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La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.586 |
Giocate |
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Vittorie |
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Sconfitte |
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C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
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Giocate |
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282 (54,86%) |
Vittorie |
929 (59,40%) |
114 (22,18%) |
Pareggi |
374 (23,91%) |
118 (22,96%) |
Sconfitte |
261 (16,69%) |
873 |
Fatti |
2.748 |
472 |
Subiti |
1.383 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 30.11.2011
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Napoli - Juventus 3 - 3 - "JAMME, JAMME, JAMME JUVE JA"!
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di Antonio La Rosa
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Un pareggio che vale una vittoria, questo si può dire del risultato conseguito dalla Juventus nel recupero al San Paolo contro il Napoli. Gara subito in salita per i bianconeri, in doppio svantaggio al termine di un primo tempo che almeno nella fase iniziale sembrava ben gestita dalla squadra di Conte; poi una ripresa vibrante, intensa, con grande reazione d'orgoglio dei bianconeri, anche dopo la terza rete partenopea, arrivata proprio nel momento migliore della Juventus, episodio questo che poteva davvero spezzare le gambe a chicchessia. Ma non alla Juventus di questa stagione. E comunque partite del genere, a prescindere dal risultato finale, e dalle passioni di tifo, sono di quelle che riconciliano con il calcio, peccato certe intemperanze fuori lo stadio contro il pullman dei bianconeri, cosa che non fa onore certo alla città di Napoli.
La partita alla lavagna
La forzata assenza di Marchisio costringe Conte ad uno schieramento diverso, almeno in apparenza, teoricamente un ritorno al 4 - 2 - 4, con Pepe ed Estigarribia esterni, Pirlo e Vidal centrali, ed in avanti la coppia Matri - Vucinic; Napoli privo all'ultimo momento di Cavani, e dunque con il solito modulo, difesa a tre, centrocampo con Maggio e Zuniga esterni, Hamsik a sostegno degli attaccanti, Pandev più centrale e Lavezzi più defilato. In realtà i bianconeri sul campo si collocano in modo originale, sostanzialmente con il modulo ormai sperimentato da ultimo, e dunque Pepe di fatto mezzala offensiva, Estigarribia esterno sinistro "basso", con compiti difensivi, e Vucinic più defilato sulla destra, ma soprattutto Lichtsteiner esterno destro "alto", dunque quasi a disegnare una difesa a tre con due esterni di centrocampo a fronteggiare i rispettivi esterni napoletani, insomma modulo quasi speculare a quello tipico di Mazzarri. Mossa che sorprende i padroni di casa, che per una buona decina di minuti non riescono a trovare il bandolo della matassa, fino a quando, per una ingenuità difensiva bianconera, Lavezzi viene atterrato in area da un intervento in ritardo di Pirlo. Rigore dapprima realizzato da Hamsik, poi ripetuto e sparato alto dal centrocampista slovacco. La cosa anzichè demoralizzare i padroni di casa, li carica ulteriormente ed infatti dopo pochi minuti arriva il gol del vantaggio, con Hamsik abile a liberarsi in area e raccogliere un suggerimento di testa di Maggio, su punizione a spiovere battuta da Lavezzi. E' il momento più difficile per i bianconeri, che non trovano le giuste misure nella manovra, mentre gli avversari sembrano poter agevolmente controllare la gara, specie dopo il raddoppio, a seguito di un rimpallo fortunoso che libera Pandev in area, e il suo diagonale non perdona. Nella ripresa i bianconeri scendono in campo con maggiore determinazione ed in soli tre minuti trovano il gol che riapre la gara, perfetta verticalizzazione di Vidal per Matri, che libero in area trafigge De Sanctis con un perfetto rasoterra in diagonale. Il gol carica i bianconeri e mette in apprensione il Napoli, che più volte rischia di capitolare; ma proprio nel momento in cui sembrava nell'aria il pareggio bianconero, arriva imprevisto il gol del Napoli, merito certo di Pandev a raccogliere in area un traversone senza pretese di Maggio, e battere a fil di palo, ma demerito di Bonucci (non l'unico della gara), a farsi sorprendere su quel traversone innocuo. Qui emerge il vero carattere della Juventus di Conte, che pur di fronte al doppio svantaggio non si arrende: bastano sette minuti per recuperare nuovamente il risultato, dapprima con Estigarribia, che battezza la sua prima gara da titolare con un gol da attaccante puro, battendo in anticipo sull'uscita di De Sanctis, e quindi con Pepe che dopo uno scatto di 40 metri, anche grazie ad un rimpallo, si trova nuovamente il pallone tra i piedi e con un rasoterra a fil di palo batte ancora il portiere napoletano. Nei minuti finali è proprio la Juventus ad andare più vicina ad una clamorosa vittoria, ma senza esito. Comunque un punto pesante raccolto, in una trasferta decisamente difficile per tutto il contesto e gli antefatti.
