Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
|
9 |
16 |
4 |
4 |
1 |
12 |
5 |
C |
7 |
15 |
4 |
3 |
0 |
16 |
7 |
F |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
N |
16 |
31 |
8 |
7 |
1 |
28 |
12 |
T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.579 |
Giocate |
3.088 |
2.508 (54,77%) |
Vittorie |
1.699 (55,02%) |
1.172 (25,60%) |
Pareggi |
836 (27,07%) |
899 (19,63%) |
Sconfitte |
553 (17,91%) |
8.194 |
Fatti |
5.378 |
4.459 |
Subiti |
2.910 |
C. Europee |
|
Era 3 pti (uff.) |
512 |
Giocate |
1.557 |
281 (54,88%) |
Vittorie |
927 (59,54%) |
113 (22,07%) |
Pareggi |
369 (23,70%) |
118 (23,05%) |
Sconfitte |
261 (16,76%) |
871 |
Fatti |
2.737 |
472 |
Subiti |
1.378 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 21.09.2009
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Zoran Mirkovic
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di Bidescu
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Nasce a Belgrado il 21 settembre 1971. Difensore dotato di buone qualità tecniche, Zoran Mirkovic arriva in Italia nell'estate del 1996 acquistato dall' Atalanta di Mondonico, per rinforzare il reparto difensivo, indebolito dalla cessione di Montero alla Juventus. Il giocatore serbo disputa due ottime stagioni con la squadra orobica, schierato sia al centro della difesa sia come terzino di fascia. Nell’estate del 1998, Zoran segue le orme dello stesso Montero e lo raggiunge alla Juventus dopo aver disputo delle ottime partite con la Jugoslavia, ai Mondiali di Francia 1998. La sua prima stagione in bianconero è contraddistinta da buone prove, come quella allo stadio “Old Trafford” contro il Manchester United, in Champions League, terminata 1 a 1. In totale, le partite disputate saranno ventinove; segna anche una rete, in collaborazione con il piacentino Manighetti, nella vittoriosa trasferta nel capoluogo emiliano che saluta anche l’esordio sulla panchina juventina di “Carletto” Ancelotti, subentrato al dimissionario Marcello Lippi. Pochi giorni prima della trasferta di Manchester, Mirkovic, era stato protagonista di un incredibile viaggio di ritorno a Belgrado. Erano giorni terribili per il popolo jugoslavo; la crisi del Kosovo costrinse la Nato a bombardare Belgrado per punire il dittatore Milosevic. I giocatori della Nazionale jugoslava, in ritiro per la sfida contro la Croazia, poi rinviata dall’Uefa, ripararono in gran fretta all’estero prima che si scatenassero i raid aerei sulla capitale serba. Mirkovic, invece, rimase in patria e si decise a partire solo quando gli fu possibile portare con se la madre ed i nipotini. Ottenuti i documenti necessari per l’espatrio dei propri famigliari, il 27 marzo Mirkovic lasciò, con loro, una Belgrado avvolta dalle fiamme ed affrontò un avventuroso viaggio verso l'Italia. Una vera e propria odissea durata sedici ore: in macchina fino a Budapest, dalla capitale magiara in aereo fino a Francoforte e da qui finalmente a Torino. «Quello che ho visto non lo potrò mai dimenticare», continua a ripetere Zoran, ripensando ai quei giorni terribili. La stagione successiva, Mirkovic, chiuso da una fortissima concorrenza, non riesce a trovare molto spazio, disputando solamente 22 partite. Nell’estate del 2000 viene ceduto al Fenerbahçe, in Turchia, terminando così la sua avventura juventina.
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