Una vittoria che vale doppio, per il modo convincente come è arrivata, e soprattutto per la caratura dell'avversario, quella di sabato sera contro l'Udinese. Ed è stata certamente la vittoria più sudata, con riferimento ad altri scontri diretti di vertice, in effetti i friulani hanno ancora una volta di essere squadra vera competitrice per il titolo finale, solida, ben organizzata, gioca un ottimo calcio, e dotata del giusto cinismo nel colpire, per cui averla battuta in maniera chiara, inequivocabile, ed anche con la giusta sofferenza, è segno che la Juventus ormai non può più nascondersi. Gara giocata da entrambe le squadre a ritmi elevati, continui rovesciamenti di fronte, ma alla lunga la Juventus ha saputo riprenderne il controllo, dopo il momentaneo pari, e gestirla fino alla fine con una padronanza da grande squadra, e credo che questo atteggiamento mentale vada anche oltre il semplice risultato del campo, dato che le vittorie si costruiscono certamente con il gioco e con i campioni, ma ancor di più con quella che viene definita "mentalità vincente", e quest'anno finalmente si rivede nella nostra squadra, cosa che mancava da anni.
La partita alla lavagna
Juventus schierata con un modulo diverso, speculare a quello dell'Udinese, e dunque Conte schiera difesa a tre, con Lichtsteiner sulla linea di centrocampo, Giaccherini riconfermato centrale, al posto di Marchisio, Estigarribia sulla fascia sinistra e in avanti la coppia Matri - Quagliarella; Udinese con schieramento quasi simile, Basta e Pasquale esterni di centrocampo, con Armero più accentrato, e in avanti Abdi a supporto di Di Natale. Le prime fasi di gioco non sono affatto di studio, entrambe le squadre mostrano di voler fare la partita, e se la Juve è subito pericolosa con una rapida ripartenza che mette Estigarribia solo davanti ad Handanovic, con il portiere che alla disperata riesce a respingere la conclusione dell'esterno juventino, poco dopo è l'Udinese a rendersi pericolosa, dapprima con un tiro da fuori area di Abdi, deviato da Buffon sopra la traversa, e sugli sviluppi dell'angolo, con una botta di Armero a fil di palo, e stavolta Buffon deve superarsi per deviare in angolo la conclusione. E' il momento migliore della gara, Juventus nuovamente pericolosa, sempre con azione in rapida ripartenza, Matri arriva solissimo davanti al portiere friulano, che ancora una volta si dimostra meritevole della fama acquisita, parando in uscita la conclusione dell'attaccante. Si assiste insomma ad una gara che, a dispetto del modulo e del centrocampo folto schierato dalle squadre, vede invece continui rovesciamenti di fronte, e nel finale di tempo il risultato si sblocca, perfetto traversone di Estigarribia, correzione di testa di Quagliarella, Handanovic smanaccia alla meglio, ma sulla palla arriva Matri che non ha difficoltà ad insaccare. La ripresa vede i friulani cambiare assetto, schierando una seconda punta effettiva, Floro Flores, al posto di Abdi, cosa che farebbe presagire ad un forcing per raggiungere il pareggio, ed invece si accentua la caratteristica dei friulani quale squadra micidiale nel contropiede, ed invero, dopo una prima azione conclusa da Di Natale con un tiro che sfiora il palo, da un passaggio errato di Vidal, scaturisce una ripartenza 3 contro due, palla conquistata da Isla, che avanza centralmente e serve il liberissimo Floro Flores, tiro perfetto a fil di palo di quest'ultimo e per Buffon, nulla da fare. E' il momento migliore dell'Udinese, altro contropiede rapido, con cross in area e deviazione finale di Di Natale, di ginocchio, palla che finisce alta. Conte è costretto a correre ai ripari, e inserisce Marchisio al posto di Quagliarella, con il fine di infoltire il centrocampo, ma soprattutto di avere più elementi capaci di inserirsi al tiro, e la mossa si rivela azzeccata, a prima iniziativa sul lato destro, azione tutta di prima con servizio finale a volo di Marchisio per Matri in area, e l'attaccante, spalle alla porta riesce a girarsi liberandosi dell'avversario e con un diagonale al palo opposto batte Handanovic. Praticamente la partita finisce qui, nel senso che dopo si vedrà l'Udinese provare nuovamente a ripartire, ma senza quella capacità mostrata ad inizio ripresa, e soprattutto non arrivando più al tiro a rete, mentre la Juventus, con gli altri cambi, Pepe per Estigarribia e De Ceglie per Lichtsteiner, gestisce al meglio il possesso palla e dunque il controllo della gara.
