| Tutte le partite ufficiali della stagione |
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| La Juventus dal 1900 ad oggi |
| Gare ufficiali |
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Serie A |
| 4.556 |
Giocate |
3.071 |
| 2.498 (54,83%) |
Vittorie |
1.692 (55,10%) |
| 1.161 (25,48%) |
Pareggi |
826 (26,90%) |
| 897 (19,69%) |
Sconfitte |
553 (18,01%) |
| 8.157 |
Fatti |
5.350 |
| 4.440 |
Subiti |
2.898 |
| C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
| 508 |
Giocate |
1.534 |
| 279 (54,92%) |
Vittorie |
917 (59,78%) |
| 112 (22,05%) |
Pareggi |
358 (23,34%) |
| 117 (23,03%) |
Sconfitte |
259 (16,88%) |
| 864 |
Fatti |
2.700 |
| 467 |
Subiti |
1.359 |
| Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 06.10.2014
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Juventus - Roma 3 - 2
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di Antonio La Rosa
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Non sarò tenero stavolta nel mio commento, dato che quando rientrano nel gioco di vertice i signori di giallorosso vestito, ripartono sempre le stesse vergognose reazione dall’ambiente capitolino, e dunque prima parlerò del dopogara e delle polemiche, poi, ammesso che si riesca, cercherò di riportare la discussione sui dati tecnici.
Una cosa voglio dirla subito: l’Associazione (anti)Sportiva Roma 1927, ha una storia che viene degnamente rappresentata oggi dal suo simbolo, il signor Totti Francesco, personaggio che sicuramente va qualificato come il più grande giocatore antisportivo italiano di tutti i tempi, personaggio idolatrato da una categoria che è da decenni a immagine e somiglianza di questo personaggio, ossia il giornalismo sportivo nostrano, autentica fonte di istigazione a delinquere e dedita alla criminalità nell’informazione, o meglio nella deformazione di fatti e notizie.
Ed ora a questo signore si uniscono anche gli altri, e così un signore distinto, elegante e pacato, Garcia (con l’accento sulla a …) diventa come il suo capitano in campo.
Ma del resto cosa aspettarsi da gente che dal 2007 le busca in casa e fuori, anche quando loro lottavano, perdendo, per lo scudetto contro l’Inter, e la Juventus era allenata da Ranieri o da Ferrara o da Del Neri?
Inutile aggiungere che da Roma mi arrivano notizie quasi da caccia alle streghe e da linciaggio antijuventino, con protagonisti i soliti sciacalli della stampa cartacea, Agresti, Trani e complici, oltre alle famigerate radio: e credo sia arrivato il momento da parte di tutti, a cominciare dalla società bianconera, a finire all’ultimo tifoso, di far capire che costoro stanno davvero oltrepassando ogni limite di decenza, e che è meglio fermarsi.
Prima che sia troppo tardi, visto che è calcio e non guerra di religione o di sopravvivenza umana.
E prima che qualche altro esponente di magistratura delinquente, imbeccato da qualcuno influente, si inventi di nuovo, sull’onda di un nuovo sentimento popolare diffuso, una seconda farsopoli.
Ed ora parliamo di calcio e di arbitro
La Tattica
A sorpresa Allegri ripropone dal primo minuto Pirlo, lasciando in panchina Vidal; per il resto solito 3 – 5 – 2, con il rientro di Asamoah sulla sinistra; dall’altra parte Roma con il 4 – 3 – 3, ma Keita più basso, quasi a quinto di difesa e tridente Gervinho, Totti, Iturbe.
La scelta di Allegri di schierare Pirlo appare chiara fin dall’inizio, per non scoprire troppo la retroguardia ed esporla al contropiede degli avversari, provare a sfondare per vie centrali ma con lanci lunghi o verticalizzazioni rapide, ed invero la partita si incanala subito su questo tema, sono i bianconeri a condurre il gioco e gli avversari a non riuscire nelle loro ripartenze.
