Si ritorna alla vittoria, sofferta, stentata, contro l’ultima della classe, ma non ultima almeno sul piano della qualità del gioco.
E’ un brodino che serve per tamponare i problemi di organico e, direi pure, di condizione atletica della squadra, tornata dalle vacanze natalizie in condizioni davvero precarie; ma di questo periodo, e dopo le due legnate pesanti subite ad inizio anno, i tre punti contro il Bari sono davvero grasso che cola.
Anche perché le altre, esclusa l’Inter e la Roma (avrò modo di parlarne oltre) non è che stiano facendo sfracelli, e dunque, nonostante il doppio passo falso della scorsa settimana, la Juventus è in piena corsa per i posti di vertice, naturalmente a patto di recuperare interamente gli infortunati, inserire la pedina o le pedine giuste nell’organico, sfruttando il mercato di gennaio: come dire, squadroni galattici ed insormontabili non se ne vedono in questo modesto campionato, e dunque tutto è ancora possibile.
La partita alla lavagna
Squadre con moduli speculari, 4 – 4 – 2, bianconeri con Sorensen e Traore esterni difensivi, Sissoko centrale di centrocampo in coppia con Aquilani, e l’esordiente Giannetti prima punta; Bari con Romero ed Alvarez esterni di centrocampo, e in attacco Rudolf preferito ad Okaka.
Poco da dire sul primo tempo, decisamente noioso, pochissimi spunti di rilievo e Juventus insidiosa solo su palle inattive, e sempre con Del Piero; Bari molto accorto in copertura, ma con gli esterni rapidi, nel chiaro intendo di sorprendere in velocità la retroguardia juventina.
Il gol del vantaggio bianconero arriva quando ormai le squadre sembravano avviate agli spogliatoi con il risultato in bianco, magistrale punizione di Del Piero, che sorprende Gillet, complice una barriera piazzata malissimo.
Anche la ripresa parte con gli stessi bassi ritmi del primo tempo, Juventus che manovra senza grande costrutto, Krasic poco servito, Pepe ancor meno, e dunque scarsa incisività delle azioni d’attacco; gli ospiti invece colpiscono a prima vera azione offensiva della ripresa, solito spunto di Alvarez sulla fascia e passaggio indietro in area al liberissimo Rudolf che batte Buffon, con la difesa bianconera ferma.
Le cose cambiano con l’ingresso di Martinez al posto di Giannetti, l’uruguayano, molto più mobile, diventa punto di riferimento delle manovre offensive bianconere, dialoga di più con Del Piero, e i risultati si vedono: finalmente azioni sulle fasce, Aquilani abile a smistare gioco, e Juve vicina al vantaggio in un paio di occasioni, trovando il meritato vantaggio con Aquilani, botta dal limite a fil di palo, su corta respinta di un difensore barese.
Gli ospiti riprovano a riacciuffare il pareggio, ma il finale vede una difesa bianconera più attenta e Buffon non rischiare nulla.
Pagelle:
I Promossi
Del Piero: 7
E’ stato il protagonista principale della vittoria, soprattutto nel primo tempo, quando la squadra davvero si mostrava priva di idee e di spunti validi. E, ripeto, che sia lui il migliore in campo, appare come una notizia per certi aspetti inquietante, significa che questa squadra fatica a trovare un vero “leader” in grado di sostituirsi al capitano, sia per l’avvenire, sia soprattutto quando ci sono momenti difficili per la squadra. Dunque ringraziamo le sue attuali condizioni atletiche, il suo spirito da vero capitano che si carica sulle spalle la squadra nei momenti difficili, sperando che gli altri comincino a seguirne l’esempio.
Aquilani: 6,5
Si vede che gli stanno mancando Felipe Melo a centrocampo e soprattutto Quagliarella in avanti, ossia la punta che, con i suoi movimenti, gli consenta di verticalizzare o di cambiare gioco quando occorre. Non a caso, dopo un primo tempo abulico, con l’ingresso di Martinez e dunque una punta che facesse più movimento, si è rivisto il giocatore convincente del periodo precedente, ed il gol che ne cesella la prestazione.
Martinez: 6,5
E’ l’oggetto misterioso della campagna acquisti estiva, soprattutto per la sfortuna che l’ha bersagliato, anche se, nei pochi momenti in cui ha potuto giocare, ha sempre recitato egregiamente la sua parte. Ma è un giocatore tecnicamente valido, tatticamente intelligente, che si muove, che dialoga, e che se necessario sa anche liberarsi al tiro con buona abilità. Speriamo che si sia liberato dal malocchio.
