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Classifica campionato di Serie A
Squadra Pti Squadra Pti
Napoli 38 Torino 19
Atalanta 37 Roma 16
Inter 34 Lecce 16
Lazio 34 Genoa 16
Fiorentina 31 Parma 15
Bologna 28 Como 15
JUVENTUS 28 Verona 15
Milan 26 Cagliari 14
Udinese 20 Venezia 10
Empoli 19 Monza 10
Classifica completa, risultati, calendario
Le prossime gare in calendario
Data/Ora Cmp Partita
22.12 20:45 A Monza-Juventus
29.12 18:00 A Juve-Fiorentina
03.01 20:00 SCI Juventus-Milan
11.01 18:00 A Torino-Juventus
14.01 20:45 A Atalanta-Juventus
18.01 18:00 A Juventus-Milan
21.01 21:00 CL Bruges-Juventus
25.01 18:00 A Napoli-Juventus
29.01 21:00 CL Juventus-Benfica
02.02 12:30 A Juventus-Empoli
Calendario completo
Tutte le partite ufficiali della stagione
G. Pti Vit Par Sco Fat Sub  
13 24 6 6 1 22 9 C
10 18 4 6 0 17 8 F
0 0 0 0 0 0 0 N
23 42 10 12 1 39 17 T
Ultime 10 gare ufficiali
Data Cmp Partita Ris
02.11 A Udinese-Juventus 0-2
05.11 CL Lille-Juventus 1-1
09.11 A Juventus-Torino 2-0
23.11 A Milan-Juventus 0-0
27.11 CL Aston Villa-Juventus 0-0
01.12 A Lecce-Juventus 1-1
07.12 A Juventus-Bologna 2-2
11.12 CL Juve-Manchester City 2-0
14.12 A Juventus-Venezia 2-2
17.12 Ita Juventus-Cagliari 4-0
Punti 18 - Vinte 4 - Pari 6 - Perse 0
Gol fatti 16 - Gol subiti 6 - Vedi tabellini
Tutte le partite ufficiali della stagione
M Giocatore Pre Min Pan Gol
10 Yildiz 23 1649 4 4
5 Locatelli M. 21 1568 4 -
15 Kalulu 20 1707 3 -
9 Vlahovic 20 1641 - 12
27 Cambiaso 20 1581 2 2
4 Gatti F. 20 1566 6 1
37 Savona 20 1235 8 2
19 Thuram K. 20 1207 7 -
8 Koopmeiners 18 1403 2 2
22 Weah 18 889 9 4
29 Di Gregorio 1 17 1499 5 -12
7 Conceiçao 1 17 1120 6 3
21 Fagioli 17 757 16 -
16 McKennie 16 894 9 3
6 Danilo 1 16 809 14 -
51 Mbangula 14 459 18 2
26 Douglas Luiz 11 341 11 -
32 Cabal 9 618 8 -
3 Bremer 8 636 - -
11 Nico Gonzalez 8 335 3 2
1 Perin 7 570 17 -5
40 Rouhi 5 191 19 -
17 Adzic 3 49 13 -
44 Pugno 1 6 2 -
36 Anghelè 1 5 1 -
23 Pinsoglio 0 - 23 -
41 Gil Puche 0 - 2 -
43 Owusu 0 - 2 -
46 Pagnucco 0 - 2 -
38 Daffara 0 - 1 -
42 Montero A. 0 - 1 -
45 Papadopoulos 0 - 1 -
47 Rizzo 0 - 1 -
18 Arthur 0 - - -
39 Barbieri 0 - - -
46 Comenencia 0 - - -
44 Gonzalez 0 - - -
48 Hasa 0 - - -
14 Milik 0 - - -
20 Miretti 0 - - -
43 Muharemovic 0 - - -
41 Nicolussi 0 - - -
- Pogba 0 - - -
49 Sekulov 0 - - -
18 Soulé 0 - - -
33 Tiago Djalò 0 - - -
Contributo reparti in fase realizzativa
Difesa 5 - Centrocampo 11 - Attacco 21
Altre statistiche
Giocatori utilizzati 25 (almeno 1 pres.)
Giocatori in gol 11 (44,00%)
Rigori segnati 5 - Sbagliati 0 - Parati 1
Ammonizioni 43 (18 giocatori)
Espulsioni 3 (3 giocatori)
Tutte le statistiche
La Juventus dal 1900 ad oggi
Gare ufficiali   Serie A
4.586 Giocate 3.092
2.510 (54,73%) Vittorie 1.699 (54,95%)
1.177 (25,67%) Pareggi 840 (27,17%)
899 (19,60%) Sconfitte 553 (17,88%)
8.205 Fatti 5.383
4.464 Subiti 2.915
C. Europee   Era 3 pti (uff.)
514 Giocate 1.564
282 (54,86%) Vittorie 929 (59,40%)
114 (22,18%) Pareggi 374 (23,91%)
118 (22,96%) Sconfitte 261 (16,69%)
873 Fatti 2.748
472 Subiti 1.383
Tutti i numeri della Juventus
Top 10 - All Time (gare ufficiali)
Presenze Gol fatti
705 Del Piero 290 Del Piero
685 Buffon 179 Boniperti G.
561 Chiellini 178 Bettega R.
552 Scirea 171 Trezeguet
528 Furino 167 Sivori
502 Bonucci 158 Borel F.
482 Bettega R. 130 Anastasi
476 Zoff 124 Hansen J.
459 Boniperti G. 115 Baggio R.
450 Salvadore 115 Dybala
Classifiche complete
Top 10 - Rosa attuale (gare ufficiali)
Presenze Gol fatti
213 Danilo 53 Vlahovic
153 Locatelli M. 17 Milik
150 McKennie 16 McKennie
121 Vlahovic 9 Danilo
91 Bremer 8 Bremer
83 Gatti F. 8 Yildiz
75 Milik 7 Gatti F.
64 Fagioli 5 Cambiaso
63 Arthur 5 Weah
59 Cambiaso 4 Locatelli M.
Classifiche complete
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Pubblicato il 27.04.2009

