOTE: netta superiorità bianconera e partita molto spigolosa, a tratti violenta, nella ripresa per la foga agonistica doriana; gran giornata per Domenico Donna, che fa “impazzire” Galletti, e nel finale rigore doriano concesso per fallo di mano di Riccardo Ajmone Marsan; dopo questo incontro è necessario uno spareggio, da giocarsi in campo neutro per la perfetta parità di punti e reti delle due squadre
Nell'altra semifinale, a Vicenza: VICENZA-US MILANESE 1-2: 75' Boeche (V), poi nei minuti finali Cagliani e Pizzi (USM)
Milano (Civica Arena), 23 maggio 1909: nel pomeriggio si gioca US MILANESE-VICENZA 8-0: pt Pizzi, Bojocchi, Bojocchi, Cagliani; st Recalcati, Varisco, Cagliani, Caimi; finita la prima semifinale si gioca la seconda:
JUVENTUS-ANDREA DORIA 1-0 dopo 15 minuti di tempo supplementare ad oltranza
JUVENTUS: Durante; Ajmone Marsan (I) R., Barberis A.; Nay Casimiro, Ferraris (I) A., Mastrella; Borel E., Armano (II) A., Goccione, Bianchi C., Donna.
A.DORIA: Grosso; Galletti (II) C., Calì (I) F.; Galletti (I) A., Leporati, Baglietto; De Marchi, Ansaldo, Sardi (II) C.E., Santamaria (I) A.E., Giordano.
ARBITRO: Meazza U. dell' US Milanese
RETE: 105' Armano (II) Alfredo
NOTE: Juve superiore e gran giornata del portiere Grosso; partita che termina nell'oscurità dell'Arena Civica per il protrarsi del tempo supplementare ad oltranza
Finale di andata: Torino (campo Juve tra i corsi Sebastopoli e Vinzaglio), 30 maggio 1909:
JUVENTUS-US MILANESE 1-1
JUVENTUS: Durante; Ajmone Marsan (I) R., Barberis A.; Nay Casimiro, Ferraris (I) A., Mastrella; Borel E., Armano (II) A., Goccione, Barberis L., Donna.
US MILANESE: De Simoni; Boldorini, Verga; Radice, Morbelli (I) A., Caimi; Carrara, Pizzi (I) A., Varisco, Alfieri, Bojocchi (I) A.
ARBITRO: Gama Malcher A. dell'Internazionale
RETI: 5' Borel E. su rigore, 44' Bojocchi (I) A.
NOTE: nel primo tempo, rete annullata alla Milanese sull' 1-0; nella ripresa, ritmo più basso per il gran caldo e Borel in giornata di scarsa vena che spreca diverse occasioni
Finale di ritorno: Milano (campo della Cascina Mojetta, zona San Siro), 6 giugno 1909:
US MILANESE-JUVENTUS 1-2
US MILANESE: De Simoni; Boldorini, Verga; Radice, Morbelli (I) A., Caimi; Carrara, Pizzi (I) A., Varisco, Alfieri, Bojocchi (I) A.
JUVENTUS: Durante; Ajmone Marsan (I) R., Barberis A.; Nay Casimiro, Ferraris (I) A., Mastrella; Borel E., Armano (II) A., Goccione, Barberis L., Donna.
ARBITRO: Gama Malcher A. dell'Internazionale
RETI: 28' Borel E., 31' Pizzi (I) A., 50' Barberis L.
NOTE: Juve Campione d'Italia (torneo Italiano, Coppa Buni) 1909; presenti poche decine di spettatori, gran caldo e Milanese troppo sicura di sé, e rete decisiva di Barberis L. che approfitta lestamente di un'indecisione degli “scacconi” milanesi
Il pensiero che è frequente in me è che questi ragazzi sono scesi in campo, hanno lottato, sudato, meritatamente vinto e festeggiato a dovere questi due successi, proprio come la Pro Vercelli nell'altro caso, ed erano giustamente convinti di essere Campioni d'Italia, come nel 1905. E poi ricordiamo sempre che in quegli anni, ad esempio:
il Genoa ha vinto 3 titoli giocando una sola partita per campionato e altri 2 giocandone appena 2;
il Milan ha vinto un titolo letteralmente regalato da noi, avendo deciso il nostro presidente Dick (poco dopo fondatore del Torino!) di non presentare in campo la squadra;
l'Internazionale ha vinto il titolo del 1910 affrontando una squadra di quindicenni e battendola senza remore;
lo stesso Genoa ha vinto il titolo del 1915, assegnato mesi dopo dalla FIGC, quando poteva ancora essere raggiunto in classifica, e affrontare la vincente dell'Italia Meridionale;
nel 1922, la FIGC ha riconosciuto come scudetto valido a tutti gli effetti, quello vinto dalla Pro Vercelli in un campionato organizzato da una Federazione (la CCI) nata in aperto contrasto e opposizione alla stessa FIGC
Questi due successi bianconeri devono ritrovare la loro giusta ricollocazione e importanza nella storia della Juve e del calcio italiano, ufficiali o no, ma non vanno, mai e per nessun motivo, trascurati, sminuiti o dimenticati!
Luca Fornara (Storico30)
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