La Juventus continua a mantenere la propria imbattibilità e la vetta della classifica, anche se in coabitazione con l'Udinese, conquistando un pareggio all'Olimpico contro una Roma alla ricerca del riscatto e del risultato di prestigio.
Gara vivace e combattuta, subito in salita per i bianconeri, e rimediata nella ripresa da una perfetta inzuccata di Chiellini, Juventus a fare la gara, e Roma a giocare di rimessa, molti rovesciamenti di fronte ed azioni insidiose, ma poche vere conclusioni a rete.
Altro dato, la Juventus all'Olimpico non perde da sette anni, e sugli spalti non sembrava affatto giocare fuori casa, a conferma di un ritrovato entusiasmo per i colori bianconeri.
La partita alla lavagna
Conte deve fare a meno dello squalificato Vucinic, e alla fine schiera Estigarribia punta esterna sulla sinistra, confermando il resto della squadra "titolare", con il centrocampo che si ricompone per il rientro di Pirlo, dopo il turno di squalifica scontato; Roma con modulo sostanzialmente speculare, ma con De Rossi arretrato in difesa, l'esordio di Viviani centrale di centrocampo, tra Pjanic e Greco, ed il ritorno di Totti a sostegno di Osvaldo e Lamela.
Partita subito in salita per i bianconeri, a seguito di una rete davvero frutto di errori in serie, dalla mancata chiusura su Totti, liberissimo di crossare a centro area, sugli sviluppi di angolo, a proseguire nel tiro ciabattato di De Rossi (più un appoggio per qualche compagno che vero tiro in porta), lisciato clamorosamente da Vidal, con deviazione che corregge la traiettoria in rete.
Non è la Juve solita, solita intensità di gioco e pressing asfissiante, ma parecchia imprecisione nei fraseggi e nelle verticalizzazioni, e dunque poche occasioni da rete, la più ghiotta, nel primo tempo, sui piedi di Estigarribia, e Stekelenburg riesce a parare fortunosamente; dal canto loro, i padroni di casa, in sofferenza quando attaccati, si mostrano molto pericolosi nelle ripartenze, anche se vere occasioni non ne costruiscono.
Nella ripresa, la Juventus appare meno frenetica e più concreta almeno nella manovra, ma sempre evanescente in fase di conclusione a rete; il pareggio comunque è nell'aria ed arriva al termine di una azione ben manovrata, quanto fortunosa nella fase finale, ottimo traversone in area di Vidal per Estigarribia, che prova la conclusione a volo, ma lisciando serve un assist perfetto a Chiellini che di testa anticipa l'uscita di Stekelenburg.
La Roma ha immediatamente l'occasione per tornare in vantaggio, rigore per fallo di Vidal su Lamela, dal dischetto Totti stavolta si fa parare il tiro da Buffon.
Il finale di gara vede ancora i bianconeri vicinissimi al gol del vantaggio, dapprima con Giaccherini, e soprattutto con Quagliarella, ma in entrambi i casi il portiere giallorosso para; mentre la Roma si affaccia pericolosamente in area bianconera con Totti, che dopo una azione personale, entrato in area si fa respingere da un difensore la sua conclusione a rete.
Juventus “in”
Poche le cose degne di nota, emergono da questa gara. Certamente la fase difensiva è stata quasi impeccabile, e non a caso le due situazioni negative createsi, sono frutto di una serata decisamente sfortunata e negativa di Vidal, più che frutto di errori dei difensori.
E altra notazione positiva, anche quei giocatori che fino a poco tempo fa sembravano "oggetti misteriosi", sembrano invece elementi che possono rendersi davvero utili nel prosieguo della stagione.
Juventus “out”
Ho il sospetto che per la prima volta la squadra sia scesa in campo non ben concentrata, forse convinta che le assenze sull'altro lato fossero un danno per i giallorossi, mentre al contrario, hanno costretto Luis Enrique a sperimentare di meno e dunque schierare una formazione più logica e concreta: e non a caso, il modo come è arrivato il vantaggio romanista sembra proprio una conseguenza di eccesso di confidenza con gli avversari.
