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Classifica campionato di Serie A
Squadra Pti Squadra Pti
Inter 92 Monza 45
Milan 74 Genoa 43
Bologna 67 Lecce 37
JUVENTUS 66 Verona 34
Atalanta 60 Cagliari 33
Roma 60 Empoli 32
Lazio 56 Frosinone 32
Napoli 51 Udinese 30
Fiorentina 50 Sassuolo 29
Torino 47 Salernitana 15
Classifica completa, risultati, calendario
Le prossime gare in calendario
Data/Ora Cmp Partita
12.05 18:00 A Juve-Salernitana
15.05 21:00 Ita Atalanta-Juventus
20.05 20:45 A Bologna-Juventus
26.05 20:45 A Juventus-Monza
       
       
       
       
       
       
Calendario completo
Tutte le partite ufficiali della stagione
G. Pti Vit Par Sco Fat Sub  
20 45 13 6 1 35 11 C
19 30 8 6 5 26 19 F
0 0 0 0 0 0 0 N
39 75 21 12 6 61 30 T
Ultime 10 gare ufficiali
Data Cmp Partita Ris
10.03 A Juventus-Atalanta 2-2
17.03 A Juventus-Genoa 0-0
30.03 A Lazio-Juventus 1-0
02.04 Ita Juventus-Lazio 2-0
07.04 A Juventus-Fiorentina 1-0
13.04 A Torino-Juventus 0-0
19.04 A Cagliari-Juventus 2-2
23.04 Ita Lazio-Juventus 2-1
27.04 A Juventus-Milan 0-0
05.05 A Roma-Juventus 1-1
Punti 12 - Vinte 2 - Pari 6 - Perse 2
Gol fatti 9 - Gol subiti 8 - Vedi tabellini
Tutte le partite ufficiali della stagione
M Giocatore Pre Min Pan Gol
5 Locatelli M. 38 3163 2 1
3 Bremer 37 3324 1 3
16 McKennie 36 2817 6 -
27 Cambiaso 36 2507 8 3
9 Vlahovic 1 34 2372 7 17
1 Szczesny 33 2970 4 -26
4 Gatti F. 33 2764 6 4
7 Chiesa 33 2207 7 8
25 Rabiot 32 2761 1 4
11 Kostic 32 2063 10 -
22 Weah 32 1237 22 1
14 Milik 1 32 947 24 7
6 Danilo 31 2631 3 1
15 Yildiz 28 931 28 3
20 Miretti 24 1152 21 2
17 Iling-Junior 23 666 36 1
18 Kean 19 608 14 -
12 Alex Sandro 17 732 18 -
24 Rugani 16 1112 27 3
26 Alcaraz 10 244 10 -
41 Nicolussi 8 283 36 -
36 Perin 6 540 28 -4
21 Fagioli 6 341 5 -
47 Nonge 4 49 24 -
10 Pogba 2 52 3 -
2 De Sciglio 1 45 6 -
13 Huijsen 1 12 16 -
39 Sekulov 1 10 1 -
45 Cerri L. 1 6 1 -
23 Pinsoglio 0 - 39 -
33 Djalò 0 - 15 -
38 Daffara 0 - 3 -
49 Scaglia S. 0 - 3 -
50 Hasa 0 - 2 -
30 Soulé 0 - 2 -
43 Crespi 0 - 1 -
42 Garofani 0 - 1 -
40 Mancini 0 - 1 -
44 Muharemovic 0 - 1 -
28 Barrenechea 0 - - -
32 De Winter 0 - - -
26 Kaio Jorge 0 - - -
48 Mulazzi G. 0 - - -
Contributo reparti in fase realizzativa
Difesa 11 - Centrocampo 11 - Attacco 36
Altre statistiche
Giocatori utilizzati 29 (almeno 1 pres.)
Giocatori in gol 14 (48,28%)
Rigori segnati 4 - Sbagliati 2 - Parati 1
Ammonizioni 85 (21 giocatori)
Espulsioni 2 (2 giocatori)
Tutte le statistiche
La Juventus dal 1900 ad oggi
Gare ufficiali   Serie A
4.559 Giocate 3.073
2.498 (54,79%) Vittorie 1.692 (55,06%)
1.163 (25,51%) Pareggi 828 (26,94%)
898 (19,70%) Sconfitte 553 (18,00%)
8.159 Fatti 5.351
4.443 Subiti 2.899
C. Europee   Era 3 pti (uff.)
508 Giocate 1.537
279 (54,92%) Vittorie 917 (59,66%)
112 (22,05%) Pareggi 360 (23,42%)
117 (23,03%) Sconfitte 260 (16,92%)
864 Fatti 2.702
467 Subiti 1.362
Tutti i numeri della Juventus
Top 10 - All Time (gare ufficiali)
Presenze Gol fatti
705 Del Piero 290 Del Piero
685 Buffon 179 Boniperti G.
561 Chiellini 178 Bettega R.
552 Scirea 171 Trezeguet
528 Furino 167 Sivori
502 Bonucci 158 Borel F.
482 Bettega R. 130 Anastasi
476 Zoff 124 Hansen J.
459 Boniperti G. 115 Baggio R.
450 Salvadore 115 Dybala
Classifiche complete
Top 10 - Rosa attuale (gare ufficiali)
Presenze Gol fatti
326 Alex Sandro 40 Vlahovic
250 Szczesny 34 Pogba
209 Rabiot 30 Chiesa
194 Danilo 22 Kean
190 Pogba 21 Rabiot
146 Rugani 16 Milik
132 McKennie 15 Alex Sandro
130 Locatelli M. 13 McKennie
127 Chiesa 11 Rugani
122 Kean 9 Danilo
Classifiche complete
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Pubblicato il 11.04.2010