E così inizia una sorta di “corrida” a centrocampo, non ben gestita da Rocchi (sta qui il suo vero limite di direzione di gara), che invece di reprimere certe condotte, prova ad applicare le compensazioni, sbagliando a ripetizione, così negando un primo evidente rigore alla Juve, e concedendone uno meno evidente, espellendo il signor Garcia (con l’accento sulla a), ma sanzionando con una punizione ed un giallo a Chiellini, un intervento che invece era netto sulla palla e semmai con l’avversario a commettere fallo (Nainggolan, per la cronaca), e successivamente punendo con il rigore un abbraccio reciproco tra Lichtsteiner e Totti.
Finale di primo tempo dunque con nervi tesi, qualcuno (ovvero il sunnominato più grande calciatore antisportivo di tutti i tempi) prova a farla degenerare in rissa, fortunatamente senza esito, quindi il gol del provvisorio vantaggio degli avversari, unico errore difensivo della retroguardia, o meglio di Caceres che chiude in ritardo su Gervinho, e successivo rigore nel recupero, per un evidente sgambetto di Pjanic su Pogba.
Nella ripresa, con il risultato in parità e ristabilitasi apparentemente un po’ di calma, si vedono le reali differenze tra le squadre: ospiti che cercano di approfittare dell’iniziale riassetto difensivo bianconero, con Ogbonna a destra per l’infortunato Caceres, ed una situazione pericolosa la producono invero, poi più nulla; Allegri che sistema la retroguardia di fatto impostandola a 4, abbassando Lichtsteiner, e facendo entrare Morata per Llorente: nella sostanza una sorta di 4 – 3 – 2 – 1 ma con una prima punta che finalmente gioca non con spalle alla porta: ed invero è la Juve a costruire azioni pericolose, una traversa di Morata, una ghiotta occasione da rete per Tevez, fino al gol decisivo.
La partita sul campo è stata questa, ma poi si è scatenata la dietrologia peggiore, come da tradizione romanista.
La Squadra
Ritengo che il pregio maggiore emerso ieri sera sia stato quello di non avere perduto la calma, nonostante il clima davvero teso della gara, reso ancora più teso dalle decisioni ondivaghe di Rocchi.
Detto ciò, ritengo utile, ad uso e consumo di chi avrebbe visto una Roma almeno pari se non superiore alla Juventus, evidenziare i dati statistici della gara:
- 20 tiri in porta della Juve contro 8;
- 5 tiri nello specchio della Juve contro 2;
- 20 cross in area della Juve contro 9;
- 66,7% dei contrasti aerei vinti dai giocatori bianconeri.
Poi potremo parlare del resto, ma mi pare che questi dati quantomeno ci dicano meglio di ogni altra cosa, chi ha tenuto meglio il campo.
Bene la difesa, che ha lasciato solo due occasioni alla Roma, e ci possono stare; il centrocampo ha sofferto l’aggressività degli avversari, rinunciando spesso agli inserimenti sulle fasce, per non dare spazi alle ripartenze degli esterni avversari; semmai qualche problema in attacco, che finalizza poco, o meglio ha finalizzato poco nel primo tempo.
I singoli
Man of the match: Leonardo Bonucci.
E sicuramente lui più degli altri meritava di realizzare il gol vittoria (secondo consecutivo allo JS contro la Roma), essendo stato a mio giudizio il migliore in campo, autentico leader difensivo, davvero insuperabile ieri.
Citerei pure Tevez, non solo per i rigori realizzati, ma per il solito piglio e cuore che ci mette in campo.
Degli altri direi tutti sulla sufficienza o qualcosa in più, eccettuato Llorente, che mi pare si stia smarrendo, anche se una cosa va detta: possibile che sia sempre lui a commettere falli nei contrasti?
Le prospettive
Ritorno alle statistiche citate sopra:
- 20 tiri in porta della Juve contro 8;
- 5 tiri nello specchio della Juve contro 2;
- 20 cross in area della Juve contro 9;
- 66,7% dei contrasti aerei vinti dai giocatori bianconeri.
Ecco, sono questi i numeri che dovrebbero analizzare a Roma, e poi chiedersi se hanno perso per Rocchi o perché sul campo non hanno saputo competere davvero contro i bianconeri.