Juventus “in” L'avere battuto la squadra che è probabilmente la vera seconda forza del torneo, è già fatto positivo di per sè, e conferma pure l'altro elemento di rilievo, ossia che la squadra di Conte è l'unica ad avere fatto punti al "Friuli". Naturalmente questi risultati sono frutto di prestazioni collettive importanti e di scelte intelligenti operate dal nostro allenatore: si è rivelata corretta la difesa a tre, che, nella realtà non ha responsabilità di sorta sul gol avversario o sulle altre azioni pericolose, tiri da fuori o su ribattute, o contropiedi scaturiti da qualche pallone gestito male a centrocampo. Direi che si è rivelata pure corretta la scelta della coppia Matri - Quagliarella, quest'ultimo non è ancora al meglio, ma è stato decisivo nell'azione del primo gol, ed anche nei movimenti quasi ad elastico tra centrocampo e zona d'attacco.
Juventus “out” La squadra si è fatta prendere più volte in velocità nella prima parte della ripresa, e, visti i precedenti, credo sia questa fase della gara che dovrà far riflettere bene Conte, dato che spesso i nostri prendono gol proprio in questa fase della gara: sarà forse un momento di abbassamento di tensione, o altro, sta di fatto che non è la prima volta che la squadra chiude il primo tempo in vantaggio e a prima vera azione della ripresa degli avversari, subisce il pareggio. E se spesso ha rimediato, i precedenti di Bologna, Genoa e Cagliari sono costati punti preziosi per i bianconeri.
Le pagelle
I Promossi
Matri: 8 Due reti "diverse", da rapinatore d'area la prima, da vero centravanti la seconda. A coronamento di una prestazione eccellente, convincente, che penso metterà a tacere definitivamente quei pochi che ancora nutrivano dubbi sul valore del nostro attaccante.
Buffon: 7,5 Matri costruisce la vittoria, ma Buffon la difende: la parata sulla botta velenosa di Armero, nel primo tempo, è da grande portiere, da numero uno al mondo quale lui è, e quale è tornato in questa stagione.
Barzagli: 7 Non fa più notizia il suo rendimento.
Pirlo: 7 Ma quanti palloni ha toccato e giocato al meglio? Non ho avuto modo di leggere statistiche specifiche, ma credo non ce ne sia bisogno visto che tutta la manovra della Juventus è passata da lui, e soprattutto è stata orchestrata sempre in maniera intelligente.
Chiellini: 7 Sta diventando, in un certo senso, una sorta di regista arretrato, come pure Barzagli, con la differenza che spesso si sgancia in avanti con buona efficacia. E mi pare ancora più adatto in questo ruolo di terzo difensore nella difesa a tre, meglio ancora di centrale o di esterno nella difesa a 4.
Per il resto, nonostante abbia letto le solite critiche, ritengo buona la prova di Bonucci (e francamente non condivido il tiro addosso che gli viene riversato); ancora positiva la prova di Giaccherini nel ruolo di mezzala, come pure di Estigarribia e di Quagliarella, non ancora al meglio ma in evidente crescita.
Un plauso particolare poi ai tifosi presenti allo stadio, sotto la neve e al freddo, ad incitare per tutti i 90' la squadra.
I rimandati
Vidal: 5 Senza l'erroraccio che ha generato l'azione del gol friulano, la sua prova potrebbe essere anche considerata sufficiente, nel senso che i ripetuti errori di misura erano stati in buona parte compensati dalla sua notoria abnegazione e combattività, dunque nel recupero di palloni vaganti e nella interdizione. Ma effettivamente mi pare chiaro che, comincia ad essere a corto di lucidità, probabilmente risente adesso del fatto che in pratica non ha mai riposato, avendo disputato la Coppa America.