Va aggiunto che per la prima volta nella stagione il centrocampo bianconero è apparso nel complesso sotto tono, e che Matri punta isolata, con due esterni che possono anche fare da attaccanti, ma partono troppo distanti dalla porta, è facilmente neutralizzabile.
Le pagelle
I Promossi
Chiellini: 7,5
Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare, e in una gara che col passare dei minuti si complicava sempre di più, c'è voluto lui per raddrizzare il risultato. Gol a parte, è stato certamente impeccabile in fase difensiva, oltre che utile nelle azioni d'attacco, in combinazione con Estigarribia.
Buffon: 7
Una sola parata, ma che parata, sul rigore tirato tutto sommato bene da Totti, tiro forte angolato e a mezz'altezza. E questa sola parata conferma il suo ritorno ad altissimi livelli
Barzagli: 7
Ormai è il vero leader della retroguardia, dirige al meglio il reparto, ottimo negli anticipi e nelle chiusure, e pure nei disimpegni in avanti.
Per il resto, non male Estigarribia nel primo tempo, anche se calato vistosamente nella ripresa; lo stesso Bonucci non ha commesso leggerezze in fase di disimpegno, Lichtsteiner sufficiente, ma meno intraprendente di altre volte; tra i centrocampisti Pirlo sufficienza molto stiracchiata, come dire quasi bocciato, tenuto conto della sua grande classe; e notazioni per i subentrati Giaccherini ed Elia, specie quest'ultimo ha mostrato numeri di qualità.
I rimandati
Marchisio: 5
Non è praticamente entrato in partita, pochi inserimenti in avanti, e, cosa non da lui, poca grinta nel pressing e nei contrasti. Forse la botta rimediata ad inizio ripresa lo ha menomato decisamente.
Pepe: 5
Un altro che si è preso una pausa dopo uno scorcio di stagione disputato alla grande. Di fatto ha inciso rarissime volte.
Matri: 5
Ha bisogno di una seconda punta di sostegno, quando gioca da solo si smarrisce, e non è la prima volta.
Sotto processo
Vidal: 4,5
Forse sono troppo duro con il nostro centrocampista, però un erroraccio suo ha inciso sull'andamento della gara, e se è vero che in qualche situazione è stato efficace, specie negli inserimenti tra le linee, è anche vero che per farsi perdonare quell'errore ha spesso fatto più confusione che altro, e l'azione del rigore ne è riprova, anche se Orsato non aspettava altro.
Infine due paroline sulla direzione di gara.
Lo sapevamo già che Orsato fosse uno dei "migliori" esponenti del nuovo corso arbitrale, ossia quel corso che nel dubbio deve sempre fischiare contro i bianconeri, lo si sapeva già, e chi ha buona memoria non ha dimenticato di certo la sua performance di Genova, stagione 2009 - 2010, gara del "per un gol convalidato ne debbo realizzare due regolari"; ed invero il commentatore di Sky, Compagnoni (altra voce dell'antijuventinismo militante, basti pensare come ha esultato al gol giallorosso e la voce cadaverica in occasione del pareggio di Chiellini e del rigore parato da Buffon), ci ha pure informati del dato statistico, che la Juve con lui arbitro non ha mai vinto fuori casa.
Ieri sera abbiamo capito bene perchè: si badi, non mi riferisco al rigore, generoso visto al replay, e che ci poteva stare visto a velocità normale, ma alla valutazione dei contrasti a centrocampo, e alla durezza di gioco di qualche giallorosso (leggi Lamela, neppure ammonito nonostante entratacce assassine), e questa diversità di valutazione spiega con maggiore chiarezza la serata no del nostro centrocampo.
La sentenza
Un punto guadagnato o due perduti?
Era la domanda che circolava ieri sera nei commenti in rete post partita, come dire, un modo di vedere il bicchiere riempito a metà, dunque mezzo pieno per qualcuno, mezzo vuoto per qualche altro.
