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Classifica campionato di Serie A
Squadra Pti Squadra Pti
Inter 76 Torino 41
Milan 62 Genoa 34
JUVENTUS 59 Lecce 28
Bologna 54 Udinese 27
Roma 51 Cagliari 26
Atalanta 47 Verona 26
Napoli 45 Empoli 25
Fiorentina 43 Frosinone 24
Lazio 43 Sassuolo 23
Monza 42 Salernitana 14
Classifica completa, risultati, calendario
Le prossime gare in calendario
Data/Ora Cmp Partita
30.03 18:00 A Lazio-Juventus
02.04 21:00 Ita Juventus-Lazio
07.04 20:45 A Juve-Fiorentina
13.04 18:00 A Torino-Juventus
19.04 20:45 A Cagliari-Juventus
23.04 21:00 Ita Lazio-Juventus
28.04 15:00 A Juventus-Milan
05.05 15:00 A Roma-Juventus
12.05 15:00 A Juve-Salernitana
19.05 15:00 A Bologna-Juventus
Calendario completo
Tutte le partite ufficiali della stagione
G. Pti Vit Par Sco Fat Sub  
17 38 11 5 1 32 11 C
14 27 8 3 3 22 13 F
0 0 0 0 0 0 0 N
31 65 19 8 4 54 24 T
Ultime 10 gare ufficiali
Data Cmp Partita Ris
16.01 A Juventus-Sassuolo 3-0
21.01 A Lecce-Juventus 0-3
27.01 A Juventus-Empoli 1-1
04.02 A Inter-Juventus 1-0
12.02 A Juventus-Udinese 0-1
17.02 A Verona-Juventus 2-2
25.02 A Juventus-Frosinone 3-2
03.03 A Napoli-Juventus 2-1
10.03 A Juventus-Atalanta 2-2
17.03 A Juventus-Genoa 0-0
Punti 13 - Vinte 3 - Pari 4 - Perse 3
Gol fatti 15 - Gol subiti 11 - Vedi tabellini
Tutte le partite ufficiali della stagione
M Giocatore Pre Min Pan Gol
5 Locatelli M. 30 2459 2 1
3 Bremer 29 2604 1 2
16 McKennie 28 2291 3 -
27 Cambiaso 28 1867 8 3
14 Milik 1 28 880 20 6
1 Szczesny 27 2430 2 -22
4 Gatti F. 27 2236 5 3
9 Vlahovic 1 27 1814 7 15
11 Kostic 26 1669 8 -
22 Weah 26 981 17 1
7 Chiesa 25 1651 6 7
25 Rabiot 24 2041 1 4
6 Danilo 23 1911 3 1
20 Miretti 22 1099 15 2
15 Yildiz 21 708 22 3
17 Iling-Junior 19 560 28 1
24 Rugani 15 1022 20 3
12 Alex Sandro 14 629 13 -
18 Kean 14 493 9 -
41 Nicolussi 8 283 28 -
21 Fagioli 6 341 5 -
36 Perin 4 360 22 -2
26 Alcaraz 4 176 4 -
47 Nonge 4 49 23 -
10 Pogba 2 52 3 -
13 Huijsen 1 12 16 -
45 Cerri L. 1 6 1 -
23 Pinsoglio 0 - 31 -
33 Djalò 0 - 7 -
38 Daffara 0 - 3 -
49 Scaglia S. 0 - 3 -
50 Hasa 0 - 2 -
30 Soulé 0 - 2 -
43 Crespi 0 - 1 -
2 De Sciglio 0 - 1 -
42 Garofani 0 - 1 -
40 Mancini 0 - 1 -
44 Muharemovic 0 - 1 -
28 Barrenechea 0 - - -
32 De Winter 0 - - -
26 Kaio Jorge 0 - - -
48 Mulazzi G. 0 - - -
Contributo reparti in fase realizzativa
Difesa 9 - Centrocampo 11 - Attacco 32
Altre statistiche
Giocatori utilizzati 27 (almeno 1 pres.)
Giocatori in gol 14 (51,85%)
Rigori segnati 4 - Sbagliati 2 - Parati 1
Ammonizioni 71 (19 giocatori)
Espulsioni 2 (2 giocatori)
Tutte le statistiche
La Juventus dal 1900 ad oggi
Gare ufficiali   Serie A
4.551 Giocate 3.067
2.496 (54,85%) Vittorie 1.691 (55,14%)
1.159 (25,47%) Pareggi 824 (26,87%)
896 (19,69%) Sconfitte 552 (18,00%)
8.152 Fatti 5.347
4.437 Subiti 2.895
C. Europee   Era 3 pti (uff.)
508 Giocate 1.529
279 (54,92%) Vittorie 915 (59,84%)
112 (22,05%) Pareggi 356 (23,28%)
117 (23,03%) Sconfitte 258 (16,87%)
864 Fatti 2.695
467 Subiti 1.356
Tutti i numeri della Juventus
Top 10 - All Time (gare ufficiali)
Presenze Gol fatti
705 Del Piero 290 Del Piero
685 Buffon 179 Boniperti G.
561 Chiellini 178 Bettega R.
552 Scirea 171 Trezeguet
528 Furino 167 Sivori
502 Bonucci 158 Borel F.
482 Bettega R. 130 Anastasi
476 Zoff 124 Hansen J.
459 Boniperti G. 115 Baggio R.
450 Salvadore 115 Dybala
Classifiche complete
Top 10 - Rosa attuale (gare ufficiali)
Presenze Gol fatti
323 Alex Sandro 38 Vlahovic
244 Szczesny 34 Pogba
201 Rabiot 29 Chiesa
190 Pogba 22 Kean
186 Danilo 21 Rabiot
145 Rugani 15 Alex Sandro
124 McKennie 15 Milik
122 Locatelli M. 13 McKennie
119 Chiesa 11 Rugani
117 Kean 9 Danilo
Classifiche complete
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Pubblicato il 22.10.2010