In fondo è questa la ragione per cui la Juventus è e sarà sempre una grande squadra, mentre la Roma NON E’ E NON SARA’ MAI UNA GRANDE SQUADRA.
Vedete, io ho ancora in mente certe storie del passato, ed il tema è stato sempre lo stesso, Juventus a guardare avanti anche contro certe situazioni avverse e decisioni arbitrali discutibili; Roma sempre a guardare l’errore arbitrale e piangersi addosso anche quando prendeva scoppole.
Basti tornare a quel 6 maggio 2001, un pareggio dovuto ad una sentenza pilotata della Corte Federale, che sanò la posizione di Nakata e Assunçao, decisivi in quella partita; ma a fine anno si cambiò allenatore, ritenendosi che la squadra non avesse fatto di tutto per vincere, e che colpe andavano addebitare ad Ancelotti.
Lo stesso anno, ma campionato successivo, qualcuno si ricorda della sconfitta interna bianconera? Partita falsata da una decisione, gol regolare annullato a Trezeguet, ma nessun piagnisteo, e anche girando pagina a fine stagione la Juventus vinse lo scudetto del 5 maggio; al ritorno, Cesari cacciò Iuliano, bianconeri in dieci uomini per circa un’ora, e si resistette ugualmente.
La Roma l’abbiamo battuta a domicilio anche quando gli arbitri non hanno visto i pugni proditori di Cufrè a Del Piero, o annullato gol regolari a Ibrahimovic, o concesso rigori con espulsione di Thuram, per svenimento dell’avversario; non ci abbiamo perso quando Totti ha segnato, stagione 2007 – 08, in chiaro fuorigioco; nell’anno di Ferrara in panchina, una sconfitta maturata su rigore inesistente e poi su espulsione di Buffon, invece di far esplodere le polemiche contro Tagliavento, fece saltare la panchina di Ferrara; l’anno dopo a Torino, arbitro Rizzoli, subimmo un rigore al 47’ del primo tempo su un fallo praticamente analogo di Pepe a quello di Maicon di ieri, a tempo di recupero abbondantemente scaduto.
Questa è la storia dei confronti tra le due squadre, e non ricordo mai una interrogazione parlamentare quando la squadra della Capitale ha vinto lo scudetto del 2001, o si è salvata dalla radiazione nel 2003; né ricordo interpellanze parlamentari quando persero i romanisti lo scudetto 2007 – 08 a venti minuti dalla fine, o l’anno del triplete, con una famosa vittoria dell’Inter a Siena con ben cinque giocatori in fuorigioco.
Mentre, notizia dell’ultimora, già stanno partendo interpellanze e interrogazioni, e in questo si distinguono tale onorevole Mircoli Marco del PD, e tale onorevole Rampelli Fabio di Fratelli d’Italia, a conferma che l’idiozia parlamentare è ormai caratteristica trasversale, ma di questo parlerò oltre
Quindi, cari amici juventini, le prospettive stagionali le avete ben chiare su come sarà il prosieguo della stagione; quest’anno dovremo batterei veleni romani, più che gli avversari in campo …
La giornata di campionato
La classifica comincia a sgranarsi ed in particolare si allunga verso l’alto, accorciandosi verso il basso: nove squadre quasi in fila indiana, con un primo sensibile distacco tra la capolista e le altre, come dire otto squadre in 6 punti, e una seconda parte della classifica molto corta, undici squadre tra gli 8 punti di Inter e Genoa e i tre delle ultime della classe.
Come dire un baratro tra le prime e il resto, e delle sorprese in alto, a cominciare dalla Sampdoria, terza solitaria, grazie alla vittoria in casa con l’Atalanta, a proseguire all’Udinese, nonostante il passo falso contro il Cesena.
E’ piena crisi per l’Inter, travolta a Firenze, sette gol subiti in due gare, e Mazzarri già a rischio; mentre danno segnali di reazione Napoli, battendo il Torino, la Fiorentina stessa, e il Milan, vittorioso nell’anticipo contro il Chievo.
