Tutte le partite ufficiali della stagione |
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La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.555 |
Giocate |
3.070 |
2.498 (54,84%) |
Vittorie |
1.692 (55,11%) |
1.160 (25,47%) |
Pareggi |
825 (26,87%) |
897 (19,69%) |
Sconfitte |
553 (18,01%) |
8.155 |
Fatti |
5.348 |
4.438 |
Subiti |
2.896 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
508 |
Giocate |
1.533 |
279 (54,92%) |
Vittorie |
917 (59,82%) |
112 (22,05%) |
Pareggi |
357 (23,29%) |
117 (23,03%) |
Sconfitte |
259 (16,89%) |
864 |
Fatti |
2.698 |
467 |
Subiti |
1.357 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 31.03.2014
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Napoli - Juventus 2 - 0 - VITTORIA SUL CAMPO, E VITTORIA DELL'INCIVILTA'
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di Antonio La Rosa
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Decisamente sono troppo ben abituato in questi anni alle vittorie dei bianconeri che, se già mi viene difficile commentare un pareggio, figuriamoci una sconfitta. Ancor di più se quella sconfitta matura su un campo nel quale mai avrei desiderato vederla, in un contesto che esalta l’inciviltà e l’odio (salvo poi fare da vittima se si reagisce a questo odio incivile) e al termine di una partita che definire orrenda da parte dei bianconeri è anche generoso. Ci proverò, anche se ammetto che non la digerisco in alcun modo.
La tattica
Solito 3 – 5 – 2 dei bianconeri con unica variante Osvaldo al posto dello squalificato Tevez, per il resto tutti confermati; Napoli con 4 – 2 – 3 – 1, ma di fatto attacco a 4 o se preferite tridente Callejon – Higuain – Insigne, con Hamsik più arretrato. Che la partita non fosse iniziata sotto una buona stella lo si vede subito dall’infortunio di Vidal (rientrato ma praticamente impalpabile nel prosieguo), quindi da un paio di interventi provvidenziali di Buffon; ma soprattutto si notava la mollezza della squadra, mai grintosa nel pressing agli avversari e mai seriamente in grado di imbastire una azione che non fosse il classico possesso palla all’indietro. Sul gol poi si sommano la negligenza di Chiellini che tarda a rientrare, per litigare con Benitez, e la svista dell’assistente di linea, che non vede la posizione irregolare di Callejon, ma invero era già da tempo nell’aria il vantaggio dei partenopei. Nella ripresa timida reazione della Juventus, ma solo con l’ingresso di Vucinic si vede qualcosa di decente in avanti, e mai una vera offensiva alla ricerca del pareggio. E in una situazione simile non poteva che arrivare il raddoppio su azione di contropiede, preso peraltro sugli sviluppi di un angolo battuto dalla Juventus, come dire il peggio di una disposizione di squadra nel momento della rimonta.
La Squadra
Non abbiamo giocato, punto. Eccettuato Buffon, in forma strepitosa e autore di almeno tre grandi parate, nessuno dei giocatori sceso in campo ha giocato come abbiamo visto in passato, ma anche per la ormai cronica incapacità di Conte di fronteggiare come si deve moduli come quello schierato da Benitez, e non sarà certo un caso se, tra Italia ed Europa, le peggiori prestazioni bianconere in questi anni sono state contro Bayern, Galatasaray, forse solo contro il Real, la squadra ha saputo tenere testa, ma lì ci stava anche una forte reazione d’orgoglio in una fase delicata del girone di CL. Eppure ieri la difesa ha ben controllato il temutissimo Higuain, praticamente spettatore in campo, ma mai ha saputo frenare l’intraprendenza di Callejon e di Insigne prima e Maertens poi; il centrocampo è stato praticamente latitante in fase di interdizione, pochissima spinta sulle fasce, e quando c’è stata, si è rivelata inconcludente, per cui non è che gli attaccanti potessero fare miracoli, anche se l’intesa tra le due punte è stata a dir poco approssimativa.