Per il resto, non mi sentirei di “bocciare” altri sul piano individuale, semmai è mancata la coralità del gioco, specie nel primo tempo. Bene Sissoko, almeno per il numero di palloni recuperati, anche se il gol barese è in parte dovuto ad un suo ritardo di chiusura su Rudolf; direi sufficiente pure Sorensen, almeno nel primo tempo, mentre nella ripresa, già ammonito, ha sofferto le accelerazioni di Alvarez; Traore con alti e bassi, sembra avere buoni numeri, ma anche ancora non ben inserito in squadra.
I rimandati
Krasic: 5,5
Forse perché da lui uno si aspetta sempre giocate mirabolanti e progressioni devastanti, quando rimane praticamente fuori dal gioco per un’ora e passa, la cosa si nota in maniera vistosa e lascia davvero a bocca asciutta. Certo, nel finale ha avuto un paio di spunti dei suoi, ma penso che stia risentendo del fatto che da oltre un anno non si ferma, tra campionato russo e mondiali, dovrebbe rifiatare un po’, ma con l’emergenza che c’è effettivamente è difficile fare a meno di lui.
Pepe: 5,5
Dopo un filotto di prestazioni di ottimo livello, doveva toccare pure a lui il momento di appannamento. Diciamo che è stato più utile in fase di copertura che non in fase offensiva, pochissime volte ha puntato gli avversari e crossato decentemente in area.
Giannetti: 5
Non vuole essere questa una bocciatura del ragazzo, che sicuramente ha talento, come dimostra la prestazione con gol contro il Manchester City, ma solo una valutazione di un attaccante che, a mio giudizio, non sembra, almeno per ora, adatto al gioco di Del Neri. Che pretende attaccanti di altro tipo, o molto mobili, o vere torri d’area di rigore, mentre lui pare il classico “rapinatore” da area di rigore, dunque attaccante che partecipa poco alla manovra, ed ha quindi bisogno di stazionare in area, in attesa di sfruttare i palloni buoni o di giocare d’anticipo sui difensori avversari, e la gara di ieri, contro una squadra molto chiusa e attenta in difesa, non era l’occasione per mostrare queste sue doti.
La sentenza
Dicevo in apertura, questi tre punti, in questo periodo, sono grasso che cola per una Juve in fase di convalescenza.
Invero poche sono le note liete che provengono dalla gara, per certi aspetti non si è giocato meglio che a Napoli (dove la squadra almeno fino al raddoppio di Cavani era stata bene in partita e, diciamo così, sfortunata …), e forse in qualche fase della gara interna contro il Parma si era pure vista una manovra più convincente, salvo le amnesie del reparto difensivo.
Come dire, la squadra sembra tornata alla fase di inizio stagione, o, a tratti, sembra non avere superato i traumi della scorsa stagione, dato che, puntualmente, a prima azione seria degli avversari subisce reti, o comunque, pur in vantaggio, non riesce a tenere a lungo il vantaggio conseguito.
E sembra risentire, più del dovuto, le gravi assenze di Quagliarella (purtroppo quasi definitiva per questa stagione) e Felipe Melo (che comunque rientrerà contro l’Udinese), oltre al fatto che, visti gli infortuni in serie degli attaccanti, di fatto non ha un reparto offensivo in alternativa da poter schierare, dovendosi sperare solo su Del Piero e su qualche primavera.
Potrebbe pure supplire Martinez, ma non è comunque una prima punta, può solo adattarsi e magari essere utile ad un certo tipo di manovra con palla a terra, triangolazioni rapide e spazi da aprire ai centrocampisti, ma non credo sia la soluzione migliore.
Insomma, ci manca sicuramente un attaccante che sia prima punta, che possa fungere da terminale offensivo al gioco della squadra, in appoggio al quale possano operare, a seconda delle situazioni, o Del Piero, o il rientrante Iaquinta, o lo stesso Martinez.
E credo che occorre fare attenzione anche al problema dell’esterno difensivo destro, dato che, almeno sul lato sinistro, Grosso ha assicurato un rendimento dignitoso, fra poco rientrerà De Ceglie (sperando ritorni alle condizioni di inizio stagione), e lo stesso Traore non credo sia da bollare definitivamente come giocatore non utile alla causa.
Il problema è che Grygera, che pure aveva iniziato bene, non sembra più in condizione accettabile, Motta non ha mai veramente convinto e Sorensen, esterno adattato, va bene in marcatura tradizionale, meno quando c’è da correre o marcare avversari sguscianti che partono da lontano.
