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 La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.603 |
Giocate |
3.103 |
2.518 (54,70%) |
Vittorie |
1.706 (54,98%) |
1.182 (25,68%) |
Pareggi |
843 (27,17%) |
903 (19,62%) |
Sconfitte |
554 (17,85%) |
8.229 |
Fatti |
5.402 |
4.482 |
Subiti |
2.924 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
518 |
Giocate |
1.581 |
283 (54,63%) |
Vittorie |
937 (59,27%) |
115 (22,20%) |
Pareggi |
379 (23,97%) |
120 (23,17%) |
Sconfitte |
265 (16,76%) |
876 |
Fatti |
2.772 |
478 |
Subiti |
1.401 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 01.02.2009
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Juventus - Cagliari 2 - 3 - SCUDETTO ADDIO?
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di Antonio La Rosa
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Nel giro di tre giorni la Juventus ha vanificato tutto quanto di buono costruito fino a dicembre e, come risultati, anche nelle prime gare del mese di gennaio, anche se ad onor del vero certi scricchiolii erano emersi già, specie contro Lazio e Fiorentina. Sconfitta maturata in maniera a dir poco sconcertante, ma pienamente legittima, conseguenza sia dell’ottima intelaiatura e qualità di gioco che Allegri (uno che a sentire i soloni del calcio doveva essere esonerato ad inizio anno) ha dato al Cagliari, sia pure dello stato confusionale e della evidente crisi fisica in cui è caduta la squadra bianconera. Gara difficile invero da commentare, si vista una Juventus a due facce, per certi aspetti non male in fase d’attacco, almeno fino al gol del 2 – 2, ma da quel momento in avanti davvero inguardabile, vulnerabilissima in difesa (ma dove è finita la migliore difesa del campionato), caotica a centrocampo, ed evanescente in avanti, nonostante il tridente ed una prova più che generosa di Amauri, uno dei pochissimi a salvarsi dal disastro. Insomma, anche quest’anno, proprio nel momento del cosiddetto “esame di maturità” se la squadra fosse davvero in grado di lottare per lo scudetto, c’è stato il solito passo indietro, che credo ridimensioni definitivamente le speranze di vittoria finale, e ci riporta ad una realtà che è quella di cercare almeno di non perdere il secondo posto, dato che la semplice riconferma del piazzamento utile per i preliminari di CL sarebbe da considerare un fiasco, anche perché, in queste condizioni, temo che il cammino in Europa rischia di non essere molto lungo per la squadra. Certo, non va esclusa la possibilità che anche per quest’anno la capolista etica si dimostri “sensibile” alle esigenze di cassa degli scommettitori e il campionato rimanga incerto fino alla fine, nonostante il passo del gambero di bianconeri ed anche delle altre rivali, tanto l’Ufficio Indagini non penserà certo a creare problemi a chi dell’onesta a parole ha fatto la sua bandiera ...
Aspetti positivi
Ragioniamo per paradossi: questa sconfitta, la quinta stagionale, quasi certamente costituisce il definitivo ridimensionamento delle velleità di scudetto della Juventus, e dunque d’ora in avanti, infortuni permettendo, sarà più proficuo vivere alla giornata e puntare decisamente ad andare quanto più in fondo possibile in CL, non sottovalutando l’impegno per la Coppa Italia. Come dire, lo scudetto non è alla portata di mano della squadra, meglio concentrarsi al quarto di finale contro il Napoli ed alla doppia sfida con il Chelsea.