I Singoli
Di Buffon migliore dei nostri ho già detto, e questo dato, unito alla prestazione deludente degli altri, è forse la cosa peggiore della giornata, come dire sconfitta senza attenuanti. Se proprio dobbiamo trovare qualcuno da salvare, direi che Bonucci in difesa e Marchisio a centrocampo si sono quantomeno guadagnati la sufficienza, come pure Vucinic almeno ha provato a dare maggiore vivacità al reparto offensivo.
Conte
Quando si perde, diceva il Grande e compianto Avvocato, la colpa è prima della società, poi dell’allenatore, infine dei giocatori. E siccome per una sola partita non posso tirare in ballo una dirigenza che comunque ha riportato i colori bianconeri al vertice del calcio italiano, mi limito a mettere in evidenza qualche scelta non condivisibile, per questa gara, da parte del nostro allenatore. La prima delle quali, è l’essersi intestardito in un modulo ormai conosciuto dalle avversarie, che sembrano in buona sostanza averne anche compreso i rimedi per come controbattere. Ripeto, il primo anno di Conte era stato a mio giudizio straordinario proprio per quel frequente cambio di tattica della squadra, il 3 – 5 – 2 era stato il modulo finale dopo una stagione nata con il 4 – 2 – 4, proseguita con cambi vari (4 – 1 – 4 – 1) e un tridente d’attacco nel periodo migliore del girone d’andata, per poi approdare a questo modulo definitivo. Da giocatore ha avuto maestri molto eclettici, a cominciare da Lippi ed i suoi cambi tattici in corso di gara, Ancelotti stesso, ritenuto fondamentalista del 4 – 4 – 2, alla Juventus adottò due moduli ben diversi tra loro, con difesa a 3 il primo anno e difesa a 4 il secondo. Orbene, come dicevo sopra, l’unica volta in cui ho visto la Juventus fronteggiare al meglio squadre con il 4 – 2 – 3 – 1, è stata contro il Real Madrid, sia all’andata, sia al ritorno, ed in entrambi i casi abbiamo giocato con difesa a 4, centrocampo molto elastico, capace quindi di sfruttare quello che è il limite, a mio giudizio, di questo modulo, ossia spezzare in due la squadra. Ieri sera poi, i 4 avversari (Callejon, Hamsik, Insigne, Higuain) non facevano in alcun modo da supporto agli interditori di centrocampo, come dire, sarebbe stato sufficiente un centrocampo a 3 per mettere in difficoltà gli avversari ed avere superiorità numerica in quella zona di campo. Per cui, anche ammesso che effettivamente la squadra in questa fase è un po’ a corto di fiato, il modulo schierato poi non è che abbia aiutato, e visto l’inizio della gara, l’essersi Conte ostinato a mantenere la difesa a 3, specie con un centrocampo che non copriva al meglio, è stato l’errore decisivo. Come pure i cambi, logici nei tempi, mi sono sembrati più in prospettiva di giovedì prossimo, che per rimediare il risultato.