Le mie postille
1 – La settimana degli scemi
a) - i politicanti
Juventus – Roma è una autentica manna dal cielo per questa rubrica, e mai come questa volta il repertorio che fornisce è davvero ampio, ce ne è per tutti i gusti.
Dai politicanti cooptati (guarda caso) nelle segreterie romane dei partiti, come detto già due geni della soluzione dei gravi problemi del Paese, che ritengono essere come abbia arbitrato Rocchi e come sia asservito a chissà quali poteri oscuri bianconeri, visto che i sunnominati Miccoli Marco, piddiota, e Rampelli Fabio, idiota senza piddì, appartenente alla cosca degli italoaffratellati.
Autori il primo di un esposto alla Consob, oltre alla solita interrogazione parlamentare, il secondo, bontà sua, solo di una interpellanza parlamentare (l’interpellanza è qualcosa di più rispetto alla interrogazione, a differenza dell’interrogazione, ove è sufficiente la risposta del governo o di un suo rappresentante, dato che con l’interpellanza si chiede al governo di fare qualcosa o non fare qualcosa su un argomento).
Hanno entrambi ragione: se lo scudetto andrà alla ex Alba + Fortitudo + Roman 1927, d’incanto avremo abbassamento di tasse, sconfitta della disoccupazione, tutti lavoreranno per i festeggiamenti ultradecennali dello scudetto nella Capitale, l’art. 18 non sarà più una questione di cui discutere, dato che non ci saranno più licenziamenti, i consumi decolleranno, si avvieranno nuove attività imprenditoriali, la sanità non avrà più il problema di costi e di servizi, anche perché spariranno i malati di fegato, la giustizia diventerà rapida eliminando l’unico problema che la paralizza, la Juventus …
Domanda ai miei pochi lettori: ma se una volta per tutte facessimo, noi tifosi bianconeri, opera di “persuasione”, boicottando pubblicamente e aspramente quei partiti che dovessero avere come loro rappresentanti personaggi tragicomici del genere?
Quattordici milioni di tifosi saremo sempre più determinanti elettoralmente di qualche quartiere all’interno del G.R.A …
*******
b) – il pennivendolo
Figuriamoci se non coglieva l’occasione di cercarsi consenso a buon mercato la cloaca peggiore di tutto il giornalismo italico, travaglio marco.
Il fantoccio a suo tempo diventato antijuventino in quanto cacciato a calci nel sedere dalla sala stampa juventina da Moggi, oggi ha lanciato il suo proclama, e naturalmente non poteva che essere questo: la Juve di oggi è peggio di quella della Triade, ruba di più, imbroglia di più e naturalmente lui da juventino si vergogna ancora di più.
Anche quando parla di calcio, emerge la vera faccia di un impostore, che non argomenta mai i suoi giudizi con fatti e prove, bensì con insinuazioni: la Juve ruba e imbroglia non perché lui è in condizione di poterlo dimostrare, ma perché è lui a dirlo, e siccome noi dobbiamo credergli in parola, se da dei ladri agli juventini, per mistero della fede, tutti gli dobbiamo credere.
Questo però non è uno “scemo” tradizionale, dunque innocuo, è più pericoloso, perché autentico istigatore a delinquere, dato che chi crede ad uno come travaglio, ad esempio, non si pone di riflettere sul fatto che da quando Andrea Agnelli è presidente della Juventus, la società bianconera è stata sempre boicottata ed emarginata dai centri decisionali, fuori dalla Lega Serie A, fuori dal Consiglio Federale FIGC, dunque fuori da ogni sede ove si decidono le sorti del calcio in Italia.
Ma ad uno che vive di insinuazioni e imposture come travaglio, pensate interessi la cosa?
Ecco, come ho sopra detto che la tifoseria bianconera avrebbe grande potere condizionante se decidesse certi boicottaggi, sarebbe cosa buona e giusta farlo anche con certi giornali, quelli dove scrive un soggetto del genere.
Si risparmiano soldi pure …
*******
c) – la stella di Davids
Invece più in tradizione con questa rubrica, c’è un altro bocca_di_cloaca celebre, tale Boniek Zbigniew, detto Zibì.