Reggina - Juventus 2 - 2 - PIU' DI RANIERI POTE' ... SACCANI!

di Antonio La Rosa
La Juve non sa più vincere. Tre punti nelle ultime quattro gare di campionato, prestazioni non da grande squadra contro avversarie modeste, un solo sussulto d’orgoglio nel finale di gara contro l’Inter, e dunque dilapidato tutto il patrimonio accumulato, di punti e di credibilità.
La gara contro i calabri per certi aspetti è un riassunto di quanto visto nel mese di aprile, errori di giocatori, scelte tecniche incomprensibili, infortuni, assenze più pesanti del previsto, e, dulcis in fundo, per non farsi mancare proprio nulla, errori arbitrali a ripetizione.
Saccani non è stato meno infausto di Rocchi a Genova, e stavolta il peso degli errori arbitrali può essere considerato decisivo ai fini del risultato, anche se una grande squadra non può subire due reti come quelle di Barillà ed Hallfredsson, la prima totalmente sulla coscienza di Buffon, la seconda conseguenza di mancata chiusura a centrocampo sul giocatore e difesa quasi imbambolata.
Peccato questo inopinato “tracollo” della squadra, proprio quando l’Inter sembra in fase calante, a conferma che lo scudetto era decisamente a portata di mano.
Adesso, invero, la prospettiva di secondo posto è fortemente compromessa: la Juventus non riesce ad avere ragione dell’ultima della classe, contemporaneamente il Milan si impone al Palermo ed allunga di due punti, con la prospettiva dello scontro diretto in casa, e quindi di due risultati su tre, sempre ammesso che i bianconeri tengano il passo.

Aspetti positivi.

Qualche segnale di miglioramento sì è visto nel complesso, diciamo sul piano psicologico la squadra ha saputo reagire quando colpita, a riprova che l’orgoglio c’è, e c’è pure la voglia di non arrendersi alle contrarietà.

