Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
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9 |
16 |
4 |
4 |
1 |
12 |
5 |
C |
8 |
16 |
4 |
4 |
0 |
16 |
7 |
F |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
N |
17 |
32 |
8 |
8 |
1 |
28 |
12 |
T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.580 |
Giocate |
3.089 |
2.508 (54,76%) |
Vittorie |
1.699 (55,00%) |
1.173 (25,61%) |
Pareggi |
837 (27,10%) |
899 (19,63%) |
Sconfitte |
553 (17,90%) |
8.194 |
Fatti |
5.378 |
4.459 |
Subiti |
2.910 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
512 |
Giocate |
1.558 |
281 (54,88%) |
Vittorie |
927 (59,50%) |
113 (22,07%) |
Pareggi |
370 (23,75%) |
118 (23,05%) |
Sconfitte |
261 (16,75%) |
871 |
Fatti |
2.737 |
472 |
Subiti |
1.378 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 06.06.2010
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Jonathan Bachini
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di Bidescu
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Jonathan Bachini nasce a Livorno, il 5 giugno 1975. Esordisce nel 1994 in C1 con l’Alessandria, per arrivare in serie A con Udinese e Lecce, dove esordisce nel 1997; con la maglia bianconera friulana, Jonathan esplode definitivamente, segnalandosi come uno dei migliori esterni del campionato. Con le sue progressioni sulla fascia ed i cross pennellati, consente a Bierhoff prima e ad Amoroso poi di segnare parecchi goals. Ma Bachini riesce, soprattutto, a conquistare la stima di Dino Zoff, che lo fa esordire in Nazionale il 10 ottobre del 1998, contro la Svizzera. È inevitabile il trasferimento in una grande squadra e nell’estate del 1999 si trasferisce alla Juventus. «Il primo giorno da juventino è bellissimo. Essere qui per me significa realizzare un sogno, quello di giocare in un grande club che punta a vincere tutto». Lo avrebbe voluto anche Lippi all’Inter, ma lui sceglie la Juventus, che punta sulla linea verde per andare alla caccia di nuovi successi. E cosa sia la maglia bianconera glielo spiega proprio Franco Causio, che lo ha tenuto a battesimo ad Udine. «Il “Barone” mi ha parlato in termini entusiastici della Juventus, mi ha spiegato che indossare questa maglia è una cosa assolutamente speciale. Per questo, non voglio deludere la sua fiducia e quella dei dirigenti che mi hanno voluto a Torino. Qui hanno sempre giocato grandi ali destre, io voglio proseguire la tradizione». Bachini arriva a Torino per sostituire Angelo Di Livio, il “soldatino” per anni instancabile lavoratore del centrocampo juventino, passato alla Fiorentina. Un compito non facile quello che attende Jonathan. «Io sono pronto a battagliare per conquistarmi il posto», dichiara Bachini, «so che qui sarà molto più dura che ad Udine, so che dovrò sudare per conquistarmi un certo spazio, ma sono pronto a dar battaglia per meritarmi la fiducia di mister Ancelotti. Il mio obiettivo è diventare il Di Livio del duemila, metterei la firma per vincere nella Juventus quanto ha fatto lui». Bachini, invece, non convincerà mai appieno Ancelotti e, dopo solo due stagioni e solamente 32 presenze, verrà ceduto al Brescia. Probabilmente non aveva la forza mentale per giocare nella Juventus e naufragò, sbiadendo senza dare alcun segnale. Non si può neanche dire che la concorrenza a Torino fosse spietata; a sua discolpa bisogna notare che Ancelotti non ha mai amato il modulo 3-5-2, molto congeniale a Bachini e quindi, appena possibile, lo evitava. Purtroppo, Jonathan non aveva né le capacità difensive di un terzino né lo spunto dell'ala; era un giocatore curiosamente a metà e, non sapendosi riciclare come specialista, alla Juventus era completamente fuori luogo. Dopo un’infelice esperienza al Parma, nel 2001 torna al Brescia, Il 22 settembre 2004, viene trovato positivo ai metaboliti della cocaina e squalificato per nove mesi; la squalifica viene poi aumentata ad un anno dalla CAF. Nell’estate 2005 è ingaggiato dal Siena ma, il 4 dicembre 2005, viene trovato nuovamente positivo alla cocaina ed il Siena rescinde il contratto. Il 30 marzo 2006 viene squalificato a vita
http://ilpalloneracconta.blogspot.com/
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