Certamente, considerandosi che la gara è stata subito in salita e che la Roma ha avuto l'occasione di tornare in vantaggio, in una gara non certamente tra le migliori disputate dai bianconeri, il punto può sembrare buono, segno che anche nelle giornate meno brillanti la squadra comunque riesce a mettere fuori quel carattere e quella grinta che consentono di rimediare le situazioni negative.
Ed è anche vero quanto dichiarato da Conte nel dopopartita, che ormai la gente si aspetta sempre da questa squadra vittorie e grandi prestazioni, a conferma della crescita di immagine della squadra,ed a ben vedere, avere conseguito un pareggio contro una avversaria praticamente all'ultima spiaggia, con aria di contestazione, e dunque alla ricerca della riscossa e del grande risultato di prestigio, è pur sempre un risultato apprezzabile.
Rovescio della medaglia: la Roma non mi ha mai dato ieri sera la sensazione di squadra solida, "ballerina" in difesa e dunque vulnerabile, anche se molto pericolosa in contropiede.
Bene, la Juventus ha avuto supremazia territoriale, molto possesso palla, le conclusioni a rete sono state praticamente doppie, ed anzi Buffon mai seriamente impegnato (a meno di considerarsi tale un "passaggio" di Simplicio nel finale di gara), ma, a parte una conclusione di Estigarribia nel primo tempo, e l'occasionissima di Quagliarella nella ripresa, non è mai stata realmente incisiva nelle azioni d'attacco, Matri zero tiri, idem Marchisio, qualche conclusione fuori di Pepe, qualche altra di Vidal, qualche guizzo pregevole di Giaccherini concluso non al meglio, e poi basta.
Probabilmente si poteva fare di più ed osare di più, anche nei cambi: vero che Del Piero aveva disputato 120 minuti in coppa Italia, ma schierarlo in coppia con Quagliarella poteva pure essere una soluzione, vista l'evanescenza del gioco bianconero negli ultimi 16 metri, e dico questo nonostante il buon impatto in gara di Giaccherini ed Elia.
Magari non si vinceva lo stesso, ma non avremo la prova del contrario.
Come dire, dopo la fase di consolidamento della squadra, e della acquisita consapevolezza del proprio valore, adesso occorre pure la fase del rischio, e del resto una squadra per fare il salto decisivo di qualità, deve pure rischiare qualche volta.
Tuttavia, questa considerazione potrebbe apparire ingenerosa, e me ne rendo conto, in fondo stiamo parlando di una squadra in testa alla classifica, ancora imbattuta, e di una squadra che ha questo rendimento dopo due stagioni deludenti.
Ma nel calcio dei tre punti, può succedere che chi come l'Udinese ha subito due sconfitte è a pari punti con la Juventus, o a due soli punti di distanza pur avendo perduto lo scontro diretto, come il Milan, ragion per cui il pareggio non è che sia sempre un risultato utile e apprezzabile.
P.S.: questa volta ho troppi argomenti da trattare in sede di postille, per cui mi riservo di fare un pezzo a parte.
Del resto troppi personaggi si sono manifestati in questi giorni, per quello che sono e che valgono, ossia Carraro, Guido Rossi e ascari vari dell'impostura calciopolara; idem la macchina del fango mediasettara, in fermento visto che la squadra del padrone non riesce ancora ad arrivare in vetta alla classifica; idem pure Sky, che pur da antagonista verso Mediaset, si dimostra servile ai limiti dello "zerbinismo" militante, quando si parla di Milan; per non tacere di altre amenità viste o segnalatemi dai lettori.
Per cui mi riprometto un intero articolo di "postille a parte", rischierei di scrivere quasi un trattato ...
Una sola cosa invece segnalo da subito: qualcuno di voi ha avuto l'onore ed il piacere di rivedere al replay un fallo abbastanza vistoso su Vidal, in area giallorossa, nel primo tempo?
Come dire, la faziosità ormai contagia pure le regie televisive, di emittenti che vivono grazie al 40% di abbonati di fede bianconera!
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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