Aspetti negativi

La retroguardia nel suo intero sta diventando il problema, proprio quel settore che era stato la forza dei bianconeri nel girone d’andata, e chi manca clamorosamente è proprio chi dovrebbe dare sicurezza alla squadra o comandare il reparto.
Inoltre continua la difficoltà della squadra nell’arrivare alla conclusione, anche se stavolta qualche trama più efficace ed in verticale si è vista.

Sul podio

Zanetti
Inizio titubante, cresciuto con il passare dei minuti, autore del gol del pareggio. Prestazione insomma che ci fa capire come sia mancato alla squadra un uomo d’ordine e d’esperienza come lui in questi momenti difficili. Speriamo che sia il primo grande acquisto per la prossima stagione, e soprattutto speriamo che gli acciacchi che l’hanno perseguitato in questo campionato siano definitivamente passati.

Nedved
Solita prestazione generosa e di sacrificio per la squadra, insomma nonostante l’età è sempre l’ultimo ad arrendersi.

Del Piero
Con un altro arbitro avrebbe procurato un rigore netto e due espulsioni, con Saccani è stato picchiato per tutto il tempo, e nonostante tutto ha avuto le sue valide giocate.

Iaquinta
Stesso discorso o quasi, fatto prima, un rigore procurato, un altro ancor più netto lasciato correre, grande sacrificio per i compagni, e per sfortuna non ha trovato la via della rete in due occasioni, una per tempo.

Aggiungerei inoltre la buona prova di Ariaudo, l’unico a non avere sfigurato in una retroguardia davvero approssimativa, specie nel primo tempo, e dello stesso Camoranesi, che almeno ha avuto grande capacità a non reagire alle sistematiche provocazione dei difensori reggini.

Dietro la lavagna

Buffon
Non si possono prendere gol come quello di Barillà, se quel rettangolo piccolo si chiama “area del portiere” ci sarà pure una ragione e lui sembra averla dimenticata.

Mellberg
Prestazione che farebbe rivalutare anche quelle a suo tempo oscene di Boumsong, guida male la difesa, spesso in ritardo nella chiusure, il secondo gol reggino è frutto di suo errore di posizione.

Citazioni di demerito pure per gli altri difensori, Grygera troppo distratto, Molinaro spesso in affanno, e per Poulsen, non male quando c’è da interdire, ma disastroso nel gestire palla.