Le prospettive
Firenze all’andata poteva dirsi episodio isolato, frutto di un black out nei venti minuti finali, ma utili però per far capire al gruppo che occorreva dare una svolta. Napoli invece non può dirsi un episodio, la squadra da ultimo fatica anche contro le piccole, tre vittorie di fila di misura contro Fiorentina, Genoa e Catania, una con il patema d’animo contro il Parma, dopo un primo tempo alla grande ed una ripresa inguardabile, come dire, la battuta d’arresto netta era nell’aria. Anche la gara di EL contro i viola, all’andata, era stata un segnale inquietante su una condizione fisica precaria, ma il ritorno, la prestazione determinata della squadra e la magica punizione di Pirlo, avevano fatto passare i timori. Adesso però siamo a fine stagione, d’ora in avanti gli errori non potrebbero essere più rimediati, dunque occorre stringere i denti e recuperare tutte le energie psicofisiche per chiudere al meglio la stagione. Diciamo pure che il vantaggio in campionato è ancora consistente, come dire, possiamo anche permetterci un secondo passo falso senza timori di contraccolpi, e calendario alla mano, francamente penso che anche una squadra non al meglio possa evitare scivoloni contro avversarie quali Livorno, Udinese, Bologna e Sassuolo, fermo restando che i più immediati inseguitori, ossia la Roma, dovrebbero vincere sempre, e non è detto che ci siano sempre i Rizzoli a far decidere a Benatia se un fallo è o no da rigore. Come dire, la Juventus per vincere lo scudetto deve fare aritmeticamente 13 punti sui 21 ancora a disposizione, e questo anche perdendo a Roma nello scontro diretto, fino a due reti di scarto; realisticamente credo che basterà raggiungere quota 91 per la certezza dello scudetto, dato che non credo che i giallorossi vincano tutte e otto le gare di fila, dovendo incontrare noi, e prima Fiorentina e Milan, anche se i viola penso siano già con la testa alla finale di Coppa Italia: e se questa squadra, anche non al massimo, non riesce a conquistare 10 – 11 punti nelle prossime gare, avendone 4 in casa (Livorno, Bologna, Atalanta e Cagliari) e 3 in trasferta (Udinese, Sassuolo, Roma), vuol dire che non merita di vincere. Insomma, non è cambiato granchè rispetto alla settimana scorsa, i bianconeri possono, anzi devono rimanere pure concentrati sulla EL, obiettivo che adesso diventa prioritario con uno scudetto quasi in bacheca, ma per fare questo debbono adesso ricaricarsi in vista degli ultimi ostacoli per un finale di stagione nel quale si raccolgano i frutti magari di due trofei, uno entro confine e l’altro oltre confine.
La giornata di campionato.
La Roma continua a vincere grazie ad errori arbitrali, ma naturalmente la cosa non fa notizia, sono errori in buonafede, come all’andata i rigori fasulli contro Inter e Napoli, e in ogni caso avrebbero vinto ugualmente (è il refrain ogniqualvolta i giallorossi beneficiano di errori, mentre come sapete gli errori pro juve sono decisivi anche se vinciamo con tre o quattro reti di scarto. In casa Milan, sembra per adesso superato il rischio per Seedorf di esonero, anche se va detto che i tanto decantati miglioramenti sul piano del gioco non è che si siano visti; si fa invece interessante la corsa per i piazzamenti in EL, il Parma, alla seconda sconfitta di fila, appare riassorbito dalle concorrenti, Lazio e Verona in primis, il tutto in attesa dell’Inter nel posticipo di stasera.
Le mie postille
1 – Noi non siamo napolisti! Oggi ho letto troppi complimenti e omaggi al Napoli da parte dei tifosi e dei vari opinionisti juventini, in relazione alla gara di ieri sera. Per carità, il tifoso juventino tipo sa bene che si vince e si perde sul campo, dunque poco da dire, ieri sera il risultato è stato ineccepibile. Come ineccepibile in quanto ampiamente prevedibile è la reazione antisportiva dell’ambiente Napolista, dalla accoglienza civile al pullman bianconero, ai commenti pre e post gara dei soliti opinionisti partenopei, che se all’andata avevano avuto di che ridire sul gol di Llorente, nonostante le sberle prese per tutti i 90’, adesso nulla dicono sul gol irregolare di Callejon, che in fondo ha pure determinato l’esito della gara. Naturalmente il peggio del peggio del peggio lo ha sciorinato il cinepanettonaro. Che, per coprire il fatto di avere investito tutto sommato male i soldi ricavati dalla cessione di Cavani, e di avere speso quattro volte di più rispetto ad una squadra che al suo Napoli ha dato 17 punti di distacco (e tre pere chiare all’andata), nei suoi deliri di onnipotenza odierna, ha detto che se avesse avuto lui un fatturato di trecento milioni di euro come la Juventus, avrebbe realizzato un Napoli stellare, per cui si chiede come venga utilizzato questo fatturato alla Juve. Mah … Questo intanto conferma la competenza del cinepanettonaro, dato che non occorrono studi universitari per sapere che “fatturato” non è l’utile di impresa, ma tutto il movimento economico in entrata di una azienda, altrimenti detto “volume d’affari”. Dunque il ricavo lordo, che, poi, al netto delle uscite, produce la voce “utile netto d’esercizio”, come dire quando la Juventus ha trecento milioni di fatturato, significa che da questo fatturato occorre poi detrarre i costi di gestione, ossia contratti con i calciatori, con tecnici, spese di gestione varie etc.. Peraltro, nei costi di gestione, c’è pure il pagamento del mutuo contratto per la realizzazione dello stadio e della futura realizzazione dell’area della Continassa da adibirsi a villaggio bianconero. Concetti che il napolista cinepanettonaro non potrà comprendere, ma del resto, da tal presidente che non ha speso una parola di condanna alla violenza dei suoi tifosi cosa potete aspettarvi?