La sentenza
Che questa sia una annata finalmente diversa da quelle precedenti, emerge da tanti fattori di novità rispetto al rendimento degli anni scorsi. Intanto Gennaio non è stato il mese del rallentamento o della crisi della squadra, come puntualmente è avvenuto dalla stagione 2007 - 08 in avanti, anzi abbiamo avuto modo di assistere, dopo una vittoria di misura ma sudata contro il Lecce ed un pareggio preoccupante per come maturato, con il Cagliari, a due prestazioni notevoli, a Bergamo prima e con l'Udinese sabato, due gare decisamente difficili, e la Juventus ne è uscita alla grande, rimanendo ancora in testa alla classifica. L'aspetto che credo sia più significativo, è la reattività della squadra, la capacità di non perdersi d'animo anche quando la gara prende una piega complicata, e non è la prima volta che, rimontata, la Juventus sa reagire e riportarsi in vantaggio, per poi mantenere la vittoria. Cosa che negli ultimi anni era mancata, tante volte abbiamo anche visto giocare bene i bianconeri, ma puntualmente perdersi o peggio sbriciolarsi a prima contrarietà. Adesso si apre una fase davvero fondamentale della stagione, la Juventus avrà un calendario teoricamente più abbordabile (cosa che non deve rassicurare fino in fondo visti i punti perduti con le squadre medio-piccole), prima del confronto del Meazza contro il Milan, mentre i rossoneri avranno a che fare con Lazio e Udinese fuori casa e Napoli in casa, oltre alla gara di andata di semifinale contro la Juventus, in Coppa Italia, e la ripresa della Champion's League. Una fase nella quale non si dovrà in alcun modo abbassare la concentrazione, per cercare di arrivare nelle migliori condizioni, psicologiche e di classifica, allo scontro diretto di vertice contro i rossoneri, che sarà difficile non soltanto per la forza degli avversari, come ben sappiamo. Ed intanto domani sera nuovamente in campo contro il Parma in ripresa, da quando è arrivato Donadoni.
Le mie postille
1 - Scemo della settimana. Dalle segnalazioni ricevute, da parte di amici e lettori, questa settimana potrei davvero scrivere un trattato dedicato ai tanti che si sono distinti in affermazioni "intelligenti" o argomentazioni calcistiche da avanspettacolo. Qualcuno ad esempio mi segnala l'ex Juventino Causio che, allo stesso modo dei nostri ex campioni diventati opinionisti televisivi (Di Livio, Marocchi, Tacchinardi, Mauro), si mette in mostra in valutazioni alquanto discutibili, e sabato sera più volte evidenziava le assenze nella formazione friulana, dimenticandosi che alla Juve mancavano Vucinic, Marchisio e Pepe, gli ultimi due, non al meglio, entrati a metà ripresa. Qualche altro mi ha segnalato la grande perla del signor Civoli Marco, interista di cuore ma filo milanista di portafoglio, il quale alla DS ha chiesto all'allenatore del Milan, Allegri, se non fosse infastidito dal fatto che la Juventus abbia raggiunto un forte "potere mediatico" (AVETE LETTO BENE, LA JUVENTUS AVREBBE RAGGIUNTO UN FORTE POTERE MEDIATICO!) Ma io, questa settimana, voglio dedicare questa postilla specifica ad un calciatore piccolo piccolo (e non parlo dell'aspetto fisico), ma un uomo (si fa per dire), ancor più piccolo. Sto parlando di certo Cossu Andrea, pedatore non eccelso del Cagliari, ed ancor meno eccelso nella sua materia grigia. Questo tizio, dopo essersi distinto nella sceneggiata dopo il suo gol allo Juventus Stadium, ed avere verificato che la tifoseria bianconera è civilissima (non so cosa avrebbe ricevuto altrove, di oggetti vari addosso), adesso ne ha compiuto un'altra delle sue genialità: avrebbe detto a Nainggolan (in predicato di poter essere ceduto alla Juventus) che se fosse andato via in questo momento della stagione, si sarebbe comportato come Schettino, l'ormai tristemente noto comandante della "Costa Concordia", diventato esempio di viltà e inettitudine per i nostri media, con un bombardamento mediatico che comincia a farmi sospettare che si voglia distogliere l'attenzione da qualche altra cosa, un pò come il Moggi del 2006. Sono certo che la affermazione è vera, non si sarebbe il suo presidente, l'altro famigerato personaggio, Cellino, esposto davanti ai microfoni di Sky per riferirla, se non fosse vera. Ecco, una frase del genere, dopo un comportamento come quello avuto a Torino, completa al meglio (si fa per dire) il ritratto di questa persona, che magari parlerà in questo modo non essendo mai stato degnato di attenzione alcuna da parte di qualche grande squadra. Esimio Cossu, se posso darti un suggerimento, parla meno e agisci meno ancora: vedi, le tue parole e i tuoi comportamenti, mettono fortemente in dubbio le qualità umane e morali di persone tue congiunte, in linea ascendente o collaterale, persone che saranno certamente degne, ma se continui così farai pensare male, molto male, di loro ...
