Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
|
9 |
16 |
4 |
4 |
1 |
12 |
5 |
C |
7 |
15 |
4 |
3 |
0 |
16 |
7 |
F |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
N |
16 |
31 |
8 |
7 |
1 |
28 |
12 |
T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.579 |
Giocate |
3.088 |
2.508 (54,77%) |
Vittorie |
1.699 (55,02%) |
1.172 (25,60%) |
Pareggi |
836 (27,07%) |
899 (19,63%) |
Sconfitte |
553 (17,91%) |
8.194 |
Fatti |
5.378 |
4.459 |
Subiti |
2.910 |
C. Europee |
|
Era 3 pti (uff.) |
512 |
Giocate |
1.557 |
281 (54,88%) |
Vittorie |
927 (59,54%) |
113 (22,07%) |
Pareggi |
369 (23,70%) |
118 (23,05%) |
Sconfitte |
261 (16,76%) |
871 |
Fatti |
2.737 |
472 |
Subiti |
1.378 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 20.12.2008
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Marchetti Alberto
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di Bidescu
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Era il rincalzo ideale che tutte le società avrebbero voluto avere; mai un muso lungo, una polemica od un mugugno, ma sempre la certezza di poter contare su un giocatore pronto per ogni evenienza. Non un giocatore qualsiasi, ma uno lineare, ordinato tatticamente, ottimo cursore dotato di buone doti tecniche, di un’eccellente visione di gioco e di un tiro particolarmente potente. Alberto Marchetti, nato a Montevarchi, in provincia di Arezzo, il 16 dicembre 1954, dopo due stagioni con la “Primavera” bianconera e due ottime stagioni al Novara ed all’Arezzo, entra a far parte della rosa di quella meravigliosa squadra che, nel 1976-77, conquista lo scudetto con 51 punti e vince la Coppa Uefa. Quella Juventus è una compagine fortissima e completa in ogni reparto; è evidente che per un giovane, come Marchetti, non è facile emergere fra tutti quei campioni. Così, dopo le 16 presenze messe insieme in quella stagione, Alberto comincia una lunga carriera che lo vede sempre titolare inamovibile in qualsiasi squadra giochi; sei anni al Cagliari, uno ad Udine e tre ad Ascoli, per un totale di 283 presenze e 21 reti, nei soli incontri di campionato. Non pago, a 33 anni ritorna a Novara, in C2. Alberto Marchetti, ha avuto la sfortuna di trovarsi alla Juventus nel momento sbagliato; si vedeva che era un ottimo calciatore, ma in quella Juventus non poteva giocare, perché Furino, Benetti e Tardelli erano fuori portata per il 99% dei centrocampisti del tempo (nel mondo, non solo in Italia). A Cagliari disputò diverse eccellenti stagioni, al punto che Riva, allora dirigente della squadra isolana, lo definì il nuovo Benetti; probabilmente un'esagerazione, ma sicuramente, nel suo ruolo, era uno dei primi cinque italiani. Centrocampista centrale, buon incontrista, senso tattico sviluppato, discreta visione di gioco, dinamico; tutte qualità che lo portarono, in ben 17 anni di onorata carriera, a disputare oltre 500 presenze da professionista.
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