Aspetti negativi
Avevamo la difesa più forte del campionato, e ciò nonostante l’assenza di Buffon e le varie situazioni di emergenza a cui si era dovuto porre rimedio: bene, rientrato Buffon, la difesa si è praticamente liquefatta, cinque reti in due gare, tutte su azione, cosa che ritengo sia estremamente grave, il gol preso su azione è sempre responsabilità dei difensori, tranne che si tratti di giocata talmente di classe ed imprevedibile che prende di sorpresa, mentre, i gol incassati sono nati tutti da azioni di rimessa molto elementari, semplici, direi quasi scontate come evoluzione. L’attacco continua a non segnare, Amauri lavora molto ma in questo modo perde lucidità in fase di finalizzazione, Del Piero praticamente non tira più a rete se non su calcio piazzato. Se poi aggiungiamo che il centrocampo accusa evidenti battute a vuoto, non si vedono più le verticalizzazioni rapide ed i cambi di gioco che erano stati la forza della squadra, si comprende che in questo momento la squadra non c’è, sta avendo una involuzione imprevedibile almeno fino alla settimana scorsa.
Sul podio
Molinaro Anche stavolta è difficile indicare un migliore in campo. Il nostro esterno sinistro comunque è stato forse l’unico a salvarsi dallo stato di confusione totale che ha colpito la nostra retroguardia, avendo svolto con diligenza ed efficacia la doppia fase di copertura e di ripartenza. Insomma in una serata negativa, almeno abbiamo la certezza di un esterno sinistro difensivo su cui contare ad occhi chiusi per i prossimi anni.
Nedved Prestazione gagliarda anche se a tratti caotica. Però, gol a parte, è stato l’ultimo ad arrendersi.
Marchisio Ancora una prestazione generosa, anche se con momenti di confusione. Ma almeno lotta e prova a dare ordine al gioco.
Altri giocatori diciamo sufficienti non ne individuo, diciamo che Amauri e in parte Marchionni hanno dimostrato impegno e volontà maggiore rispetto agli altri compagni.
Dietro la lavagna
Ranieri Quando una squadra si trova in vantaggio in casa, e becca due reti in contropiede, l’allenatore non può non avere le sue responsabilità. E francamente comincia a dare fastidio il suo atteggiamento dopo partita, quasi da rassegnato al ruolo di allenatore di una squadra che non deve vincere o primeggiare per il momento. Non conta spiegare davanti ai microfoni le ragioni di una prestazione poco brillante, conta avere capito il perché per correggere gli errori, e mi sembra che il nostro allenatore negli errori riesce ad avere una continuità davvero singolare, visto che, come detto, gli errori della scorsa stagione si sono ripetuti anche quest’anno. Se ne renda conto, questa è la sua ultima occasione per essere un vincente, se fallisce, è la fine della sua carriera.
Legrottaglie Ho il sospetto che il rientro di Buffon abbia rilassato troppo i nostri difensori e lui in particolare, spesso fuori posizione e insolitamente incerto nelle chiusure.
Sissoko Imperdonabile l’errore sul gol decisivo del Cagliari, che vanifica quanto di buono (non molto, a parte il gol) fatto fino a quel momento.
Tirando le somme
Sette giorni addietro si parlava di vetta della classifica conquistata, anche se temporaneamente; adesso invece dobbiamo parlare seriamente di salvaguardia del secondo posto o quantomeno del piazzamento in CL. E’ incredibile come la squadra bianconera abbia letteralmente gettato alle ortiche una striscia straordinaria di risultati positivi che le avevano consentito di arrivare a ridosso della squadra capolista, con due prestazioni a dir poco sconcertanti, che cancellano in parte quanto si era detto di positivo finora. La difesa ritenuta più forte del campionato ha subito cinque reti in due gare, nonostante il rientro di Buffon; l’attacco non segna più su azione, Amauri a secco da cinque gare, Del Piero da quattro, tenuto conto che contro il Siena ha segnato sì ma su calcio di punizione; ma soprattutto non si vede più la brillantezza di gioco, la manovra sulle fasce si sviluppa sempre in modo farraginoso e prevedibile. Vero, certi scricchiolii si erano manifestati anche in gare nelle quali ci era andata bene, difficoltà contro il Siena, la Lazio e la Fiorentina, ma sembravano situazioni momentanee, conseguenza