2 - Servi dei servi dei servi! Cellino che beatamente ride e scherza con Raiola, mentre il suo Cagliari non gioca contro il Milan e si prende tre sberle, e poi annuncia di fatto che non cederà Nainggolan alla Juventus, e visto il rendimento del giocatore al Meazza, non so se si tratti di una perdita per i bianconeri; Ballardini che nel dopo partita dichiara più o meno che "il Cagliari ha avuto un atteggiamento diverso a Torino con la Juventus, lì andavamo a prendere subito gli avversari con gli attaccanti, mentre stasera non l'abbiamo fatto e tirandosi indietro si fa molta più fatica perché non riusciamo a recuperare la palla" Già: perchè il Cagliari ha giocato "diversamente"? Che la spiegazione sia nel siparietto simpatico tra Cellino e l'amico procuratore di Galliani, quel Mino Raiola, procuratore di Ibrahimovic, giocatore guardacaso lasciato per tutti i 90' liberissimo di svolazzare sul campo? Del resto non è la prima volta che si assiste a figuracce di certe squadre al Meazza, che perdono di brutto senza neppure giocare, come se la voce del padrone lì fosse così potente da far diventare i servi ancora più servi del normale. Vedremo entro domani sera quale altra spegazione verrà "fornita" per la non prestazione dei sardi, o magari quale interessante operazione di mercato si celebrerà a giugno ...
3 - Maxi ... figura di emme. Rovescio della medaglia, quando certi padroncini non trovano i servi o gli intimoriti, poi le conseguenze sono ben diverse. A cominciare dalle operazioni di mercato. Come sapete è stata la settimana della "comica", del povero Maxi Lopez, praticamente ceduto con contratto sottoscritto, ma non depositato, con il Catania, e rimasto in hotel in attesa che il Milan depositasse detto contratto. Il tutto perchè a Galliani e soci interessava arrivare soprattutto a Tevez, giocatore in rotta con il Manchester City, e ritenuto elemento per il definitivo salto di qualità dei rossoneri, che evidentemente, nonostante arbitraggi morbidi, squadre materasso, potere mediatico e quant'altro, ancora si trovano sotto in classifica. Solo che Galliani, dopo avere trattato direttamente con il procuratore del giocatore, ed essersi pure fatto fotografare in Argentina, a pranzo con giocatore e procuratore, pensava di poter trattare con il City allo stesso modo di come tratta qui in Italia, con società che sperano sempre di ottenere qualcosa dall'essere amiche e servili con il pelatone: purtroppo per lui Mansour non solo non ha bisogno del denaro che Galliani può fargli avere con televisioni e prebende d'altro genere, o dell'influenza che il pelato ha con arbitri nostrani e palazzo del calcio, ma, volendo, potrebbe pure decidere di comprare lui il Milan, Galliani compreso, al prezzo che decide lui. E così Tevez è rimasto senza squadra, libero di poter giocare a golf, e al Milan potrà rimanere, per ora, solo la foto ricordo di una figuraccia storica, di un pranzo in Argentina tra l'amministratore delegato rossonero e il giocatore. Dunque, se lo vogliono ancora, dovranno pagarlo, e seriamente ...
4 - Incredibile ma vero! Fatto eclatante, allo stadio di Via Del Mare a Lecce: hanno annullato due gol irregolari all'Inter! La cosa è una novità, visto che fino alla domenica precedente, i gol irregolari nerazzurri venivano puntualmente convalidati ...
Infine, e non per ultimo, una segnalazione, richiestami da diversi amici, per una opera meritoria. Vi segnalo questo sito: www.criduchat.it , è il sito della "Abc Associazione Bambini Cri du chat onlus", Associazione no-profit che mette a disposizione il lavoro portato avanti dal proprio comitato scientifico nei campi della ricerca genetica-pediatrica e delle terapie di riabilitazione per la Cri du Chat una malattia genetica molto rara, che colpisce bambini in tenera età. Ho visitato il sito, ed ho appurato che questa Associazione, di volontari, compie davvero un'opera notevole e meritoria, nella inerzia di chi invece dovrebbe preoccuparsene. E in queste situazioni la nostra solidarietà è fondamentale per consentire a questa associazione, come ad altre del genere, di poter sopravvivere e continuare nel proprio impegno.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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