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La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
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Era 3 pti (uff.) |
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282 (54,86%) |
Vittorie |
929 (59,40%) |
114 (22,18%) |
Pareggi |
374 (23,91%) |
118 (22,96%) |
Sconfitte |
261 (16,69%) |
873 |
Fatti |
2.748 |
472 |
Subiti |
1.383 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 16.03.2009
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Juventus - Bologna 4 - 1 - PICCOLO GRANDE GIOVINCO!
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di Antonio La Rosa
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Grande Juve, almeno nella ripresa, e grandissimo Giovinco, Bologna letteralmente annichilito. Questa la sintesi di una gara dai due volti, con un primo tempo che sembrava decisamente il preludio di una possibile sconfitta e di un inizio di crisi anche in campionato, come conseguenza dell’eliminazione dalla CL e di qualche screzio interno allo spogliatoio; ed una ripresa che invece ha riconciliato i tifosi alla squadra, per intensità di gioco, per qualità di gioco e per lo spettacolo che hanno dato i due campioni che potrebbero rappresentare il momento di passaggio di due epoche bianconere, Del Piero ancora in grado di deliziare il pubblico, e Giovinco che dopo tanta attesa ha per la prima volta dato l’impressione di poter diventare l’erede del nostro capitano. Effettivamente si trattava di una gara molto delicata, intanto per il momento della squadra, e inoltre per le condizioni degli avversari, che da ultimo sembrano in notevole miglioramento, per non tacere dei rancori che ancora covano tra il loro allenatore ed i colori bianconeri. Pertanto, l’avere i bianconeri superato, e nel modo come abbiamo visto, questo ostacolo, pur con una formazione davvero rimaneggiata ed una panchina composta quasi interamente da giocatori della “Primavera”, credo sia segno confortante non solo per il finale di stagione, ma anche per il prossimo campionato.
Aspetti positivi
Il secondo tempo dei bianconeri è probabilmente il migliore disputato finora in campionato, si è visto gran gioco, ripartenze rapide, cambi di gioco, lanci a tagliare il campo, inserimenti precisi sugli esterni e concretezza anche in fase di conclusione a rete. Ha funzionato anche l’assetto del centrocampo, che nella ripresa non è stato precisamente in linea, con Poulsen più arretrato e dunque Marchisio più libero di partecipare alla costruzione della manovra.
Aspetti negativi
Non mi sento di dire che il primo tempo sia stato totalmente negativo, anche se la squadra con la testa si vedeva avesse ancora le ruggini di martedì. Però ancora una volta si è preso gol a difesa schierata e verticalizzazione centrale, la cosa comincia a diventare davvero preoccupante e ancora non si trova modo per evitare l’inconveniente.
Sul podio
Giovinco: Eccolo finalmente il piccolo grandissimo campione di casa nostra! Il suo talento non è mai stato messo in discussione, semmai i dubbi sono sempre stati sulla necessaria personalità per erigersi a uomo – guida della squadra, come sapeva fare e alla grande, nella formazione primavera: e contro i felsinei si è visto che ha personalità da vendere. Ha finalmente giocato nel modo che gli è più congeniale, da trequartista che parte defilato per accentrarsi o che svaria su tutto il fronte del gioco, ed in questo modo è stato immarcabile, basti pensare che gli ammoniti avversari sono conseguenza delle sue accelerazioni. Inoltre, assist al bacio spesso non ben sfruttati, cross davvero pennellati in area di rigore (peccato la mancanza delle vere torri bianconere), e un gol molto bello e non credo che abbia tirato male come detto dal commentatore, ha proprio tirato dando alla palla una traiettoria strana che ha sorpreso Antonioli.
Salihamidzic La “classe operaia va in paradiso”, ossia quando un gregario si veste da campione, un gol, due assist e il “la” alla azione che porta al gol di Giovinco.
Del Piero Nel primo tempo ha conteso la palma del peggiore in campo a Tiago, inconcludente e quasi avulso dal gioco, per come era stato, al punto da fallire un facile appoggio di testa a rete, su cross di Giovinco. Ripresa in crescendo, soprattutto dopo il ritorno al gol su azione, che forse era la vera ragione della sua tensione: dopo azioni da calcio spettacolo.