Renato Cesarini

di Bidescu
Renato Cesarini, il più matto, il più estroso giocatore che abbia vestito la maglia della Juventus, era venuto dall’Argentina senza incontrare quelle difficoltà che avevano ostacolato l’ingaggio del suo amicone Raimundo Orsi, perché era meno oriundo di lui: infatti, poteva essere considerato quasi italiano, essendo nativo di Senigallia. Soltanto dopo la sua nascita i genitori avevano deciso di lasciare le Marche per trasferirsi in Sud America.
L’estroverso Renato pareva costruito apposta, quasi fatto su misura per la disperazione del severissimo barone Mazzonis, che pure aveva caldeggiato la sua venuta in Italia, ma che era solito vigilare sulla buona condotta dei giocatori come un gendarme. Veniva diligentemente aiutato in quest’opera di vigilanza dall’allenatore Carcano, ancora più direttamente interessato di lui, come era anche logico. Gli aneddoti sulle mattane di Cesarini si sprecano, nemmeno il tempo li ha cancellati o scoloriti. Perché il “Cé” (così lo chiamavano nella squadra in cui il solo Combi non tollerò deformazioni al proprio nome), adorava i locali notturni, l’eleganza, le carte da gioco, le donne di classe, lo champagne. Era assolutamente disinvolto con lo smoking come in tenuta di gioco. Pagava sovente per tutti, elargendo denaro in allegria e pagando senza scomporsi tutte le multe che Mazzonis e Carcano gli facevano piovere addosso. Era talmente simpatico che in più di una occasione qualche dirigente (come l’avvocato Tapparone, suo grande ammiratore), finiva per pagare la multa.
Alla Juventus la disciplina veniva osservata e fatta osservare secondo una prassi ben precisa. In generale Carlo Carcano non interveniva mai di persona, limitandosi, in caso di necessità, ad attizzare lo sdegno dei dirigenti od addirittura della presidenza, fornendo gli estremi dei misfatti compiuti ed accertati. Queste notizie o queste prove, Carcano se le procurava attraverso una fitta rete di informatori reclutati tra i ragazzini che prezzolava alla somma di un paio di lire per prestazione. I piccoli stavano appostati per ore in vicinanza delle abitazioni dei calciatori, attentissimi a riferire ogni entrata od uscita fuori ordinanza. Era una bella lotta, perché Cesarini aveva saputo la faccenda dei ragazzini e riusciva sovente a neutralizzarne l’opera, offrendo più soldi di quanto non facesse Carcano !!!
Una volta informato il barone Mazzonis delle marachelle del “Cè”, l’allenatore se ne lavava le mani ed entrava in funzione il vicepresidente con un primo avvertimento amichevole verso chi aveva mancato. Se tale avvertimento cadeva nel vuoto, Mazzonis spediva l’avviso ufficiale, gelidamente formulato sotto l’invito a presentarsi in sede in tal giorno, di solito alle ore 18:00, per comunicazioni «che La riguardano». Proprio con la elle maiuscola. Le multe per le infrazioni più gravi erano di mille lire. Cesarini le pagava senza battere ciglio, ma qualche volta riusciva a scendere a patti:
«Se gioco da campione e segno almeno un goal nella prossima partita (ed in genere sceglieva una gara difficile), la multa viene cancellata !!!»
E quasi sempre Cesarini riusciva ad ottenere la cancellazione della punizione.
Una fedele descrizione della personalità di Renato Cesarini è stata fatta dalla scrittrice e tifosa Piera Callegari nel libro “La Juventus (storia, personaggi, vittorie di una grande squadra di calcio dal 1897 ad oggi)”. Racconta dunque la Callegari:
«Cesarini escogitava a getto continuo iniziative che parevano fatte apposta per togliere il sonno a Mazzonis. Giunse persino ad aprire un locale da ballo molto lussuoso in piazza Castello, sopra il famoso “bar Combi”, che apparteneva alla famiglia del portiere bianconero. Due orchestre vi si alternavano per buona parte della notte, offrendo al pubblico infinite serie di tanghi, la danza che a quei tempi furoreggiava. Facendosi interprete di tanto fervore per il ballo argentino, Cesarini vestiva gli orchestrali da “gauchos”. Naturalmente, dato che spesso viveva la notte sino in fondo, poteva succedere che il “Cé” in mattina fosse in ritardo agli allenamenti e lo vedessero arrivare quando già i compagni sgambavano in campo. Accadeva di scorgerlo che si buttava giù dal taxi con il cappotto di cammello a coprire il pigiama. Era generosissimo. Dava cinque lire di elemosina quando la gente elargiva venti o cinquanta centesimi, e nessuno che gli aveva chiesto denaro a prestito se ne andava a mani vuote. Poiché era felice di vivere, gli piaceva avere intorno gente felice, che è il segno della generosità più genuina. Un temperamento del genere, tanto estroverso, lo spingeva spesso a creare imbarazzi a se stesso ed ai compagni di squadra e nelle occasioni più disparate. Una volta, capitati in visita ad una piscina, dichiarò che si sarebbe buttato dal trampolino più alto, con vestito e cappotto, pur non sapendo nuotare. Non gli badarono, perché questo pareva troppo anche per uno come lui, che invece si buttò per davvero e dovettero intervenire in tre per tirarlo ai bordi della vasca mentre stava affogando !!!»
Sul terreno di gioco, Cesarini sapeva essere protagonista. Innanzitutto non aveva paura di nessun avversario, perché era dotato di un fisico eccezionale: lo dimostrava anche in allenamento, durante la partita di metà settimana, dopo aver magari trascorso un paio di notti in bagordi. E poi Renato era in possesso di una tecnica personale e di una intelligenza di gioco raramente riscontrabili. Aveva intuizioni tattiche tanto improvvise quanto felici; era, insomma, un campione completo.
Era solito dire ai ragazzini:
«Tu, ragasso, la pelota te la devi portare anche nel letto !!!».
Un aneddoto raccontato dal suo compagno Bertolini:
«In nazionale giocai con Renato Cesarini, il più imprevedibile degli uomini che ho conosciuto. Rammento un fatto, tutto particolare, che serve forse ad illustrare il carattere di quel grande giocatore. Si doveva. affrontare la Spagna a Bilbao, durante una tournée nella penisola iberica. Furoreggiava a quel tempo, nelle file spagnole, una mezzala di nome Cirri. Era una specie di Del Sol e Suarez messi insieme. Vittorio Pozzo, che era solito rifuggire dai ripieghi tattici e dagli accorgimenti difensivi, meditò la maniera di annullare la “mente” della squadra spagnola piazzandogli alle costole Cesarini con il compito di non perderlo mai di vista, di marcarlo a distanza ravvicinata. “Dove lui va, tu devi andare”, disse il Commissario Tecnico a Renato. Cesarini rispettò le direttive. cancellando dalla gara il pur valido Cirri. Ma lo fece in un modo così deprimente per lo spagnolo che Cirri che, ad un quarto d’ora dal termine, con i nervi a pezzi, lasciò volontariamente il terreno di gioco. E Cesarini gli andò appresso, fra lo stupore di tutti, seguendolo negli spogliatoi. Pozzo, annichilito, a fine gara (0 a 0) tentò di rimproverare Cesarini con una certa durezza, ma ne venne disarmato da quel “matto” di Renato che replicò con angelico candore: “quando una sentinella ha una consegna, deve rispettarla fino in fondo”».


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