Tirando le somme

Ormai gli arbitraggi osceni a danno della Juventus a Reggio Calabria stanno diventando una tradizione, Paparesta a suo tempo, Dondarini lo scorso anno, Saccani adesso.
Ed a mio giudizio questi arbitraggi sono la conseguenza di una evidente debolezza dirigenziale, che appare spesso titubante, poco coraggiosa, quasi attenta a non molestare gli altri.
Vedete, le ultime designazioni arbitrali, sembrano frutto di un disegno ben preciso.
Sono stati mandati a dirigere la Juventus arbitri che o avevano precedenti da farsi perdonare dalle nostre avversarie (Rocchi a Genova), o che notoriamente vedono di malocchio il bianconero (Farina, Saccani), o che debbono farsi perdonare qualche svista a favore dei bianconeri.
Chi ricorda Juventus – Fiorentina, ricorda anche che Saccani non fu certo favorevole per i bianconeri, ma avendo le moviole televisive pescato un contatto quasi impercettibile tra il piede di Mellberg e quello di Jovetic, ed un altro piede, quello di Marchionni, che teneva in gioco Gilardino, a fine gara si assistette al monologo infame di Andrea Della Valle: quindi Saccani doveva dar prova di “ravvedimento operoso”, e così ha fatto in campo.
Consapevole che la dirigenza bianconera avrebbe comunque sorbito pure questa, e del resto se non fu ragione di “levata di scudi”, in occasione di Genoa – Juventus, la direzione di gara di Rocchi, ossia quando ancora c’erano speranze di rientrare nella lotta scudetto, figuriamoci adesso, anche se, perso il secondo posto, non è detto che si rimanga terzi.
Domenica scorsa, la dirigenza juventina ha mostrato maggiore attenzione ad assecondare le proteste di Moratti sui cori NON RAZZISTICI (lo ribadisco ancora una volta) contro Balotelli, di fatto agevolando la squalifica del campo, e sorbendosi l’onta di una offesa alla città di Torino ed alla tifoseria bianconera, compiuta da un presidente federale ed uno di Lega che sono invece stati ben defilati quando c’erano feriti e comportamenti realmente razzistici e reiteratemente violenti di altre tifoserie.
Quando i comportamenti sono questi, in un mondo del calcio nel quale ormai i poteri forti sono di stazionamento a Milano e in altre zone collegate (leggasi Firenze), è ovvio che il designatore a suo tempo commensale di un dirigente del Milan e avente in comune lo sponsor con la società rossonera, mandi uno come Saccani a dirigere una gara delicata per il secondo posto, mandando al contempo uno come Rizzoli a spianare la strada ai concorrenti della Juve per quella piazza.
Il resto poi viene da sé.
Si incassano ancora gol assurdi, le scelte tecniche sono quelle che sono, continuano gli infortuni, e dunque piove sul bagnato.
Non tutti i mali vengono per nuocere, ma la correzione radicale di rotta deve cominciare intanto dalla società, che deve tornare ad essere più autorevole e farsi rispettare a tutti i livelli, compreso quello mediatico, dato che i silenzi e le omissioni delle varie trasmissioni sportive domenicali, quando i fatti veramente gravi avvengono altrove, diventano nei confronti della Juve, vere e proprie campagne denigratorie, e su questo tornerò in sede di postille.
Nota di colore: a Napoli hanno consegnato una targa a Balotelli per solidarietà e contro il razzismo.
La sera in campo si sono viste le solite provocazioni antisportive del giocatore, arrivato più volte ai limiti della rissa con gli avversari: bene, lo stadio intero lo ha fischiato e beccato per tutti i 90’, astenendosi però dal profferire il coro incriminato “Balotelli, negro di m…”, ma pronunciando a ripetizione il coro “Balotelli, figlio di p...”, augurandogli pure di rompersi qualche ginocchio.
Cosa diranno ora Matarrese e Abete? Che se ad un nero si da del pezzo di m… è razzismo, ma se gli si dice che sua madre è una p… è civiltà, e dunque che una nera sia definita p… è cosa lecita e non razzismo?

Le mie postille

“Cartaginem esse delendam”

La mia “lettera aperta da un razzista”, della settimana scorsa ha suscitato molti consensi, ma anche qualche aspra critica.
Sono naturalmente lieto dei giudizi positivi, ma come mio costume, quando ricevo critiche anche aspre, pur rispettando il punto di vista altrui, credo sia doveroso da parte mia replicare.
Ed una in particolare voglio replicare ad una, che ritengo sia il succo delle critiche che ho ricevuto.
Il nostro lettore M.R. mi scrive:

“ … qui la politica non c'entra nulla … dovrebbe capire anche meglio che urlare del negro di m…a ad una persona è razzismo, punto e basta. Che lo si faccia poi perchè ci sta sui cosiddetti o perchè invece siamo simpatizzanti del KKK, non cambia di una virgola. Lo stadio … urlava Sei solo un negro di m…a. Come si faccia a sostenere che non c'è parvenza di razzismo in quell'atteggiamento, per me vuol dire dare la stura ad un processo di normalizzazione degli atteggiamenti razzisti. Quelli per cui, come ripeto, è una forma di insulto, nient'altro ... perchè se non si ritiene una forma di razzismo l'insulto "negro di m…a", vuol dire che possiamo andare tutti a casa, noi e la nostra onestà intellettuale … Rimango uno juventino d'altri tempi, come Boniperti, che, come ha potuto vedere, mai avrebbe fatto ricorso contro la squalifica. Ma io vado oltre Boniperti, vorrei che un giorno questa società onorasse come si deve i morti dell'Heysel, e restituisse quella coppa … che ancora si onora di avere in bacheca. Come vede, rispetto ai tempi, io vado davvero controcorrente.”