Juventus “in” Inutile rimarcare per l'ennesima volta gli aspetti caratteriali della squadra, credo siano ormai doti acquisite, e dimostrate di gara in gara, chiunque sia l'avversario. E' invece straordinaria la duttilità tattica della squadra, a conferma che la guida dalla panchina non è, e non è mai stata, "integralista", ma consequenziale sia all'avversario di turno, sia pure all'andamento della gara, e dunque nella stessa partita abbiamo visto diversi moduli di gioco applicati, e nella ripresa un Vucinic praticamente regista offensivo, a sostegno dell'unico attaccante, e Pepe centrale di centrocampo, asse questo che ha vanificato la "gabbia" costruita da Mazzarri su Pirlo. Aggiungerei pure l'intelligente soluzione di assestare la squadra con un centrocampo in linea a 5, in fase di non possesso palla, cosa che ha tolto una delle armi di forza del gioco di Mazzarri, ossia superiorità numerica a centrocampo e gioco appoggiato sugli esterni.
Juventus “out” Da alcune settimane segnalo che la squadra lascia pericolosamente agli avversari diverse occasioni da rete, e siccome il Napoli non è una squadra di seconda fascia, in questo modo ci ha colpito tre volte, cosa mai accaduta finora. Possiamo discutere di tutto, che i gol sono un pò casuali, un pò errori di qualche difensore, ma il succo rimane lo stesso, la fase difensiva, pur migliorata rispetto ad inizio stagione, deve essere ulteriormente assestata, almeno in qualcuno dei suoi interpreti.
Le pagelle
I Promossi
Conte: 8 Ha vinto contro il Milan, ha battuto Inter e Lazio fuori casa, ed ora rimedia un pareggio nella trasferta più ostica in questo scorcio di stagione, come dire, non siamo di fronte ad un allenatore "emergente" o fortunato, ma ad un allenatore che ha dato un gioco ma soprattutto una anima ad una squadra che proveniva da due stagioni deludenti. Dimostra duttilità nella scelta del modulo di gioco, sa leggere l'andamento della gara, e soprattutto non si fa prendere dal panico se le cose si mettono male. Un altro al suo posto, con una situazione di doppio svantaggio al riposo, avrebbe operato almeno un cambio affrettato, e rimescolato le carte; lui invece ha insistito sulla stessa squadra, semmai disponendola in campo con qualche variante, rivelatasi azzeccata.
Pepe: 7,5 Ormai le sue prestazioni elevate non fanno più notizia.
Estigarribia: 7 Dopo gli incoraggianti segnali mostrati nei pochi spezzoni di gara in cui è stato schierato, adesso abbiamo la conferma di avere in organico un giocatore di ottima tecnica, diligente tatticamente, e soprattutto grande combattente in campo. Il gol ne premia la prestazione.
Vucinic: 7 Il voto soprattutto per la ripresa gigantesca che ha disputato, dopo un primo tempo nel quale era stato più che in ombra, poco assistito dai compagni. Discontinuo quanto si voglia definire, ma ha davvero le caratteristiche del fuoriclasse, diventa immarcabile, imprevedibile, e le sue giocate non sono mai fini a sè stesse.
Per il resto, la solita menzione (non è una novità) per Matri, che se ha la palla giusta non la fallisce; per Barzagli, certamente il migliore della retroguardia anche stavolta, e Per Lichtsteiner, ancora una volta uscito senza fiato dal campo dopo avere lavorato in maniera ottimale nella fascia sia in fase di copertura che a sostegno delle azioni d'attacco.
I rimandati
Pirlo: 5,5 Penso sia la prima volta stagionale in cui la sua prestazione possa ritenersi insufficiente. Soprattutto nel primo tempo, l'episodio del rigore lo avrà certamente innervosito, per non tacere del ginocchio ancora non al meglio. Ripresa più diligente, ma abbiamo visto ben altro.
Sotto processo
Bonucci: 4,5 Quando si beccano tre reti tutte da azioni nella zona di sua pertinenza, è evidente che qualcosa non ha funzionato in lui, più che nel reparto difensivo: nella prima non ha ben anticipato Maggio, consentendogli un assist per il liberissimo Hamsik; nella seconda, sfortuna nel rimpallo, ma forse non ben posizionato; nella terza è decisamente da dilettante il modo come si è fatto sorprendere da un cross senza pretese. Io ritengo che il giocatore abbia margini di crescita e di miglioramento, a patto che recuperi l'umiltà mostrata nelle prime gare stagionali da titolare, da ultimo mi pare sia tornato con la presunzione delle stagioni scorse.
Infine due paroline credo vadano spese sulla direzione di gara. Che Tagliavento, come impone il clichè del "nuovo calcio pulito", si sforzi di mostrarsi emulo di Kollina e dunque ostile ai colori bianconeri, è cosa risaputa; che se può, trova il modo sempre di concederci un rigore contro (c'era, ma al solito Lavezzi vola appena sente un contatto in area di rigore); ma quello che nella direzione di gara di ieri sera ho trovato decisamente discutibile è il modo scientifico di non concederci nessun calcio di punizione nella tre quarti napoletana, mentre al contrario, ha sanzionato sempre i contrasti di gioco a ridosso dell'area di rigore bianconera, a favore dei partenopei, specie nel finale di gara. Come dire, abbiamo attaccanti che non subiscono mai falli di gioco, specie vicino l'area di rigore avversaria.