Giampietro Marchetti

di Bidescu
Gianpietro Marchetti, bresciano, vive nella Juventus un periodo di successi, emblematico momento di passaggio tra i più significativi della recente storia bianconera; il suo arrivo nella stagione 1969/70, infatti, precede di un anno quello degli altri grandi protagonisti dei rinnovamento juventino e si inserisce dunque a cavallo di due ere.

Il suo esordio, il 16 novembre 1969, avviene in una Juventus in crisi di fiducia e, per di più, priva di parecchi titolari; la squadra bianconera è attesa da una durissima trasferta sul campo della capolista, il grande Cagliari di Scopigno e Gigi Riva. Rabitti, l’allenatore delle giovanili bianconere promosso al timone della prima squadra dopo l’esonero di Carniglia, non ha scelta e concede piena fiducia ai giovani. Per due di loro si tratta di esordio assoluto in bianconero. Sono Antonello Cuccureddu e, appunto, Marchetti. Vale la pena di ricordare la formazione di quel giorno, scesa allo stadio “Amsicora” con il disperato obiettivo di strappare un risultato utile. In porta Tancredi; terzini Salvadore e Furino; in mediana Marchetti, Morini e Castano; in avanti Leonardi, Del Sol, Haller, Cuccureddu e Favalli. Una partita memorabile che segna la svolta della fin lì grigia stagione bianconera; sotto di un goal segnato da Domenghini, all’inizio della ripresa, la Juventus riesce a pareggiare in extremis, grazie ad una gran legnata da fuori area di Cuccureddu da Alghero, eroe della giornata. Gli elogi, gli applausi e le interviste vanno tutte al tamburino sardo, giustamente; peccato, però, che in pochi si ricordino di Marchetti, che ha fatto la sua parte con estrema diligenza, meritandosi i complimenti speciali dell’allenatore.