Marchisio Primo tempo più di contenimento, meglio nella ripresa, quando collocatosi più avanti, nel suo ruolo più congeniale, ha potuto far valere la sua dote principale, smistare la palla di prima e verticalizzare al meglio la manovra.
Da segnalare anche la buona prestazione di Iaquinta, a cui è mancato solo il gol, di Grygera, che sembra tornato ad una condizione accettabile dopo alcune giornate di appannamento, e di Poulsen, che ha dato equilibrio alla squadra con una buona copertura del reparto difensivo.
Dietro la lavagna
Tiago Dopo la gara eccellente ma purtroppo inutile contro il Chelsea, una prestazione incolore, diciamo pure che con la testa non c’era completamente, per come ha perduto banalmente palloni e sbagliato passatti anche facili. Ma sono dell’idea di non infierire troppo, in fondo è la prima gara davvero deludente di questa stagione.
Tirando le somme
Il Bologna poche giornate addietro aveva perduto con molte recriminazioni contro l’Inter, ma soprattutto proveniva da una serie di risultati che l’avevano risollevato, al punto di uscire dalle ultime posizioni e sperare nella salvezza. Quindi averlo battuto nel modo così netto e con una prestazione straordinaria di tutto il collettivo, è cosa che fa bene sperare per il finale di stagione, anche perché chi ha vinto in modo così fragoroso è una Juventus priva di Legrottaglie, Camoranesi, Marchionni, Zanetti, Sissoko, Nedved, Amauri e Trezeguet, nomi che da soli incutono timore a qualsiasi avversario. E’ stata dunque la grande occasione del nostro gioiello di casa, Sebastian Giovinco, e stavolta non ha fallito l’appello, la sua prestazione penso sia il vero fatto importante da sottolineare, dato che finora il tormentone era stato sempre il solito: questo giocatore, sicuramente di grandi doti tecniche, è davvero in grado di diventare il giocatore leader della Juventus del futuro? Le sue prestazioni precedenti, alquanto altalenanti, avevano lasciato questo dubbio, più che sull’aspetto tecnico, sul piano della personalità, anche perché in tantissimi ci ricordiamo di Del Piero a 21 anni. Ma forse Giovinco non aveva mai giocato in prima squadra nella maniera come prediligeva nella straordinaria squadra Primavera di Gasperini e Chiarenza: il nostro talento è giocatore che deve rimanere libero da rigorosi compiti tattici, anche a costo di rafforzare la copertura a centrocampo, non può essere relegato a semplice esterno sinistro, né a seconda punta, è un vero trequartista, che ha bisogno di svariare, che deve prendere palla nella metà campo avversaria, poter puntare gli avversari e provare a saltarli, poter lanciare palla negli spazi per i compagni, o inserirsi nella triangolazioni strette, se ha modo di sfruttare queste sue qualità, il resto viene da sé, ed infatti nella ripresa non c’è stata più gara, la Juventus ha dominato a proprio piacimento, grazie alle invenzioni della “formica atomica”. Del resto questo finale di stagione servirà soprattutto a questo, a vedere su cosa costruire la Juventus 2009 – 10: gli infortuni e le assenze temo peseranno sul rendimento complessivo (basti pensare che sabato prossimo si andrà a Roma con una squadra rimaneggiata), e soprattutto temo che l’Inter non potrà fallire (o per meglio dire, non le faranno fallire in alcun modo), a questo punto l’unico obiettivo stagionale rimasto al suo presuntuoso allenatore, abile a parole meno nei fatti, per cui bene o male non perderanno troppo terreno. Quindi occorrerà tenere la posizione di classifica, e vedere se i giocatori presenti in organico saranno pronti per formare assieme agli auspicati campioni che dovrebbero arrivare, una grande Juve per la prossima stagione. Tiago non è stato brillante, ma a ben vedere è la sua prima gara stagionale davvero deludente; Salihamidzic conferma di essere un jolly su cui potersi puntare nei momenti difficili; Marchisio è una splendida realtà; Poulsen va ancora scoperto in bianconero, ma è giocatore di quantità che può servire all’occorrenza. Ma è evidente che per adesso i giocatori che possano farci fare quel salto necessario per competere in Europa ed essere vincenti in Italia, non si vedono, o meglio, quelli che ci sono non possono garantire ancora una stagione continua ad alto livello. Ed allora ben vengano le serate come queste, per ammirarsi un gioiello sul quale puntare decisamente per il finale di stagione.