La sentenza
Dal mio punto di vista, le gare contro il Napoli stanno diventando un pò la cartina al tornasole dell'andamento stagionale dei bianconeri, nel senso che più del risultato, è il modo come si sviluppa la partita di per sè a delineare quella che sarà l'annata bianconera. Invero la Juventus aveva una serie nera di quattro sconfitte consecutive al San Paolo, maturate però in maniera diversa, le prime due dovute più a situazioni, diciamo così, sfavorevoli, ma senza potersi rimproverare molto alla squadra, mentre le ultime due erano maturate in maniera alquanto indecorosa per i colori bianconeri. E credo che a molti saranno riapparsi gli spettri recenti dopo un primo tempo iniziato bene ma finito con un passivo che andava oltre i demeriti dei bianconeri. I secondi 45' ci hanno restituito la Juventus che da anni sognavamo e non vedevamo più, squadra che non si arrende, che se la gioca sempre contro chiunque, che non si lascia intimorire dall'ambiente e dal resto, e che riesce a giocare anche bene in condizioni non ottimali di formazione. L'assenza di Marchisio si è sentita, idem il rendimento non brillante dell'acciaccato Pirlo, mentre dall'altro lato l'assenza di Cavani, quest'anno in calo rispetto alla scorsa stagione, è stato ben assorbito grazie alla prestazione notevole di Pandev, resuscitato appositamente contro i bianconeri. Aggiungiamoci pure qualche ruggine derivante dal sospetto rinvio della gara ad inizio mese, o l'accoglienza a suon di pietre ed oggetti vari lanciati contro il pullman bianconero, e mi pare evidente che il clima non era certo quello che poteva far presagire cose positive per i colori bianconeri. Ma in questo contesto che emerge lo spirito di una grande squadra, e questa Juve, comunque finirà la stagione, mostra di essere già grande quantomeno sul piano del carattere. E dico questo a prescindere dal risultato finale, dato che non conta a mio modo di vedere, in gare ostiche come queste, essendo più importante COME si ottiene quel risultato. Una squadra che per ben due volte si trova in doppio svantaggio, e soprattutto subisce la terza rete proprio nel momento migliore, a circa venti minuti dalla fine, poteva pure demoralizzarsi e vanificare il tentativo di rimonta, questo non è accaduto, ed è la nota più saliente della prestazione della squadra. Ha un bel dire Mazzarri, a fine gara, lamentandosi della stanchezza accumulata: semmai era la Juventus scesa in campo praticamente con 10/11 della squadra di sabato scorso, mentre il Napoli aveva operato un turn over maggiore sabato a Bergamo. Il campo ha detto ben altro, non è stato affatto un problema di calo fisico, ma di contromisure che il tecnico napoletano non ha saputo prendere al momento opportuno, perdendo dunque nettamente il confronto con il nostro quasi esordiente allenatore in serie A: non è stato, in altri termini, demerito del Napoli, ma merito della Juventus la rimonta, perchè costruita oltre che con il carattere, con il gioco, i gol di Estigarribia e di Pepe, pur se con un fortuito rimpallo il secondo, sono frutto di azioni di gioco ben costruite, la prima più manovrata, la seconda percussione irresistibile del nostro attaccante. Ora sappiamo definitivamente che quest'anno la Juventus potrà recitare la sua parte da protagonista in campionato, a patto che continui con questa mentalità e non abbassi la guardia; sappiamo che qualche oggetto misterioso del mercato, tipo Estigarribia, non è una meteora ma un giocatore che potrà essere molto utile durante la stagione, e dunque non è da escludere che chi finora è stato in ombra o ai margini della squadra, non possa avere le stesse occasioni di mettersi in mostra e rivelarsi utile. Poi, a fine stagione tireremo le somme. Chiudo infine con una "mezza postilla". A fine gara, intervistato da Sky, il cinepanettonaro De Laurentiis, ha sostenuto la singolare tesi che a suo giudizio la gara è finita in realtà 4 - 3, indirettamente lamentandosi per la ripetizione del rigore, poi fallito da Hamsik. Mi rendo conto che il rosicone presidente del Napoli non ha ben digerito il fatto che il suo Napoli, dopo un "rinvio sospetto", che ha consentito il recupero di giocatori acciaccati, al termine di una gara arbitrata da uno che non ci ha concesso una punizione nella trequarti napoletana, con quarto uomo quel Bergonzi protagonista di una famigerata gara al San Paolo. Ma in fondo ha detto una verità, la gara è finita 4 - 3, dato che il gol più bello vistosi ieri sera, è stato realizzato da Matri, peccato che l'assistente di linea ha giudicato l'attaccante bianconero in fuorigioco. Ah, questi regolamenti, dovremo chiedere una deroga quando i rigori li batte il Napoli, per accontentare il nostro "scemo del turno infrasettimanale"!
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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