Fortunato per il positivo debutto, nel giorno del rilancio, Marchetti ha, però, la sfortuna di ritrovare in Cuccureddu, un concorrente alla maglia di titolare, nell’unico ruolo disponibile, quello di mediano. Con Cuccureddu in campo e Marchetti in panchina e più spesso in tribuna, il campionato continua, all’insegna di una Juventus tornata protagonista e più che mai in lizza, assieme al Cagliari ed all’Inter, per la conquista dello scudetto. Marchetti trova nuovamente spazio e gloria contro la Lazio ed il Brescia, in dicembre; contro il Verona si segnala, nella giornata del gran rilancio di Anastasi in veste di cannoniere, come marcatore energico e tempestivo. Poi, dopo una lunga assenza, rientra in squadra contro il Brescia, in aprile, ma è sfortunatissimo: all’inizio della ripresa sì infortuna seriamente e chiude, in questo modo, la stagione.

La vera carriera bianconera di Gianpietro deve, quindi, ancora iniziare. Nell’estate del 1970, alle molte partenze si contrappongano arrivi importanti; talenti giovani e giovanissimi, chiamati a costituire una formazione in grado di durare a lungo ai vertici dei valori nazionali. Marchetti, confermatissimo, trova subito spazio, sfruttando al meglio le sue doti di jolly, utilizzabile tanto in difesa quanto a sostegno del centrocampo.

A Catania, nella partita inaugurale del torneo, Armando Picchi, nuovo “mister” bianconero, lo schiera mezzala e, con la maglia numero dieci, gioca le prime gare della stagione. Successivamente, retrocede a mediano prima ed a terzino poi, trovando con il numero tre ed in tandem con Luciano Spinosi, la sua definitiva e completa valorizzazione. La stagione bianconera conosce progressive affermazioni man mano che i giovani trovano amalgama e convinzione nei propri mezzi. Da una ibrida posizione di centro classifica, la Juventus risale pian piano la graduatoria, diventando l’immediata inseguitrice alle milanesi ed al Napoli. Marchetti, sin qui diligente comprimario ed ottimo marcatore, diventa protagonista anche in zona-goal, segnando reti decisive al Vicenza in trasferta ed all’Inter, prossima a laurearsi campione, al “Comunale”. In entrambi i casi, il terzino realizza con perentorie conclusioni dalla distanza, rivelando una potenza di tiro e una precisione davvero notevoli.

Termina la stagione con un bottino niente male, 23 presenze in campionato e due goals, oltre ad una manciata di gettoni in Coppa delle Fiere ed in Coppa Italia. Le prime, sostanziose conquiste sono alle porte.

La stagione 1971/72 è quella dei ricordi più lieti, delle soddisfazioni più attese e sofferte. Vycpalek allenatore, Carmignani portiere è l’unica novità di rilievo di un organico confermatissimo e motivatissimo. La zazzera bionda di Marchetti cresce come i sogni dei tifosi; si fa festa a Villar Perosa al raduno, per la squadra nuova del campionato, cui tutti guardano con rispetto, se non con paura. La Juventus inizia alla grande ed è subito spettacolo di folla e di goals: il Catanzaro è travolto da una girandola di reti, Bettega-Anastasi è tandem già leggendario, si assaporano entusiasmi nuovi cioè antichi. Carmignani, Spinosi e Marchetti è il trio difensivo, giovane ma tenace, magari qualche volta distratto, ma tremendamente forte e ben amalgamato. Le incursioni di Marchetti, sulla fascia sinistra, anticipano concezioni affatto moderne, si interscambiano i ruoli di marcatore e di cursore fluidificante, nasce il monumentale Furino. Gianpietro merita tutti gli elogi, il suo rendimento è continuo, diventa è una garanzia. La partita in cui molto del destino della Juventus si decide, lo vede tra i protagonisti principali. È una buia e piovosissima domenica di marzo, si gioca Juventus-Bologna in un “Comunale” intristito dalla poca luce e dal molto fango. Si combatte come alla guerra, in trincee che sono poi le aree di rigore. La squadra emiliana gioca una grandissima partita ed imbriglia la Juventus nei suoi stessi schemi, prigioniera di un terreno infame che non da spazio alla poesia dei suoi solisti. Segna proprio la squadra felsinea, con quel furetto anziano di nome Perani e questo complica tremendamente tutto. Poi, a metà ripresa, pareggia in una mischia furibonda “Pietruzzo” Anastasi, ma non basta, non basta proprio. Ci vogliono i due punti, Milan, Torino e Cagliari incombono in classifica e stanno vincendo le loro partite. Nella battaglia sempre più dura si vede ad un certo punto fiondare dalla distanza uno che, coperto com’è dal fango, si riconosce a mala pena. Marchetti trova, non si sa come, lo spiraglio tra una ventina di gambe e segna il goal più importante e drammatico del campionato. La Juventus vince, perderà il derby, ma saprà poi rimettersi in carreggiata taglierà il traguardo per prima, con una lunghezza su Torino, Milan e Cagliari. 29 presenze per Marchetti, ormai perno della squadra e compagno inseparabile di linea con Spinosi il “romanaccio”. La Nazionale che va a giugno nei Balcani darà spazio e gloria ad entrambi. La maglia azzurra è il premio giusto, strameritato, per un ragazzo al termine della sua stagione più bella.