Le mie postille
1 – Europa amara Dunque nessuna italiana ha raggiunto i quarti di finale ed è ormai la seconda stagione consecutiva che accade ciò. Da un lato credo che sia conseguenza della formula, a mio modo di vedere la fase a gironi deve essere quando le squadre si riducono a 16, dunque quattro gironi e le vincenti partecipare ad una final four, dato che in questo momento sbagliare una sola gara o non essere al meglio in una sola gara significa uscire dalla competizione, mentre in una fase a gironi una gara negativa può essere recuperata. Stavolta però è stata fondamentale la componente sfortuna. La Juventus ha giocato contro il Chelsea in formazione rimaneggiata e nel momento di minore forma, con gli inglesi invece risollevati dalla cura Hiddink; la Roma idem, infortunati, assenze, Totti a mezzo servizio e un rigore fatale; l’Inter invece danneggiata da una normativa UEFA davvero discutibile, che non le ha consentito di potere schierare i suoi assi, Rizzoli, Rosetti, De Marco, Gava, Gervasoni, Saccani, Farina, e l’ultimo talento esploso domenica sera, Orsato!
2 – Tempo di revival Come sapete bene, ciclicamente ritornano i miti del passato, abbiamo avuto il ritorno ai favolosi anni ’50, poi i mitici anni ’60, quindi è il turno degli anni ’70, e da ultimo si sta manifestando proprio il revival della fase a cavallo tra anni ’70 e ’80, con le mode del periodo, il ritorno di soggetti che all’epoca erano “cult”, che so, la “disco music”, o altre cose del genere. Erano anni in cui esplose soprattutto a livello cinematografico (e non solo), la mania delle arti marziali orientali, kung – fu, karatè, e sport simili, che videro come protagonista assoluto un attore di origine cinese, Bruce Lee, morto prematuramente. Suppongo che qualcuno voglia fare il remaque di qualche celebre film di questo mito della cinematografia dell’epoca, e non escludo che già ci siano dei provini per vedere chi sarebbe in grado di poter interpretare il ruolo che fu di Bruce Lee. Sembra che per adesso siano fortemente candidati due nuovi nomi, che potrebbero però, da quanto si dice, fare grandi cose, sia cinematografiche, sia come arti marziali orientali in genere, ed ieri sera su Sky calcio è stato trasmesso il back stage: si tratta di certo Ibra Zla-tan e di tale San-ton, quest’ultimo abile ad avere tentato di cambiare le connotazioni sessuali di un certo Comotto …
3 – Oh, Fiorentinter! Come sapete sono in silenzio stampa in relazione alle vicende di campionato della squadra a strisce azzurre e nere di Milano, dato che, per il ben noto principio che non fa notizia il cane che morde l’uomo, ma l’uomo che morde il cane, non potrò che tornare a scrivere di costoro il giorno in cui saranno in grado di vincere senza aiuti esterni. Questo non mi impedisce di parlare della succursale in viola, di proprietà dell’azionista nerazzurro Diego Della Valle e presieduta dal fratellino intelligente Andrea, quello che, al termine di Juventus – Fiorentina, a reti unificate fece appello al rispetto della città di Firenze, per un impercettibile contatto in area juventina e un piede di Marchionni che teneva in gioco Gilardino. Pensavo che ieri sera si lasciasse andare ad altri proclami ancor più veementi dopo la gara persa dalla sua squadra, e visto l’arbitraggio di Orsato, ed invece la mia attesa è rimasta vana. Strano che non abbia trovato da lamentarsi perché la sua squadra abbia preso un gol iniziale che è la sintesi perfetta del campionato della squadra che ha giocato contro di loro (punizione inventata, fuorigioco attivo, gioco pericoloso e fallo di mano, come dire QUATTRO IN UNO!), o perché un altro suo giocatore abbia rischiato di cambiare sesso per una entrataccia di un ragazzino neppure ammonito! Ancor più strano il titolo di stamattina del Corriere dello Sport, che ha evidentemente cancellato dal suo vocabolario la parola “scandalo”, che invece viene sempre ripristinata quando di mezzo ci sono i colori bianconeri. Del resto stavolta Della Valle non si è lamentato, dunque significa che Firenze e la sua Fiorentinter debbono essere trattate come Orsato ha fatto ieri sera …
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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