Come sapete bene, Juve – Roma deve essere anche mediaticamente preparata, con il gol di Turone (con moviola taroccata e nessuno lo dice), i guanti di Aldair, il controfallo di Cicinho, il rigore su Gautieri, interviste varie a onesti esponenti dell’antijuventinismo militante.
E il livoroso rosso polacco, vincente in bianconero, perdente cronico andato via da Torino, è un soggetto che perle ne sa fornire.
L’ultima: piangere ancora per una stella non assegnatagli allo Juventus Stadium, e data al suo posto (dice lui …) a Davids, definito testualmente “un dopato” (sic!).
Ci sarebbe da dire che se i non dopati ragionano come il rosso livoroso di Polonia, meglio i dopati alla Edgar “pitbull” Davids, dato che non c’è di peggio di sputare sul piatto che ha consentito a questo tizio di poter essere grande, famoso e vincente almeno nella sua carriera.
Ad ogni modo, io auguro di vero cuore a Boniek di non dovere mai incrociare da solo e in zona isolata il “dopato” Davids …
2 – Comiche a Cremona
In fondo quanto sto per scrivere è in linea con la precedente postilla, a proposito di scemi, ma nel senso che qualcuno o pensa che siamo tutti scemi da non capire, o è scemo di suo.
Pare che finalmente l’indagine scommessopoli sia arrivata alla fine, il 29 ottobre dovremmo sapere tutto, ma chi sa già tutto sono i soliti bene informati delle redazioni giornalistiche, ossia quelli che lavorano in sinergia con certe Procure, usando l’informazione sulla cronaca giudiziaria in maniera, diciamo così, spregiudicata.
Quindi tra le notizie “scoop” che sono state riportate dai lecchinivendoli in servizio permanente effettivo presso gli uffici della procura di Cremona, si segnalano:
- la copia dei dati acquisiti dal pc di Antonio Conte sarebbe “smagnetizzata” dunque illegibile;
- non è stato possibile accedere alla memoria del telefonino di Stefano Mauri, in quanto il giocatore si sarebbe rifiutato di fornire il PIN della sua scheda SIM, e lo stesso sarebbe accaduto per altri telefonini di altri indagati;
- in compenso si sarebbero scoperte altre partite alterate fino al 2007, ci sarebbe pure coinvolto il Sassuolo (all’epoca in C1 e all’epoca allenato da, udite udite, MASSIMILIANO ALLEGRI …).
Potrei fermarmi qui, tanto sono evidenti le cretinate pubblicate da certi giornalisti (tra cui i soliti ineffabili fratelli “De Rege” della debenedettiana, ossia Mensurati – Foschini), ma per qualcuno che volesse ottusamente credere a queste balle, ricordo che:
- quando si sequestra un pc, di norma i dati si copiano in doppio backup, e di norma si fa una sorta di “fotografia” del pc al momento dell’acquisizione dati, per avere la certezza sia della sicurezza dell’acquisizione, sia dello stato del pc al momento del sequestro, come dire è impossibile che, smagnetizzandosi (e come?) una copia, non si possano ugualmente recuperare i dati;
- fermo restando che i veri dati acquisibili da un telefonino sono del traffico vocale e messaggistica in entrata e uscita, ossia dati che facilmente possono essere acquisiti dal gestore della SIM, e fermo restando che quei pochi dati presenti in un telefonino e in una SIM possono essere la rubrica telefonica e qualche altro dato non essenziale, come sapete bene le SIM sono individuate da un numero seriale, da un codice PIN e un codice PUK, come dire, basta rivolgersi al gestore che ha emesso la SIM per potervi entrare in qualche modo e acquisire anche altri dati contenuti sia nella SIM, sia accedere completamente nel telefonino;
- infine, gente incapace di accedere a SIM, o di far smagnetizzare una copia di dati, invece è capace di appurare che ci sarebbe coinvolto il Sassuolo all’epoca in cui era allenato da Allegri, guarda caso oggi in panchina alla Juventus!
E nessun giornalista che ha pubblicato queste notizie a chiedersi come si possa credere ad affermazioni così grossolanamente stupide!
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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Juve news - Tuttosport
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