della ripresa dopo la pausa natalizia, mentre invece erano le premesse di una fase che deve ritenersi di crisi. Se qualcuno ha memoria, in fondo la doppia sconfitta di questa settimana, assomiglia moltissimo alla doppia sconfitta consecutiva della scorsa stagione contro Reggina e Fiorentina: nella prima, Dondarini a parte, la squadra fu letteralmente assente nel primo tempo, poi ebbe un ritorno nella ripresa, vanificato dalle decisioni di Dondarini; contro la Fiorentina la stessa dinamica di ieri sera, compreso il gol del momentaneo pareggio di Sissoko, che a quanto pare non porta bene quando segna. Solo che lo scorso anno almeno ci fu l’attenuante dell’arbitraggio di Dondarini, anche se poi la gara contro i viola fu un autentico suicidio; quest’anno la Juve ha fatto resuscitare l’Udinese e ieri si è letteralmente suicidata contro il Cagliari, senza attenuanti. La conferma, purtroppo, che Ranieri ogni qualvolta deve far fare il salto definitivo alla squadra, puntualmente fallisce, è una tradizione che lo perseguità, ma piaccia o no, come lo scorso anno la squadra a gennaio – inizi di febbraio diede l’addio ad ogni speranza di inserirsi nella lotta scudetto, anche quest’anno sembra ripetersi lo stesso sortileggio, ed anche gli stessi errori tecnici e tattici, che ho altre volte evidenziato, e cioè che questa squadra è fin troppo legata a certi schemi di gioco, difficilmente cambia pelle durante la gara, se lo fa come contro il Cagliari (rombo con Sissoko arretrato e Del Piero avanzato, con Marchionni quasi centrale), anziché avere benefici, il gioco invece si fa confuso, prevedibile, e non a caso pur con questo assetto molto offensivo vere azioni da rete non ne sono state prodotte. Adesso anche due infortuni, Zanetti out per due mesi, Chiellini per uno (insomma niente Chelsea), a complicare tutto, compreso il cammino in CL, ed a questo punto, vista l’esperienza della scorsa stagione ed il tasso elevato di infortuni tra i bianconeri, mi chiedo che preparatore atletico abbiamo, che tipo di preparazione organizza per i giocatori e come mai questo tasso elevatissimo di infortuni, che in gran parte vanifica il rendimento dei giocatori: Zanetti praticamente ha finito la stagione prima di iniziarla, Camoranesi di fatto si è visto raramente, Trezeguet deve praticamente esordire, Buffon non ha giocato quasi tutto il girone d’andata, ed ancora non è al meglio, Poulsen infortunato, rientrato da poco, Tiago infortunatosi nel suo momento migliore, Chiellini rientrato e nuovamente out, Zebina sparito, Knezevic idem (e non so se sia un male), non è davvero comprensibile questa continuo stillicidio che di fatto pregiudica gli equilibri di squadra.
Le mie postille
1 – Moviolopoli – seconda puntata
Sette giorni addietro televisioni e giornali si sono scagliate contro Saccani per la direzione di gara di Juventus – Fiorentina, messo alla gogna per un contatto in area su Jovetic, e un piede di Marchionni, in corsa, che teneva forse in gioco Gilardino: immagini trasmesse ripetutamente ed in modo assillante, quotidiani che parlavano di scandalo etc. Ieri sera, in una gara che la Juve non ha interpretato al meglio, ma che la vedeva in vantaggio, ad inizio ripresa c’è stato un contatto identico (o forse ancora più netto) in area cagliaritana su Marchionni, se veniva concesso il rigore e magari trasformato, la Juve si poteva portare sul 3 – 1, come dire gara praticamente chiusa o quasi. Bene, oggi nessun giornale parla di scandalo, l’ineffabile Pistocchi, moviolaro al servizio del Milan, ha addirittura occultato l’episodio, altre emittenti hanno mostrato le immagini ma con commenti fin troppo rapidi e superficiali. Come dire, un episodio è scandaloso solo se favorisce la Juventus, se è contro è frutto di buona fede e comunque non ha importanza. Nel frattempo, Cruz non espulso in Inter – Torino, primo gol del Milan irregolare, anche il secondo gol ha visto un fallo a gioco fermo dell’ammonito Ambrosini (che doveva essere espulso), Pirlo da espellere: fermo restando che mediaset censurerà gli episodi, e che stranamente la Rai li ha mostrati, ma senza tanta enfasi (insomma non c’è la Juve di mezzo), voglio vedere come titoleranno i giornali domani.
