 Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
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23 |
44 |
12 |
8 |
3 |
37 |
20 |
C |
19 |
30 |
7 |
9 |
3 |
26 |
20 |
F |
1 |
0 |
0 |
0 |
1 |
1 |
2 |
N |
43 |
74 |
19 |
17 |
7 |
64 |
42 |
T |
 La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.606 |
Giocate |
3.106 |
2.519 (54,69%) |
Vittorie |
1.707 (54,96%) |
1.182 (25,66%) |
Pareggi |
843 (27,14%) |
905 (19,65%) |
Sconfitte |
556 (17,90%) |
8.230 |
Fatti |
5.403 |
4.489 |
Subiti |
2.931 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
518 |
Giocate |
1.584 |
283 (54,63%) |
Vittorie |
938 (59,22%) |
115 (22,20%) |
Pareggi |
379 (23,93%) |
120 (23,17%) |
Sconfitte |
267 (16,86%) |
876 |
Fatti |
2.773 |
478 |
Subiti |
1.408 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 13.07.2010
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Giorgio Stivanello
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di Bidescu
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Nell’estate del 1956, la Juventus preleva dal Padova un’ala sinistra veloce e puntigliosa. Ha la pelle talmente scura che, se indossa un caffettano, lo si scambia per un tunisino che porta a spasso un branco di dromedari. Anche i capelli sono neri e perfino gli occhi, che fissano come setter smaniosi. Il suo nome è Giorgio Stivanello, “Stiva” per tutti. Nasce a Venezia il 13 luglio 1932. È un tipo gioviale, sorride spesso ed è dotato di una dialettica spigliata, simpatica; le parole gli scivolano sulla lingua che sembra impanata con sapone. La Juventus si sta ristrutturando dopo la grigia epoca dei “Puppanti”; Garzena, Colombo, Emoli, Stacchini, Leoncini, Mattrel e Vavassori devono crescere ancora un po’, mentre Nay, Oppezzo e Viola sono vicini alla pensione. Reggono alla grande Boniperti e Corradi, germogliano i virgulti ed i nuovi acquisti portano nomi celebri: Charles, Sivori e Nicolé. Il lavoro del dottor Umberto è eccellente; il gruppo si raduna attorno a Brocic, jugoslavo con capelli bianchi ed intelligenza viva. Il tecnico ha intuizioni rapide; quando vede Stivanello correre sul lungo linea e crossare con dosaggio euclideo, stabilisce che lo schema bianconero deve avere uno sbocco: la testa di “Long John”, che sbatterà la palla in rete oppure la smisterà sul sinistro luciferino di Omar. I palloni sono recuperati dalle retrovie e subito trasferiti al veneziano, il quale non ha indugi, corre sfiorando il lungo linea e da fondo campo fa suonare il mancino. La palla diventa un coriandolo che si deposita nel luogo richiesto da Brocic. “Stiva” è amico soprattutto di Omar Sivori, li unisce un legame spontaneo e sincero. Dividono serate in famiglia, passate al tavolo a giocare a poker e ramino insieme a Charles ed Emoli. Insieme danno vita a duetti interessanti sul campo, poiché Giorgio non avrà un piede sudamericano, ma la tecnica è tanto scarna quanto solida; difende molto bene il pallone ed anche il tiro è di buona efficacia. Quando saluta gli splendori di piazza San Carlo, la sede all’epoca è ubicata sopra il bar Torino, decide di avvicinarsi a Venezia e firma per il Lanerossi Vicenza. Dopo aver lucidato per l’ultima volta le scarpe si getta a capofitto sul lavoro. Le cifre: 93 presenze e 21 goals nei sei anni di permanenza in bianconero; dalla sua anche due scudetti ed una Coppa Italia.
http://ilpalloneracconta.blogspot.com/
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