2 – Scemo della settimana Vi ricordate in occasione della partita di Coppa Italia, quel giornalista RAI che disse di avere delle immagini esclusive dalle quali si vedeva che il cross di Isla per Peluso era davvero andato fuori? Si chiamava e si chiama tutt’ora Alessandro Antinelli, un passato militante nelle famigerate radio romane, ed un presente da ultras travestito, che cerca però di mimetizzarsi. Invero già la volta scorsa la figuraccia la fece, dato che poi quelle famose immagini probatorie si rivelarono un tarocco anche mal fatto. Anche ieri ha dato però prova delle sue grandi perle di saggezza. A 90’ minuto, o meglio nella appendice della trasmissione (Tempi Supplementari), in collegamento pre partita da Napoli, a commento degli atti di teppismo dei tifosi napolisti all’arrivo del pullman bianconero, ha parlato di entusiasmo dei tifosi locali all’arrivo del pullman dei loro beniamini, ma “qualche problema” per quello della Juventus, scortato dalla polizia, definendo quindi quegli atti di violenza esecrabile, “rabbia dei tifosi del Napoli”. AVETE CAPITO BENE, QUELLA CHE E’ UNA VIOLENZA GRATUITA E DA CONDANNARE, VIENE DERUBRICATA A RABBIA DI TIFOSI! Come dire, un fenomeno da comprendere, poverini questi tifosi sono arrabbiati contro la Juventus, e se manifestano così la loro rabbia è in fondo una cosa quasi non da giustificare ma da comprendere … Io ricordo bene i commenti della redazione RAI Roma-Napoli Channel all’andata e come vennero condannati, con sdegno, quelli che erano cori per quanto criticabili, sicuramente innocui, non avendo mai messo a rischio l’incolumità di giocatori o tifosi avversari: e non furono affatto teneri, anzi si invocò una punizione esemplare, che poi arrivò puntualmente a danno della curva sud (e anche di quella nord) dello Juventus Stadium. A questo punto vedremo se un giorno analoga “rabbia” dei tifosi juventini contro un pullman, che so, del Napoli, o con lancio di urine e di rubinetti verso i tifosi avversari, sarà così benevolmente commentata da gente stipendiata con il canone, pagato da tutti, juventini compresi!
P.S.: il giornalista in questione, sentendosi offeso dalle mie critiche su Twitter, avrebbe desiderato le mie scuse. Non l’ho fatto, naturalmente, ma siccome mi fido del giudizio dei lettori, vi invito a rivedere il servizio (al minuto 63 circa, del video che vi riporto sotto), e se ritenete che gli siano dovute queste scuse
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-cb4de32e-8099-4ece-a26e-a8088b8ab511-raisport.html#set=ContentSet-86adf049-0f46-4589-927e-04f34b97ab5e&page=0
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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