Tutte le partite ufficiali della stagione |
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N |
23 |
42 |
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12 |
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39 |
17 |
T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.586 |
Giocate |
3.092 |
2.510 (54,73%) |
Vittorie |
1.699 (54,95%) |
1.177 (25,67%) |
Pareggi |
840 (27,17%) |
899 (19,60%) |
Sconfitte |
553 (17,88%) |
8.205 |
Fatti |
5.383 |
4.464 |
Subiti |
2.915 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
514 |
Giocate |
1.564 |
282 (54,86%) |
Vittorie |
929 (59,40%) |
114 (22,18%) |
Pareggi |
374 (23,91%) |
118 (22,96%) |
Sconfitte |
261 (16,69%) |
873 |
Fatti |
2.748 |
472 |
Subiti |
1.383 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 08.02.2010
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Livorno - Juventus 1 - 1 - L'ALBA NON SI VEDE ANCORA
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di Antonio La Rosa
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Secondo pareggio consecutivo della Juventus versione Zaccheroni, e problemi che rimangono ancora irrisolti, anzi che sembrano divenire cronici. Pareggio che per certi aspetti “premia” i bianconeri, quantomeno perché sono riusciti, una volta tanto, a rimontare un gol, preso come solito per una dormita difensiva dell’ormai recidivo reiterato specifico Fabio Grosso. E che per certi aspetti non pregiudica la corsa al piazzamento CL, vista la sconfitta del Napoli e il pareggio del Milan, a cui però fanno da contraltare i successi di Palermo e Sampdoria, adesso avanti in classifica, cosa che, se finisse adesso il campionato, avrebbe come conseguenza di rimanere fuori dall’Europa il prossimo anno. Visti i proclami estivi, questa eventualità sarebbe decisamente la disfatta definitiva di un nuovo corso che forse non è mai iniziato.
Aspetti positivi
Nessuno o quasi, tranne il fatto che una volta tanto la squadra è riuscita a rimontare, e per adesso questo passa il convento e questo dobbiamo accettare.
Aspetti negativi
Fermo restando che in questo momento il problema più grave appare quello della condizione atletica della squadra, oltre che della fragilità psicologica del gruppo, stavolta vorrei un po’ parlare di aspetti negativi di altro genere. Uno è l’arbitraggio di Brighi, che ormai rientra in quel clichè di pavidità cronica quando in campo scende la Juventus, conseguenza questa dell’effetto farsopoli. Invero, quando la squadra di casa commette 28 falli complessivi e quella bianconera ne commette solo 15 (lo score finale è questo), appare davvero strano che la squadra meno fallosa abbia avuto un espulso e due cartellini gialli, mentre la squadra che adotta la tattica del fallo sistematico (28 falli significano uno ogni due minuti di gioco effettivo circa, ossia un fallo ogni volta che la squadra avversaria entra in possesso di palla), abbia due soli ammoniti ed entrambi nella ripresa, uno dei quali non per gioco falloso. Ridicola l’espulsione di Felipe Melo, colpevole di essere stato praticamente travolto da un avversario in corsa, e non dico che ci fosse rigore su Diego, al 9’ della ripresa, ma pensando al rigore per svenimento di Taddei, oltre a quelli che abbiamo visto dare alle milanesi quest’anno, francamente era un rigore solare negato. Altro aspetto negativo, sta tornando il vittimismo antijuventino: nei commenti RAI mi risulta che è stata effettuata la solita moviola pilotata, sono riusciti a pescare una immagine secondo la quale Legrottaglie sarebbe stato in fuorigioco millimetrico, condito dal solito commento di un personaggio quale Serse Cosmi; inoltre, la solita interpellanza, stavolta di un senatore napoletano del PDL, che chiede a de Laurentiis di ritirare la squadra per protesta, dopo l’arbitraggio di Udinese – Napoli. Che c’entra la Juve, direte voi? Semplice, secondo questo senatore a costo dei contribuenti, dietro questo arbitraggio ci sarebbe la Juve … DIRIGENTI BIANCONERI VI VOLETE SVEGLIARE ANCHE SU QUESTO ARGOMENTO?
Sul podio
Legrottaglie Una delle pochissime note liete della serata. E’ sembrato l’unico veramente a suo agio nella difesa a tre, di fatto non ha sbagliato un intervento ed una uscita. Il gol nel finale di tempo ha tolto le castagne del fuoco ad una squadra in visibile affanno. Viste le ultime sortite di Cannavaro, forse è meglio giocare con lui centrale, non importa se a 3 o a 4, almeno la retroguardia sembra tenere un po’ meglio.
Per il resto pochissime prestazioni da segnalare: citerei Buffon, praticamente inoperoso ma pronto quando nel finale è stato chiamato in causa; e poi qualche sufficienza stiracchiata, Zebina, Chiellini (anche se un po’ in difficoltà a trovare le giuste misure con la difesa a 3) e, sul piano della buona volontà, De Ceglie.
Dietro la lavagna
Grosso Tanto per cambiare, ormai si sta abituando alla palma del peggiore in campo. La figuraccia sul gol di Filippini è prevalentemente sua. Non incide in attacco, non copre, si fa superare da pollo, come dire è sempre l’uomo in meno della squadra.