Sono queste le vere emergenze della squadra, e se non si trovano immediatamente i giusti innesti, si rischia di compromettere definitivamente il percorso stagionale, tenuto conto che le prossime trasferte saranno Genova, sponda doriana, Palermo e Cagliari, come dire tre squadre molto ma molto ostiche da affrontare sui loro campi.
Le mie postille:
1 – Sky … fo!
Nel campionato più modesto degli ultimi anni, dove alcune squadre sembrano dover avere il posto riservato tra le prime quattro per virtù … divine (leggasi, grossi interessi economici e politici), dopo la ormai conclamata faziosità di Raiset e Mediaset, si sta aggiungendo a questo andazzo pure Sky.
Non che in passato sia stata tanto diversa, diciamo che ha sempre avuto un occhio più “attento” a danno della Juventus e più “distratto” a danno (o a favore se preferite), di altre, ma da ultimo davvero rasenta l’insopportabilità, sia come cronache e commenti, a cominciare dal nostro ex Mauro Massimo, che di questo passo rischia di soppiantare pure Boniek per faziosità antijuventina, e a proseguire nel duo milanista rancoroso Boban – Panucci (faziosi al limite della vera e propria delinquenza informativa); ma soprattutto l’insopportabilità sta nel servilismo che mostrano verso le altre.
I gol del Milan in fuorigioco, di gare precedenti? Esempio di “fuorigioco da moviola”, dunque poco visibile dal vivo ed errore da comprendere. Idem quelli dell’Inter, anzi, qualcuno addirittura avrebbe voluto “ridurre” il piedino di Stankovic, per sostenere una originale tesi che non poteva essere ritenuto fuorigioco quello del serbo contro il Bologna.
Ancor peggio quando la beneficiata è la A.S. Unicredit Roma, che mi pare ormai avviata ad essere una delle prime tre della classifica, e non certo per meriti sul campo.
Secondo voi, se la Juventus, dopo avere vinto qualche turno addietro, con tre reti fasulle, dopo avere vinto altre gare importanti per errori arbitrali, e pareggiato fortunosamente altre ancora per decisioni arbitrali discutibili, avesse vinto ieri con un gol viziato da ben tre irregolarità (un mani e un doppio fuorigioco di fila), cosa si sarebbe scatenato, visto il plotone di esecuzione dei commentatori composto da Caressa, Bergomi, Sconcerti, Mauro, Boban, Panucci, Marchegiani e compagnia cantante?
Io credo l’esatto contrario degli elogi ascoltati ieri verso Ranieri e la Roma, che ha vinto, a sentire lor signori, per il grande orgoglio ed il grande impegno, oltre alla classe dei suoi giocatori (così testualmente, parola più, parola meno, il signor Mauro Massimo).
E noi abbonati paghiamo …
2 – Juventus – Parma reprise.
Di De Marco e delle sue imprese dell’Epifania, ho già avuto modo di parlare.
Ma voglio segnalare questa mail inviatami da un lettore, che era allo stadio in quella infausta giornata:
“ …volevo solo un chiarimento sul gol, giustamente, annullato a Chiellini e cioè: chi lo ha annullato?
Ero allo stadio e quando la palla è entrata il guardalinee è corso a centro campo e pure l'arbitro con il braccio ha indicato il centro del campo, come se fosse un gol normale.
dopo qualche secondo, invece, l'arbitro è corso sulla linea di porta ed ha indicato il fallo.
non so se dalla TV si sia capito qualcosa o se l'abbiano spiegato. sta di fatto che allo stadio è stato tutto poco chiaro.
Che sia per l'ennesima volta intervenuto il quarto uomo come già fece quando entrò fino a centro campo per far espellere Zebina in Juve-Rimini del 2007?
Saremmo di fronte ad un gol (da annullare) ma ingiustamente annullato ...”
Che dire?
In effetti, visto in tv, come tanti, pure io ho avuto la sensazione che i giocatori della Juventus abbiano prima guardato l’arbitro, e poi esultato al gol, salvo poi rimanere con l’esultanza strozzata.
Meno male però: noi non abbiamo il “lodo Alfano calcistico”, se quel gol fosse stato convalidato e la partita avesse preso una piega diversa (e magari adesso saremmo secondi in classifica), chissà quali linciaggi si sarebbero scatenati.
E dico questo mentre seguo su Telelombardia – Antenna 3, un paio di ciarlatani televisivi stanno rompendo le scatole cercando di dimostrare l’ennesimo tentativo di simulazione di Krasic.
Mi riferisco alla coppia Bonfrisco – Ravezzani …
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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Juve 2024-2025