Comincio intanto la mia replica con quest’ultimo assunto, che credo sia la migliore espressione di come noi juventini ormai ci siamo fatti condizionare dalla criminalità mediatica antijuventina.
Sulla vicenda Heysel hanno parlato un po’ tutti, e soprattutto hanno sciacallato in molti, specie quelli che non hanno alcuna autorevolezza morale per darci lezioni di qualsiasi genere: hanno dato interpretazioni, espresso giudizi, emesso condanne, offeso morti, spiegato cosa i tifosi e i giocatori dovevano fare, senza mai avere vissuto in prima persona situazioni drammatiche come quella del tragico 29 maggio 1985.
Una cosa però hanno sistematicamente omesso di trattare, e cioè la ragione per cui quei trentanove tifosi fossero morti, in sostanza perché si trovavano lì, quel tragico giorno.
Erano lì PERCHE’ JUVENTINI, erano lì perché la loro massima speranza da tifosi bianconeri era quella di vedere finalmente quella coppa alzata da giocatori della loro squadra del cuore, erano lì perché volevano vedere una grande prova della Juve, e i loro campioni fare il giro del campo da vincitori.
Nessuno ha mai parlato di questo, o meglio, ne ha parlato con la giusta onestà intellettuale.
Quella coppa è la coppa in onore ed in memoria di tifosi che volevano vederla nella bacheca bianconera, e deve rimanere per sempre lì a loro perenne ricordo: per questo io sono legato più a quella coppa che alla successiva, ci ricorda gente che ha perso la vita per una fede nei nostri colori.
Lasciamole pure a Boniek certe infamità sull’argomento, non facciamole nostre.
Fatta questa premessa, parliamo di razzismo.
Nella mia lettera non credo di avere esaltato il razzismo o i cori razzisti, ma solo di avere espresso una forma di solidarietà verso una tifoseria che era stata selvaggiamente denigrata dai media, pur non essendosi certamente comportata peggio di altre, anzi direi con un senso di maggiore civiltà ed educazione.
Perché se vogliamo affrontare il discorso dei cori da stadio, o si parte dal concetto che tutti i cori “contro” sono incivili, ineducati e dunque da bandire (e la cosa mi sta bene), o se si accettano nei limiti del buongusto, certe manifestazioni di tifo “contro”, allora non ha senso parlare di razzismo con riferimento a quello che è accaduto a Torino.
Detto ciò, andiamo a cosa si è visto in questa giornata calcistica.
Di quanto accaduto a Napoli ne ho già accennato; a Firenze incidenti fuori lo stadio, gente finita in ospedale, situazione che poteva degenerare da un momento all’altro.
Lo scandalo dunque era stato solo quello di Torino, ossia di una tifoseria che, a differenza di altre che hanno minacciato sempre fuoco e fiamme in caso di sanzioni, accettò la B e la penalizzazione con una civiltà esemplare?
E’ evidente che anche stavolta il vero problema non è il razzismo, ma l’antijuventinismo militante, che trasforma un comportamento che rientra nella normalità dei comportamenti da stadio, anzi meno pericoloso rispetto ad altri, in comportamento “vergognoso” (così testualmente i media a reti e testate unificate).
Io non mi preoccupo se un tizio allo stadio grida qualche slogan “razzistico”, mi preoccupo se dopo lo stadio questo tizio, organizzandosi con altri, va in giro a picchiare un nero o un rom, senza alcuna ragione, perché quello è il vero razzismo; io non ho paura di slogan inopportuni, o anche ineducati, o peggio, esecrabili, ma mi preoccupo di più dei comportamenti che sono conseguenza di un certo modo di pensare; e soprattutto mi preoccupo di più quando i fenomeni di tifo contro sfociano nella violenza.
Ma il paradosso italico è questo, gente che finisce in ospedale a seguito di incidenti a Firenze è notizia meno grave di “Balotelli negro di m…a” gridato non più di due o tre volte sabato scorso all’Olimpico di Torino.
Avete per caso ascoltato di sermoni contro la violenza negli stadi, del tipo di quello sconcertante profferito domenica scorsa dal “raisettaro” De Luca Massimo durante la Domenica Sportiva?