Non cambia molto per la stagione 1972/73, ma quel poco è importante: arriva Zoff, e la terna difensiva, tutta da nazionale, diventa Zoff, Spinosi e Marchetti. Ed arriva Altafini, un pezzo di leggenda del pallone con ancora tanti goals da segnare. Per Marchettì è una altra stagione esaltante, con un avvio non eccezionale ed un pronto inseguimento coronato dal più clamoroso dei successi. Tra l’altro, è la stagione che consente a Zoff di stabilire un nuovo, prestigioso record di imbattibilità in campionato, con ben 904 minuti senza subire reti: merito del portierone, naturalmente, ma anche dei compagni della difesa, Marchetti non in secondo luogo.

A 24 anni, Gianpietro è un giocatore completo, agonisticamente sempre su livelli eccellenti ed in grado di recitare un ruolo di primo piano anche in fase di impostazione del gioco. A “San Siro”, contro il Milan, Marchetti torna al goal in modo a dir poco clamoroso, con una sventola da posizione impossibile che non lascia scampo al portiere rossonero e consente alla Juventus di lasciare imbattuta la roccaforte milanista. Nel finale di stagione, poi, in una squadra arrembante alla ricerca del primo posto, il dinamismo e la grinta di Marchetti si rivelano determinanti. A Bergamo, segna la rete della sicurezza per la squadra bianconera, che, approfittando del pareggio dei Milan a Torino con i granata, rosicchia un punto prezioso alla rivale.

Sette giorni più tardi, a Torino, lo stesso Marchetti segna all’Inter la prima rete, poi raddoppiata da Altafini, ipotecando un successo prezioso e bene augurante in vista dell’ultima decisiva partita, a Roma contro i giallorossi. Superfluo ricordare l’esaltante vittoria, con relativo sorpasso-scudetto ai danni del Milan. Per Marchetti, le cifre dicono quasi tutto: è stato presente 28 volte su 30, segnando tre goal. È un’altra annata da incorniciare.

Purtroppo, la stagione successiva non consente al terzino di ripetersi sui suoi livelli ormai abituali. Qualche infortunio, qualche partita giocata non al meglio della condizione e la concorrenza di altri giovani di valore, come Longobucco, Gentile e lo stesso Cuccureddu, talora utilizzato da terzino, riducono le apparizioni e quindi il contributo di Gianpietro alla causa juventina. La Juventus, per di più, inciampa spesso in ostacoli non insormontabili ed alla fine della stagione, chiusa comunque al secondo posto, molte novità sono nell’aria. Marchetti è tra i partenti. È un commiato triste, ma la legge del calcio è ferrea e soggiacervi è inevitabile. Dopo cinque stagioni, Marchetti merita di diritto un posto di primo piano nella galleria dei personaggi che hanno fatto grande e talora grandissima la Juventus dei primi anni settanta.

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