Del Piero Ribadisco ancora che ormai gioca da fermo, emblematica l’azione nella ripresa quando Caceres l’aveva imbeccato liberissimo in area e lui non è riuscito a scattare in tempo e a recuperare almeno per poter meglio crossare in area. E’ ormai giocatore da quarto d’ora finale, per il bene suo e della squadra.
Amauri Forse più attivo di gare precedenti, ma la conclusione a rete è ormai frase che ha dimenticato.
Tirando le somme
Ieri pomeriggio, su Juventus Channel, ho avuto modo di rivedere la gara che i bianconeri giocarono a settembre a Marassi contro il Genoa, ed il confronto tra questa gara e l’ennesima prestazione incolore dei bianconeri in questo periodo di stagione, è davvero impari. A Genova si vide una Juventus autorevole, compatta, che magari lasciava qualche buco agli avversari, tanto da subire due reti, una delle quali sugli sviluppi di una decisione arbitrale errata (per chi non lo ricorda, gol regolare annullato alla Juventus), ma anche di segnarne quattro regolari anche se due sole convalidate, ed una serie innumerevole di azioni di attacco e palle gol. A Livorno invece si è vista la solita Juve, che non crea gioco, che non tira in porta, che incassa gol a prima occasione, ed anzi per questa volta la squadra è riuscita a raddrizzare il risultato. Dunque un passo indietro rispetto alla domenica precedente, sul piano del gioco, ma forse mezzo passo in avanti con riferimento alla mentalità. Ma se facciamo il paragone con quella Juve di cui parlavo prima, ossia la Juve di Genova ad inizio stagione, sono stati compiuti chilometri di passi indietro, e non solo perché in questo momento mancano giocatori come Camoranesi e Iaquinta: manca del tutto la personalità di squadra e la condizione atletica, abbiamo una squadra che non corre, che non ci mette agonismo, che non aggredisce i portatori di palla avversari, eccettuato quel tanto vituperato Felipe Melo che magari sbaglierà a ripetizione, ma deve lavorare anche per quelli che fanno in campo da spettatori non paganti. Il timore è che la Juventus, purtroppo, stia facendo da cavia per la Nazionale di Lippi, non solo per certe scelte di mercato, soprattutto in difesa, ma soprattutto sul piano della preparazione, dato che è inconcepibile come mai una squadra che ad inizio stagione era pimpante ed in piena forma, da novembre abbia accusato un crollo fisico così evidente, quasi da sembrare adesso in fase di preparazione precampionato, quando i giocatori sono fortemente imballati dai carichi di lavoro. Come dire, se alcuni verso maggio – giugno, dovessero essere al top, la cosa sarebbe avvenuta a discapito della società che li paga, e non credo sia una cosa piacevole da vedersi e valutarsi, ossia gente pronta per il mondiale a costo di mandare alle ortiche la stagione della propria squadra di appartenenza. C’è però una altra notazione, non meno significativa, da evidenziare. Ad inizio stagione avevamo una squadra che lasciava occasioni agli avversari, e chi ricorda la gara di andata appunto con il Livorno, si ricorderà che proprio Candreva ci fece vedere i sorci verdi; ma nei rovesciamenti di fronte, la squadra attaccava con convinzione e creava pericoli su pericoli agli avversari, le occasioni arrivavano e i gol pure. Sabato sera, Amauri zero tiri in porta, Del Piero idem, qualche colpo di testa di difensori su palle inattive, una conclusione di Candreva non molto insidiosa, qualche tiraccio da fuori sempre di Candreva o di Diego: sono dati che fanno davvero impallidire e che non ammettono ulteriori commenti, come pure il fatto che il nostro migliore cannoniere, Trezeguet, fermo a sette marcature, è praticamente al pari con attaccanti di squadre che lottano per la salvezza (Tiribocchi, Martinez), o sotto addirittura (Maccarone), preceduto da almeno una dozzina di nomi di attaccanti di squadre più o meno di alta classifica. A Zaccheroni va dato atto di averci provato a cambiare qualcosa, ed in condizioni direi di assoluta emergenza, giocatori contati, e giocatori adattati, questo spiega il passo indietro sul piano del gioco; ma almeno qualcosa nella ripresa, almeno nei primi minuti, si è vista, e direi che anche la fase difensiva, eccettuato l’orrore in occasione del gol dei padroni di casa, è sembrata più convincente, fino a quando la squadra non è rimasta in 10. Ma a questo punto, visto che non c’è più nulla da perdere e tutto da guadagnare, credo sia inevitabile qualche scelta dolorosa, di accantonamento di alcuni senatori, a favore di forze fresche e motivate: del resto non credo che un attacco con i vari Giovinco, Paolucci ed Immobile, farebbe peggio di quanto vistosi a Livorno con Del Piero ed Amauri in campo. Infine, arrivano notizie di prestazioni esaltanti di Tiago in Spagna e Molinaro in Germania; Almiron è leader nel Bari. E c’è qualcuno che osa rimpiangere Ranieri, quello che questi giocatori li ebbe e che ebbe pure fretta di mandare Criscito e Palladino altrove …
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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