2 – Ranieri, Cobolli Gigli: SVEGLIA!
Una cosa che mi ha dato fastidio ieri sera è stata la totale passività di Ranieri di fronte alle immagini sul rigore negato per fallo su Marchionni. Poteva essere il momento giusto per alzare un pochino la voce, anche distinguendosi dagli altri: abbiamo visto Mourinho lamentarsi di un arbitraggio sfacciatamente favorevole all’Inter contro la Sampdoria; abbiamo visto il fiorentinterista Della Valle, zitto contro Inter, Roma e Milan, lanciare anatemi sabato scorso; abbiamo letto di titoli di giornali che parlavano di scandalo per un episodio discutibile, essendo sufficiente il nome Juventus per parlarsi di scandalo; abbiamo visto moviolari occultare episodi ed enfatizzarne altri. Sarebbe stato sufficiente dire che, pur dandosi onore al merito del Cagliari, c’era un rigore per la Juventus sul 2 – 1 e, in caso di trasformazione, gara che poteva essere chiusa, dunque un episodio che poteva anche cambiare il corso della gara, e magari evidenziare che chi aveva parlato di scandalo una settimana prima, doveva quantomeno ritenere scandalo anche questo episodio. Invece silenzio assoluto. Idem Cobolli Gigli, idem gli altri. Cari dirigenti, caro allenatore, non l’avete capito che i media sportivi non hanno in alcun modo abbandonato l’atteggiamento sciacallesco contro i colori bianconeri? Vi volete rendere conto una volta per tutte che, se questo è il contesto, chi deve alzare la voce o comunque adottare i necessari provvedimenti a tutela della società, siete voi?
3 – Scommettiamo?
Che anche stavolta l’Inter la farà franca? In questi giorni sono uscite notizie a mezzo stampa (a dire il vero un solo quotidiano, il Giornale, gruppo Berlusconi) in merito ad una indagine relativa al finale di campionato 2007 – 08, a delle strane conversazioni tra tesserati nerazzurri e persone legate al giro degli allibratori, ed in particolare alla esigenza di tenere vivo, per ragioni di scommesse, l’esito del campionato, e farlo rimanere incerto fino alla fine. Inutile dire che il fuoco di sbarramento a difesa della società nerazzurra è iniziato, nel dirsi che si tratta di cose di poco conto, che la giustizia deve fare il suo corso prima di adottarsi provvedimenti sportivi, e amenità varie. Insomma la solita doppiezza della stampa sportiva. Il reato di frode sportiva ha soprattutto riferimento ad alterazione di risultati collegati con concorsi su cui si scommette, almeno così recità l’art. 1, legge 401/89, dunque se una gara viene addomesticata per fare in modo di favorire le scommesse in una certa direzione, è reato, per cui la giustizia sportiva non può non prendere provvedimenti. Per molto meno si è montato il caso “calciopoli”, e tutti i nostri soloni invocavano provvedimenti immediati, anche prima che le indagini giudiziarie penali fossero completate e dessero un quadro accusatorio chiaro. Mentre stavolta sono tutti garantisti. Dunque non ci resta altro che … scommettere: magari sul fatto che anche questo campionato rimarrà incerto fino alla fine, per favorire gli allibratori amici degli interisti. E scommettere che anche questa volta l’Inter sarà protetta dal Palazzo, anzi dal … Palazzi!
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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