Certamente no, mentre io stamattina mi sono sorbito quello elogiativo di Cucchi Riccardo a “Radio anch’io Sport”, dei napoletani che non sono razzisti solo perché a Balotelli, anziché la frase incriminata, gli hanno qualificato la madre e gli hanno augurato quanto di peggio possa accadergli: dunque secondo questi signori pagati da noi, sono questi i comportamenti da elogiare.
Come pure non si hanno notizie di dichiarazione del duo Matarrese – Abete, con riferimento ai fatti di Firenze, e di condanna della violenza.
Quindi quella indignazione ipocrita non era altro che la solita manfrina antijuventina, basti solo porre mente al fatto che tutto sommato sabato sera, e domenica mattina nei quotidiani non c’erano grandi tracce dell’argomento, ma dopo i rumori pancreatici emanati dal Moratti Massimo, l’informazione di regime, dovendo rispondere “presente!” ai capricci del presidente nerazzurro, ha orchestrato la solita campagna denigratoria; e naturalmente quel “presente!” dovevano manifestarlo anche Matarrese ed Abete, quando la voce del padrone chiama, la servitù deve rispondere e dimostrare obbedienza, in questo coadiuvata anche da quell’inopportuno comunicato stampa della società che, invece di verificare la vera portata di quelle manifestazioni magari inopportune, ma sicuramente innocue da stadio, ha preferito esprimere subito condanna verso la propria tifoseria, prestando il fianco poi alla squalifica del campo comminata, caso unico, in assenza di recidiva nei comportamenti.
Caro M.R., stiamo parlando di questo, di antijuventinismo militante, altro che razzismo della tifoseria bianconera!
Abbiamo avuto giocatori di colore a cominciare negli anni ’60 da Nenè e Cinesinho, fino a Sissoko, li abbiamo accettati, graditi, applauditi ed osannati, a differenza di tifoserie che hanno imposto alle loro società di non prendere giocatori negri o israeliani; mai a Torino, fosse il vecchio Comunale, il Delle Alpi o l’attuale Olimpico, abbiamo ascoltato “buuuu” verso avversari neri (onore a Clarence Seedorf, ad averlo pubblicamente detto), mentre il nostro Sissoko viene sistematicamente accolto così quando gioca contro l’Inter dell’antirazzista Moratti: eppure siamo stati additati a tifoseria che si comporta vergognosamente nei confronti di un ragazzino viziato che ormai ha unificato tutte le tifoserie nei cori offensivi contro di lui, per i suoi comportamenti.
E’ la solita storia, siamo diventati la nuova “Cartagine” da distruggere definitivamente, ed ogni pretesto è buono per i censori a libro paga dei nostri avversari “forti”: oggi il razzismo, ieri la Triade e calciopoli, l’altro ieri il doping da cui siamo stati assolti, ma che ci perseguita ancora, nonostante le morti sospette colpiscano ex calciatori di Inter, Fiorentina, Roma, Genoa, ma mai ex juventini.
Con l’aggravante che la “Cartagine Juventina”, non ha più un condottiero come Annibale temuto e rispettato, che almeno riesce a parare gli attacchi più violenti e proditori, ma al contrario sembra avere una dirigenza quantomeno inesperta e poco coraggiosa a tutelarne nome ed immagine.
E sapendo ciò, chiunque oggi pensa ad infierire.
Ultimo in ordine temporale, tale Crosa Giacomo, pseudo giornalista sportivo Mediaset (il gruppo protettore mediaticamente del Milan), che d’ora in avanti dovrà tutelare quel secondo posto conquistato dai rossoneri più grazie alle benevolenze arbitrali (13 rigori a favore!) che a merito sul campo.
Guardate un po’ qua:

http://www.youtube.com/watch?v=Illltrsr8oU

Ovvero l’ennesimo esempio di infamia di questo gruppo mediatico contro la Juventus.
Una dirigenza seria, forte, autorevole, non rimarrebbe impassibile di fronte a questo servizio insulso, ma temo che anche stavolta ascolteremo silenzi inquietanti.
Spero che almeno si faccia sentire la tifoseria bianconera.


E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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